Domenica 21 settembre 1952 - Novara, stadio Comunale - Novara-Lazio 2-2

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21 settembre 1952 - Campionato di Serie A 1952/53 - II giornata

NOVARA: Corghi, Pombia, De Togni, Rosen, Molina, Baira, Renica, Feccia, Piola, Alberico, Miglioli. All. Varglien II.

LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Sentimenti (V), Alzani, Malacarne, Fuin, Larsen, Bettolini, Antoniotti, Bredesen, Caprile All. Bigogno.

Arbitro: sig. Agnolin di Bassano del Grappa.

Marcatori: 8' Larsen, 14' Miglioli, 17' Piola, 83' Bredesen.

Note: infortunio a una gamba per Bredesen, spostato per circa un'ora all'ala destra; Alzani ha giocato con la testa bendata dopo uno scontro aereo. Posti esauriti in ogni settore. Per vedere la partita molti tifosi si sono posizionati sui tetti degli edifici che circondano lo stadio.

Spettatori: 6.000 circa per un incasso di 3.000.000 lire.

Alzani e Piola
Alcune immagini dell'incontro
Da l'Unità la cronaca della gara

Il "gol dello zoppo" salva la Lazio da una sconfitta che, dopo il cattivo esordio con l'Udinese, sarebbe stata già drammatica. Il Novara infatti è solo Piola. Ovvero il grande Silvio, ancora una volta magistrale, più una pletora di volenterosi compagni calcisticamente un po' grezzi ma battaglieri e indomabili. La più tecnica e compassata Lazio ha disputato un primo tempo da dimenticare ma dopo l'intervallo si è scossa meritando il pareggio dopo aver colpito due pali. E dire che, come domenica scorsa, i biancocelesti erano passati in vantaggio con una bordata dal limite di Larsen, peraltro uno sparo nel buio, visto che per tutta la prima parte il Novara ha tenuto il pallino del gioco, tenendo sempre sul chi vive la difesa laziale. Il pareggio di Miglioli è arrivato dopo appena sei minuti dopo una rapida azione Rosen-Renica, e ne sono bastati altri tre perché "re Silvio" griffasse il vantaggio con una giocata delle sue, cross di Alberico, movimento subitaneo e perfetto tiro imparabile del grande ex. Alla mezz'ora Bredesen infortunato è stato relegato all'ala ma è a questo punto che ha iniziato a emergere il più giovane della compagnia, Bettolini, che pur sbagliando una nitida occasione sotto porta, ha ispirato la manovra laziale in una veemente ripresa. Prima sfortunata per via della traversa colpita dal magentino e poi del palo centrato da Caprile, poi finalmente sbloccata proprio da Bredesen con un tiro lento ma preciso, dopo un'azione nata da un'apertura in rovesciata ancora di Bettolini. Resta il tempo per una grande uscita di Sentimenti (IV) sui piedi di Piola e per un'occasione fallita da Antoniotti nel convulso finale.