Domenica 19 ottobre 1947 - Roma, stadio Nazionale - Lazio-Inter 1-0

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19 ottobre 1947 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1947/48 - VI giornata

LAZIO: Gradella, Remondini, Antonazzi, Alzani, Gualtieri, Ferri, Puccinelli, Magrini, Fantoni (IV), Flamini, De Andreis. All. Cargnelli.

INTERNAZIONALE: Franzosi, Fattori, Pian, Arezzi, Marchi, Campatelli, Neri, Quaresima, Lorenzi, Achilli, Fiumi.

Arbitro: sig. Pieri di Trieste.

Marcatori: st 14' Remondini.

Note: giornata calda senza sole. Calci d'angolo 6 a 4 per la Lazio. L'Inter ha sporto reclamo in quanto l'arbitro avrebbe fischiato il termine della gara al 42' del st.

Spettatori: 28000.

La Lazio, sia pure a sorpresa, ha vinto meritatamente giocando meglio degli interisti e mostrando più ordine, più velocità, più determinazione nella ricerca della vittoria. La partita si è anche tinta di giallo per due episodi: il tiro di Remondini su punizione, in occasione del goal, è stato talmente violento che ha bucato la rete difesa da Franzosi uscendo sul fondo. L'arbitro è rimasto perplesso e così pure i giocatori milanesi che hanno tentato di convincere il direttore di gara che il pallone fosse passato a lato della porta. I laziali invece festeggiavano, incuranti del rapido consulto tra il sig. Pieri e il guardalinee. Ma quest'ultimo non poteva che confermare la validità della rete come, del resto, si era visto benissimo dalla tribuna. L'altro episodio contestato ha visto protagonista l'arbitro che, inspiegabilmente, ha emesso il triplice fischio finale tre minuti prima del 90'. Le proteste dei dirigenti interisti non hanno portato a nulla, perché Pieri confermava che il suo cronometro segnava il giusto minutaggio. Per tornare alla rete laziale, essa era stata determinata da un inutile fallo di Marchi su Fantoni (IV). Il tiro, da circa venti metri, veniva battuto, come detto, da Remondini con le conseguenze devastanti già descritte. La palla evitava la barriera e rendeva vano il gran tuffo di Franzosi che riusciva solo a sfiorare il bolide. Impressionante la violenza con cui Remondini ha colpito la sfera. Il vantaggio era meritatissimo ed è venuto dopo sessanta minuti di offensive ininterrotte dei biancocelesti. L'Inter si era schierata con il sistema e ha trovato la Lazio che contrapponeva lo stesso schema tattico. Remondini faceva il terzo terzino con Antonazzi ed Alzani molto larghi ma in linea. Ferri e Gualtieri leggermente avanzati e molto vicini. Questa morsa ha impedito ogni movimento agli impacciati attaccanti nerazzurri e soprattutto il temuto Quaresima non si è mai visto, sovrastato dal miglior uomo in campo: Remondini. Le occasioni avute dagli ospiti sono state soltanto due: una nel primo tempo quando Fiumi, lanciato da Quaresima, tirava alle stelle e l'altra nella ripresa allo scadere, quando Lorenzi in mischia tirava debolmente e un difensore laziale mandava in angolo. Nell'Inter si sono salvati solo i difensori ed i mediani, mentre tutti gli altri sono naufragati, compreso Lorenzi che è rimasto isolato in balia della difesa biancoceleste. Eloquente il fatto che il primo tiro verso Gradella si è verificato al 34' della ripresa. Nel primo tempo c'era voluta tutta l'abilità di Franzosi per evitare il tracollo. Gli attaccanti laziali hanno peccato di precisione in fase conclusiva ed hanno fallito molte occasioni. L'elemento misterioso è Fantoni (IV): dinoccolato, instabile, buffo nei movimenti, un aspetto da Don Chichotte, imprevedibile. Non si capisce ancora se è un campione o un comico travestito da calciatore.