Domenica 27 agosto 1995 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Piacenza 4-1

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27 agosto 1995 - 2658 - Campionato di Serie A 1995/96 - I giornata

LAZIO: Marchegiani, Gottardi, Negro, Chamot, Favalli, Fuser, Di Matteo, Piovanelli (46' Winter), M.Esposito (76' Rambaudi), Boksic, Signori (63' Casiraghi). A disp.: Orsi, Bergodi. All. Zeman.

PIACENZA: Taibi, Polonia, Lucci, Rossini, Conte (12' Maccoppi), Turrini, Corini (65' Moretti), Carbone (60' Cappellini), Di Francesco, Caccia, Piovani. A disp.: Simoni, Brioschi. All. Cagni.

Arbitro: Borriello (Mantova) - Guardalinee Marano e Gaviraghi.

Marcatori: 33' Signori, 47' M.Esposito, 75' M.Esposito, 79' Casiraghi (rig), 86' Caccia (rig).

Note: ammonito Taibi, espulso Lucci. Esordio in serie A per Guerino Gottardi classe 1970. Calci d'angolo: 9-2.

Spettatori: 45.000 per un incasso di £. 1.309.303.000.

L'esultanza di Esposito dopo la sua prima rete
Le proteste del Piacenza
La prima rete di Esposito
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Il rigore di Casiraghi
Il rigore di Caccia

La nuova stagione calcistica di Campionato inizia nel migliore dei modi per la formazione biancoceleste: una bella quaterna viene rifilata ai biancorossi del Piacenza nella prima giornata. Zeman prova alcune varianti tattiche ad inizio partita con Piovanelli al posto di Winter, Massimiliano Esposito al posto di "Rambo" Rambaudi e Guerino Gottardi in difesa.

Il Piacenza si presenta in formazione completamente italiana e nelle parole del proprio tecnico è ben consapevole di affrontare un avversario difficile come la squadra biancoceleste e per di più in trasferta. Tuttavia la formazione piacentina riesce sino al 35' a resistere agli avanti laziali sino a quando il solito Beppe Signori rompe gli equilibri della gara sfruttando un preciso assist filtrante di Di Matteo, scattando sul filo del fuorigioco e superando così Taibi.

Beppe si ripresenta subito nel migliore dei modi ai suoi tifosi che, ad inizio dell'estate, con una quasi sommossa popolare, riuscirono a bloccarne la cessione al Parma. Signori appare ora rifiorito, capace di segnare una rete delle sue, di tornare utile anche in fase di ripiego a centrocampo, di essere assist-man. Insomma il solito Beppe.

Appena la Lazio riesce ad incrementare i ritmi ed a riversare le proprie azioni sulle fasce, è facile capire che sono seri problemi per i piacentini che resistono solo per la buona vena di Di Francesco, Corini e Carbone. Gli avanti lombardi, invece, sono abilmente contrastati da Negro e Chamot.

La ripresa vede l'innesto di Winter al posto di Piovanelli e subito i biancocelesti raddoppiano con Esposito: un'azione di Di Matteo è rifinita da Signori per l'attaccante partenopeo che realizza. La punta campana si ripete successivamente al 75' quando chiude un'azione Winter-Di Matteo.

Pochi minuti prima Zeman aveva sostituito il folletto Signori con Casiraghi e la punta brianzola, entrata da poco, spreca malamente una rete facile dopo un'azione travolgente di Boksic. Pochi minuti dopo il croato si ripete: solita azione tambureggiante, ma è steso da Taibi. Borriello assegna il calcio di rigore che viene realizzato dal monzese.

All'86' l'arbitro assegna un penalty anche al Piacenza per un fallo di Negro su Caccia. L'allenatore dei piacentini, Cagni, al termine della gara si esprime così: "Ci siamo tolti un dente doloroso, ma non avremo davanti fenomeni ogni domenica".