Domenica 2 giugno 1940 - Trieste, stadio Littorio – Triestina-Lazio 2-3

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2 giugno 1940 - 615 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1939/40 - XXX giornata

TRIESTINA: Costanzo, Geigerle, Loschi, Salar, Rancilio, Grezar, Sumberaz, Valcareggi, Costa, Trevisan, Colaussi.

LAZIO: Giovannini, Faotto, Monza (II), Milano, Ramella, Ferri, Busani, Dagianti, Barrera, Flamini, Vettraino. All. Kertesz.

Arbitro: sig. Conticini di Firenze.

Marcatori: 18' pt Vettraino, 42' pt Trevisan, 3' st Grezar, 7' st Dagianti, 9' st Vettraino.

Note: tempo bello, terreno in buone condizioni. Espulso Costa per carica sul portiere.

Spettatori: 3.000 circa.


L'articolo de Il Littoriale
Da La Gazzetta dello Sport: la cronaca della gara
L'undici biancoceleste: Barrera, Busani, Dagianti, Flamini, Ferri, Faotto, Milano; Ramella, Giovannini, Monza, Vettraino
Ferri, Barrera, Giovannini, Dagianti, Vettraino e il massaggiatore Fiezzi al porto di Trieste (gent.conc. Fabio Riddei)

► Da Il Littoriale: “La LAZIO segna due gol in un minuto e batte di slancio la TRIESTINA: 3-2 – Franca vittoria esterna dei bianco-azzurri – Un incontro vivace”,

Trieste – Tra Lazio e Triestina, da qualche tempo, le partite non sono tanto calme. E anche oggi c’è stato molto nervosismo. La prima vittima della situazione fu Costa che, verso la mezza ora si guadagnò l’espulsione dal campo per una entrata su Giovannini, alla quale era seguito un battibecco vivace con Faotto e Monza.

Il gioco continuava fra asprezze continue, cosicché Milano, in uno scambio con Trevisan, aveva la peggio e doveva rassegnarsi sui bordi del campo per una ventina di minuti a farsi massaggiare. Tuttavia qualcosa di pregevole usciva ancora fra il molto di caotico e sia la Lazio che la Triestina nei momenti di lucidità e di calma sapevano costruire qualche azione tecnica ben congegnata e felicemente conclusa.

La Lazio segnava il primo gol al 19’ con Vettraino che, partito in fuori gioco, sfruttava un passaggio di Barrera. A due minuti dal riposo un’azione volante Sumberaz-Grezar-Trevisan, susseguente a tiro punitivo di Loschi, permetteva a Trevisan di pareggiare con un leggero tocco che mandava a battere sullo spigolo destro della porta e poi in fondo alla rete.

Appena iniziata la ripresa, la Triestina andava in vantaggio con una mirabile azione della sua mediana; era Salar che aveva la meglio su due avversari e poteva indirizzare a Rancilio, avanzatissimo; questi metteva sui piedi di Grezar una palla facile e da una quindicina di metri Grezar batteva Giovannini con un tiro violentissio a fil di palo.

Il "doppietto" della vittoria. Ma non erano passati che 4’ che la Lazio poteva pareggiare grazie ad una bellissima azione di Vettraino, tiro di Flamini respinto dal palo, ripresa di Barrera, palla contesa da cinque uomini sul limitare della porta e tocco finale di Dagianti.

All’8’ un tiro di Grezar coglieva il palo. Sul rimbalzo, Vettraino era lesto a fuggire, poteva suerare Geigerle, avvicinarsi a Costanzo e batterlo per la terza volta: azione e rete da campione. Il resto del gioco era una lotta accanita e convulsa, con molti falli, numerosi spostamenti nelle due file, qualche calcio d’angolo ed un altro palo colto da Sumberaz.

La Lazio ha confermato l’esuberanza e la potenza della sua difesa, la elasticità degli altri reparti, con un Ramella formidabile, un Ferri assai controllato, un Vettraino veramente fantastico, anche se troppo spesso manovrante, e talvolta con fortuna, oltre la linea dei terzini avversari. Eccellente il lavoro di Dagianti e Flamini, attivo Barrera e indeciso Busani. Nella Triestina sono affiorati pure oggi i soliti difetti, ma l’impegno non è mancato e la buona volontà neppure. Un po’ di sfortuna, un po’ di affanno e di nervosismo hanno guastato e fatto svanire certe belle occasioni, ma il reparto che è mancato specialmente alla prova non è quello di attaccante, ma quello che doveva sbarrare la porta a Costanzo; soprattutto Geigerle ha lasciato a desiderare in prontezza e nel recupero. A posto Grezar, un partitone Rancilio e in giornata di vena Valcareggi, poco fortunato nei tiri


► Da La Gazzetta dello Sport: “Lazio–Triestina: 3-2 (1-1)”.

La Triestina ha perduto anche la partita del congedo, concludendo così mediocremente il suo campionato. La gara, contrariamente ad ogni attesa, è stata vivace e combattutissima, dando non poche emozioni per il susseguirsi di punti che hanno via via modificato il risultato. La Lazio si portava dapprima in vantaggio con un punto di dubbia regolarità e veniva raggiunta ancora nel primo tempo. A sua volta, nei primi minuti della ripresa, la Triestina sapeva portarsi in vantaggio, ma la Lazio riusciva non solo a colmare il distacco, ma a riconquistare la vittoria che pareva dovesse sfuggirle.

Poi la gara calava un po’ di tono ed i triestini, che erano rimasti in dieci per la espulsione di Costa, si rassegnavano alla sconfitta.

Per quanto la Lazio abbia avuto un po’ la fortuna dalla sua, non si può dire che il successo sia immeritato. La squadra è stata attivissima ed ha praticato un gioco vivace, seppure un po’ troppo energico.


Nota[modifica | modifica sorgente]

Il 10 giugno Mussolini annuncia l'entrata in guerra. Con il "Popolo italiano corri alle armi" si mobilitarono nell'Esercito 1.630.000 uomini di truppa e 53.000 ufficiali. Aviazione 84.000 aviatori con 1796 aeroplani solo in parte efficienti. La Marina con 295 unità navali e 226 unità ausiliarie. Era iniziata anche in Italia quella che sarà ricordata come la seconda guerra mondiale. Il governo decise che il gioco del calcio avrebbe continuato a disputarsi mentre altri sport furono sospesi e gli atleti coscritti e mandati al fronte. Anche molti calciatori delle riserve o di secondo piano furono richiamati.

Immagini della gara