Domenica 20 marzo 1994 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Napoli 3-0

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Stagione

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20 marzo 1994 - 2601 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1993/94 - XXVIII giornata

LAZIO: Marchegiani, Bacci, Favalli, Di Matteo, Negro, Cravero, Fuser, Winter (81' Sclosa), Boksic, Di Mauro, Signori. A disp. Orsi, Luzardi, Bonomi, Casiraghi. All. Zoff.

NAPOLI: Taglialatela, Ferrara (40' Corradini), Francini (36' Buso), Gambaro, Cannavaro, Bia, Di Canio, Bordin, Fonseca, Thern, Pecchia. A disp. Di Fusco, Policano, Corini. All. Lippi.

Arbitro: Cesari (Genova).

Marcatori: 29' Di Mauro, 53' Signori, 54' Bia (aut).

Note: ammoniti Di Mauro, Cravero, Favalli, Bia, Di Canio. Espulsi al 72' Boksic e Bordin. Calci d'angolo: 7-6.

Spettatori: 48.580 (12.575 paganti e 36.005 abbonati) per un incasso di £.1.325.640.

Dal Guerin Sportivo: foto della gara
Dal Guerin Sportivo: foto della gara
Dal Guerin Sportivo: foto della gara
Il biglietto della gara
La prima rete di Fabrizio Di Mauro

Nel giorno in cui il presidente Cragnotti scarica definitivamente Gascoigne improvvisamente bloccato, a suo dire, da un infortunio, la Lazio dilaga contro i partenopei. Dure le parole del patron biancazzurro sul giocatore inglese: "non si discute, ma non può servire alla Lazio dalle grandi ambizioni se prende parte a una partita su tre". E lo conferma ancora la splendida prestazione di Boksic, ormai uomo squadra che gioca per sé e per gli altri, che si è costantemente trascinato dietro almeno due difensori del Napoli, che ha fatto segnare Signori, ma che si è anche fatto espellere con Bordin, ecco il suo unico errore. In effetti è Boksic il fuoriclasse intorno al quale la Lazio che Cragnotti immagina può cominciare a costruire strutture e sogni futuri. Un futuro che potrebbe ripartire proprio da Zoff invitato da Cragnotti a prender posto sulla sua poltrona di presidente. "Si - ammette Cragnotti - l'idea è mia e aspetto la risposta di Zoff che ho sempre reputato un ottimo tecnico, anche se in avvio di stagione è stato sfortunato. La scelta di Zoff presidente è mia, come mia è quella di Zeman". E Zoff, mentre elogia la sua Lazio, parla anche di sé stesso del suo possibile passaggio dal calcio tecnico a quello amministrativo. "Devo pensarci e devo valutare tanti aspetti anche quelli umani oltre che professionali. Desidero che la mia candidatura sia accettata da tutti perché la proposta, indubbiamente, mi solletica". Uno sguardo alla partita che praticamente non ha avuto storia, perché il Napoli l'ha affrontata contratto, timoroso, confortato dal sostegno morale e materiale ora di Bia, ora di Gambaro, ora di Pecchia; finché un incidente lo ha messo fuori gioco. Quando Ferrara è uscito anzitempo la Lazio già vinceva, grazie ad un saggio tocco di Di Mauro, sostituto di Gascoigne, su angolo calciato dal redivivo Fuser, e già Francini aveva ceduto il suo ruolo a Buso. E nella ripresa la Lazio ha chiuso subito il conto, perché Boksic, ha deciso di irrobustire il bottino stagionale di Signori, offrendogli un pallone in libertà sulla linea del porta del Napoli. Poi, un gran bolide di Favalli, che finalmente ha indovinato il bersaglio, s'è infranto alle spalle dell'alterno Taglialatela, con l'involontario contributo di Bia. Poi più nulla, se non l'espulsione di Boksic e un palo di Signori. Altra partita s'è giocata, sciaguratamente, fuori campo. Dove dalle 13 alle 18, sono state accoltellate ben undici persone: dieci tifosi del Napoli ed un malcapitato posteggiatore abusivo. In tre casi si tratta dello stesso coltello manovrato, pare, da due ragazzi in motorino. Nessun ferito è grave.