Domenica 28 marzo 1965 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 0-0

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28 marzo 1965 - 26 - Campionato di Serie A 1964/65 - XXVI^ Giornata

ROMA: Cudicini, Schnellinger, Ardizzon, Carpenetti, Losi, Angelillo, Francesconi, De Sisti, Nicolè, Carpanesi, Salvori. All. Lorenzo.

LAZIO: Cei, Zanetti, Dotti, Carosi, Pagni, Gasperi, Mari, Governato, Galli, Christensen, D'Amato. All. Mannocci.

Arbitro: Righi (Milano).

Note: giornata primaverile con vento leggero, terreno in buone condizioni. Ammonito Dotti. Presente in tribuna la nazionale di calcio dell'Unione Sovietica. Calci d'angolo: 3-3 (1-2).

Spettatori: 70.000 circa con 41.000 paganti per un incasso di £. 50.400.000.

Derby del Cupolone numero 66 tra una Roma rilanciata dal successo sul campo del Bologna Campione d'Italia e una Lazio reduce dal faticoso pareggio interno col Vicenza. Lorenzo deve fare a meno del prezioso Tamborini insistendo sull'esperimento di Angelillo quale libero. Mannocci recupera all'ultimo Zanetti preferendo Christensen al lunatico Bartu. Si parte con un cross di Ardizzon controllato dalla difesa laziale e con un tiraccio di Governato subito dopo. Al 10' lo stesso Governato è vittima di uno stiramento inguinale che lo costringerà a un doloroso prosieguo della gara. Bella occasione per i biancocelesti al 14': centro di Zanetti, sponda di Galli e tiro a rete di D'Amato fuori bersaglio. Ci prova quindi Carosi con una conclusione non lontana dal montante. Alla mezz'ora colpo di testa di Nicolè con l'esterno della rete che frena il pallone. Al 39', su cross di Losi, la testa del numero 9 giallorosso svetta ancora una volta: il pallone sfiorato da Pagni colpisce la parte superiore della traversa. Nella ripresa è la Roma a fare la partita anche se le conclusioni a rete sono poche e mai pericolose. Ci provano Nicolè, Francesconi e Salvori, ma Cei non deve mai preoccuparsi più di tanto. Finalmente torna a farsi vedere la Lazio. Al 70' D'Amato non sfrutta a dovere un bel servizio di Governato e cinque minuti più tardi un forte tiro di Carosi viene bloccato con sicurezza da Cudicini. Un'innocua punizione di Angelillo al 79' chiude il taccuino di un derby brutto ancor di più di quello scadente dell'andata. Il coro "buffoni-buffoni" intonato all'unisono dalle tifoserie della Roma e della Lazio testimonia alla fine la scontentezza generale del pubblico capitolino. Rabbia e delusione si assommano pensando anche al risultato che viene da San Siro nel Derby della Madonnina dove l'Inter batte il Milan per 5-2 infiammando lo sprint verso lo Scudetto.