Domenica 25 aprile 1954 - Ferrara, stadio Comunale - Spal-Lazio 0-1

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25 aprile 1954 - Campionato di Serie A 1953/54 - XXIX giornata

SPAL: Bertocchi, Lucchi, Dell'Innocenti, Busnelli, Bernardini, Castoldi, Olivieri, Sega, Fontanesi (II), Ekner, Bulent. All. Janni.

LAZIO: De Fazio, Montanari, Di Veroli, Fuin, Sentimenti (V), Bergamo, Burini, Alzani, Bredesen, Lofgren, Fontanesi (I). All. Allasio.

Arbitro: sig. Liverani di Torino.

Marcatori: 36' Fuin.

Note: giornata primaverile con banchi di nebbia improvvisi. Terreno in perfette condizioni.

Spettatori: 9.000 circa.

Questa partita della Lazio entra nella storia di questo campionato perché consegna alla squadra la certezza matematica di una salvezza tanto auspicata. E non poteva essere raggiunta in miglior modo questa agognata meta perché la compagine biancoceleste ha cercato con determinazione il successo. Il risultato non premia compiutamente i Romani perché i goal di differenza dovevano essere di più e anche perché la Spal non ha quasi mai impensierito il portiere laziale. Ambedue le formazioni sentivano l'ansimare delle dirette inseguitrici e lo stato d'animo determinava ansia mista a timore in tutti i calciatori in campo. La Lazio si è avvalsa della prova brillante di quattro uomini: Sentimenti V, Fuin, Burini e De Fazio che è stato determinante all'inizio della partita. La Lazio si faceva vedere al 3' con Burini che, scambiando con Alzani, collocava la palla sui piedi di Fontanesi I il quale stringeva al centro e tirava alto di molto. La prova dell'ex ferrarese cominciava male, al pari di quella dei suoi compagni di reparto e finiva peggio, con errori di precipitazione e sbagli clamorosi che tenevano in angoscia la Lazio fino al termine della gara. Bredesen, per esempio, dopo aver dribblato gli avversari, invece di puntare la porta si fermava per riprovare il dribbling e invariabilmente perdeva palla; Lofgren usava la clava quando era necessario il fioretto. Per fortuna tutti mettevano impegno e soprattutto dietro erano concentrati e aggressivi. Alzani aiutava tutti, Fuin rubava un'infinità di palloni al temuto Ekner e rilanciava l'azione offensiva, Sentimenti V ha costruito una gabbia intorno al centrattacco ferrarese Fontanesi II e ha buttato via le chiavi. De Fazio si è fatto vedere al 16' quando la Spal, che attaccava con palloni alti, ha imbastito un'azione sulla fascia destra e dopo qualche rimpallo, la palla è stata scaraventata al centro e ha superato una selva di gambe e di teste per giungere a Bulent che si è trovato solo al cospetto di De Fazio. Il piccolo turco ha preso la mira ed ha angolato il tiro perfettamente. Tra la nebbia si è visto De Fazio volare in perfetto assetto e con la punta delle dita deviare di lato finché Di Veroli non liberava definitivamente. Una parata che vale oro quella del giovane portiere romano. La squadra è sembrata rinfrancata da quest'intervento e al 18' Lofgren e al 24' Burini, hanno minacciato seriamente la porta ferrarese. Al 28' una fucilata di Burini s'infrangeva sulla traversa e Fontanesi riprendeva di testa ma trovava Bertocchi che respingeva sulla linea di porta. La Spal s'incaponiva in un gioco scontato che consisteva in ripetuti traversoni facile preda delle teste precise di Sentimenti, Alzani, Montanari e Bergamo. Al 36' Fuin ha tolto la palla, per l'ennesima volta, ad Ekner, è avanzato dando l'idea di servire Lofgren, ha dribblato tre avversari e giunto al limite dell'area ha toccato per Bredesen che gli ha restituito il pallone; altri due passi e parte un tiro fortissimo rasoterra e per Bertocchi non c'è stato nulla da fare. La Spal quasi non reagisce e al 39' Bredesen scarta in area Busnelli ma viene atterrato dallo stesso mediano spallino a due passi dall'arbitro Liverani che, impassibile, faceva segno di continuare. I primi dieci minuti della ripresa hanno visto la Spal spingere in avanti con un assetto d'attacco mutato rispetto al primo tempo: Olivieri interno, Sega al centro e Fontanesi II all'ala. Però è un'offensiva alla "va o la spacca" con poca razionalità e molta forza fisica. Ma la Lazio rimaneva compatta e ribatteva colpo su colpo, avendo l'accortezza di retrocedere Burini in appoggio alla mediana. De Fazio non faceva nessuna fatica a fermare alcuni tiri senza pretese degli avanti ferraresi ma rimaneva infortunato per un colpo proditorio di Fontanesi II dopo una bella parata. Burini raccoglieva ogni respinta amica e sventagliava palloni precisissimi per gli avanti laziali. Le migliori occasioni capitavano sui piedi di Fontanesi I che però si rivelava molto stranito di fronte al suo vecchio pubblico. A questo punto saliva in cattedra Bredesen che al 65' colpiva la traversa su passaggio di Burini e all'80', ancora su passaggio di Burini, sparava in rete ma trovava un sontuoso Bertocchi pronto a parare. Negli ultimi 10 minuti la Lazio controllava la partita con tranquillità anche a causa del vistoso calo fisico accusato dai padroni di casa.