Stadio Nazionale - Roma

(Gent. conc. Sig. Giulio Fabri)

(Gent. conc. Sig. Giulio Fabri)
Da non confondere con lo Stadio Torino (già Nazionale e del P.N.F.), sorgeva in effetti al posto di questo, per costruire il quale venne demolito. Fu inaugurato nella primavera del 1911 in occasione del Cinquantenario dell'Unità d'Italia. Costò lire 800.000. Fu progettato dall'arch. Marcello Piacentini mentre le opere di scultura furono realizzate da Vito Pardo. La struttura era interamente in cemento armato trattato però in maniera tale da farlo sembrare travertino. L'ingresso trionfale era composto da due grandi pilastri laterali e da otto colonne sormontate da altrettante Vittorie. Sui due pilastri posavano grandiosi gruppi marmorei rappresentanti la Forza e il Coraggio. La lunghezza dello stadio era di m 200 mentre la larghezza era di m 112. la pista interna sviluppava circa m 400. Sotto gli spalti vi erano palestre, servizi, refettori, dormitori, uffici, sale da lettura, caffè, ristoranti.

- Articoli di giornale inerenti lo Stadio Nazionale di Roma
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Questo disegno sul futuro aspetto dello Stadio Nazionale fu pubblicato nel 1909 da "Il Messaggero"
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L'articolo de "Il Messaggero" del 27 febbraio 1909 inerente l'immagine qui a fianco
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Un articolo sullo Stadio Nazionale di Roma tratto dal Messaggero del 22 giugno 1910
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Il Messaggero del 27 aprile 1911 riporta la notizia dell'augurazione dell'impianto
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