Domenica 1 giugno 1947 - Roma, stadio Nazionale - Lazio-Vicenza 1-1

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1 giugno 1947 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1946/47 - XXXIII giornata

LAZIO: Giubilo, Cassano, Antonazzi, Alzani, Gualtieri, Ferri, Puccinelli, Magrini, Ispiro, Flamini, Lombardini. All. Cargnelli.

VICENZA: Romano, Parena, Grosso, Sandroni, Santagiuliana, Campana, Benigni, Conti, Quaresima, Carraro, Rebuzzi.

Arbitro: sig. Codeluppi di Lodi.

Marcatori: pt 29' Quaresima, st 18' Lombardini (rig).

Note: spettatori 10.000. Giornata caldissima, Calci d'angolo 7 a 3 a favore della Lazio. L'incontro viene preceduto da una partita tra le squadre Pulcini della Lazio A e B, terminato con il risultato di 2-2.

Una delle due formazioni Pulcini (per gentile concessione di Rossella Speranza, figlia di Giorgio)
La locandina della gara
Il secondo gol dei Pulcini A realizzato da Speranza (per gentile concessione di Rossella Speranza, figlia di Giorgio)

I 10.000 spettatori appena si spiegano con le partite che la Lazio propone loro in questo campionato. Spettacoli mediocri, poche emozioni, gioco povero e frammentario. Del resto la squadra non può dare più. La qualità tecnica non è eccelsa e il gioco non può essere che questo. Oggi la partita è stata vibrante per intensità agonistica ed ha avuto momenti di asprezza e gioco duro che l'arbitro non è stato capace di controllare.

L'inizio ha visto prevalere la Lazio, ma il Vicenza si è difeso con ordine e intelligenza. Via via i veneti hanno preso coraggio e il baricentro si è spostato verso l'area laziale. I tentativi biancocelesti sono stati frustrati dall'incertezza dei suoi attaccanti e in special modo di Puccinelli, Ispiro e Magrini che nei momenti topici si sono disuniti. I biancorossi hanno avuto almeno l'abilità di lanciare con lunghi palloni le veloci ali che hanno impensierito i difensori laziali. L'unico tiro scagliato contro la porta difesa da Giubilo è stato quello giusto. E' il 29' e Quaresima e Rebuzzi impostano un'azione volante conclusa dal centravanti con un forte colpo di testa che trafigge Giubilo. A questo punto i biancocelesti si gettano avanti, ma i vicentini fanno retrocedere le mezze ali e chiudono così tutti i corridoi utili alle punte romane.

Nel st la Lazio scambia alcuni ruoli e l'attacco ne beneficia. Lombardini al centro funziona meglio di Ispiro e anche Magrini all'ala giostra con maggior efficacia. La difesa vicentina non si è scomposta più di tanto e, rinunciando completamente all'attacco, i veneti sono andati vicino a portare a casa i due punti. C'è voluto un rigore al 18', per altro sacrosanto, per permettere a Lombardini di regalare il meritato pareggio ai biancocelesti.