Domenica 30 gennaio 1983 - Campobasso, stadio Giovanni Romagnoli - Campobasso-Lazio 1-0

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30 gennaio 1983 - 2152 - Campionato di Serie B 1982/83 - XX giornata

CAMPOBASSO: Ciappi, Scorrano, Ciarlantini, Pivotto, Nicolucci, Progna, Goretti, Maestripieri, D'Ottavio, G.Donatelli, Biagetti (88' G.Mancini). A disp. Tomei, Maragliulo, Di Risio, Calcagni. All. Pasinato.

LAZIO: Orsi, Podavini, Saltarelli, Vella, Miele (55' Pochesci), Perrone, Ambu, Manfredonia, Giordano, D'Amico, De Nadai (86' Chiodi). A disp. Moscatelli, Badiani, Montesi. All. Clagluna.

Arbitro: Barbaresco (Cormons).

Marcatori: 80' Biagetti.

Note: giornata rigida e terreno in discrete condizioni. Ammonito Pochesci per gioco scorretto. Calci d'angolo 5-2 per il Campobasso.

Spettatori: 15.000.

La rete dei molisani
Giordano fermato dai difensori molisani
Giordano trattenuto su un corner
La tifoseria laziale in trasferta
Vella in azione
(Gent.conc. Enrico Vella
Vella in azione
(Gent.conc. Enrico Vella

Dopo 13 giornate d'imbattibilità la Lazio scivola sulla classica buccia di banana a Campobasso e perde partita e primato in solitudine. I colori rossoblu devono essere un tantino indigesti ai capitolini visto che la prima sconfitta del campionato i biancazzurri l'avevano subita a Bologna. Il secondo stop della stagione deve far meditare gli uomini di Clagluna scesi al Romagnoli convinti di poter fare un sol boccone della squadra di Pasinato. I primi della classe hanno affrontato la gara con molta sufficienza. E come spesso accade nel mondo del calcio la presunzione viene punita.

La capolista non perdeva dal 17 ottobre dello scorso anno. Da allora aveva inanellato una lunga serie di risultati utili (13). Ultimamente, però i capitolini avevano accusato qualche battuta a vuoto. E' impensabile parlare di crisi dei biancazzurri, ma qualche meccanismo si è inceppato. La luce di Manfredonia a centrocampo, per esempio, non brilla più con la stessa intensità di qualche domenica fa. Il cannoniere Giordano non sembra avere una spalla adeguata e i rifinimenti sono poco frequenti. Il centravanti per giocare qualche pallone buono si vede costretto ad andarlo a cercare nella metà campo. L'altra punta Ambu, non pare attraversare il suo miglior periodo di forma.

Cosicché i sincronismi che hanno cominciato a girare a vuoto nella partita dell'Olimpico contro la Cavese hanno scricchiolato ancor di più contro il Campobasso apparso in giornata di grazia. I molisani hanno sciorinato la migliore prestazione stagionale. Pur privi di 5 elementi e zeppo di riserve non si aspettava una squadra così gagliarda la Lazio ed ha dovuto ammainare bandiera a 9 minuti dalla fine dal termine quando Biagetti a conclusione di un azione ha battuto il portiere Orsi da due passi. Una squadra compatta: mandata in campo da Pasinato che ha fatto di necessità virtù. Con l'infermeria affollata il tecnico molisano ha avuto poche possibilità di operare scelte, ma in compenso le pedine le ha disposte egregiamente. Donatelli ha impugnato la bacchetta di direttore d'orchestra in maniera perfetta e tutti i giocatori rossoblu hanno suonato una dolce sinfonia poco gradita ai laziali. La matricola che è tornata ad essere nuovamente terribile ha sottratto alla Lazio ben 3 punti nei confronti diretti.

E' stato proprio nella zona dove nasce il gioco che i molisani, sospinti da un pubblico entusiasta, hanno dominato gli ospiti. La foga con la quale i padroni di casa si sono buttati su ogni pallone non ha consentito ai laziali di tessere utili e ragionate trame. La partita è stata bella e vibrante con continui capovolgimenti di fronte. I due portieri comunque in pochissime circostanze sono stati chiamati in causa. Le cose più belle per la Lazio le ha fatte quasi tutte Giordano. Nonostante l'asfissiante guardia montatagli da capitan Scorrano il centravanti per 4 volte ha fatto scattare le sue micidiali bordate. In nessuna occasione, tuttavia, ha centrato la porta. La vittoria è stata rincorsa con più ardore dal Campobasso.

Fonte: La Stampa