Domenica 7 maggio 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Brescia 0-2

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7 maggio 1967 - 31 - Campionato di Serie A 1966/67 - XXXI^ Giornata

LAZIO: Cei, Masiello, Dotti, Carosi, Pagni, Castelletti, D'Amato, Burlando, Morrone, Marchesi, Bagatti. All. Neri.

BRESCIA: Cudicini, Robotti, Casati, Rizzolini, Vasini, Mazzia, Salvi, D'Alessi, Troja, Bruells, Cordova. All. Gei.

Arbitro: Sig. De Marchi (Pordenone).

Marcatori: 15' Troja, 80' Mazzia.

Note: pomeriggio di sole, terreno in ottime condizioni. Calci d'angolo: 4-3 a favore della Lazio.

Spettatori: 30.000 circa con un incasso di £.15.700.000 .

Rovinosa sconfitta interna per la Lazio nei confronti di un Brescia diretto concorrente nella lotta per la salvezza. I biancocelesti giungono fiduciosi a questo decisivo appuntamento contando sulla discreta forma palesata nelle ultime settimane e anche sul momento negativo degli avversari reduci da due sconfitte gravose, l'ultima delle quali contro il già retrocesso Lecco. Le "rondinelle" per di più hanno i due portieri (Brotto e Cudicini) infortunati e solo all'ultimo l'ex romanista riesce a fatica ad essere recuperato. Gli ospiti sorprendono però sin dalle prime battute con un approccio spavaldo alla partita; di contro i romani appaiono contratti, nervosi e mal disposti in campo. Troja fa il buono e il cattivo tempo con Dotti incapace di arginarlo; Burlando, Carosi e Marchesi vagano come anime in pena a metà campo. La supremazia del Brescia è netta e viene premiata al quarto d'ora con il vantaggio, complice però la difesa distratta dei padroni di casa. Su una punizione di Salvi, Troja si avvita di testa in tutta tranquillità trovando l'angolo su cui Cei non può arrivare. La Lazio subisce il colpo e non dà accenni di riscossa si che Troja per poco non raddoppia ancora con un colpo di testa che esce fuori di un soffio. Al 40' finalmente un'azione d'attacco degna di questo nome con Marchesi che sbaglia la mira. Alla ripresa del gioco Robotti, claudicante per un colpo ricevuto, si posizione all'ala con il conseguente arretramento a terzino di Salvi. Gli uomini di Neri appaiono trasformati e cominciano a macinare gioco decisi a recuperare il risultato. Al 48' Cudicini è superlativo nel togliere dall'incrocio dei pali una gran girata di Morrone. Poco dopo Dotti con un tiro dalla media distanza sfiora la traversa. Intorno all'ora di gioco ancora palle goal che vedono protagonista in negativo uno sciagurato Bagatti. L'ala manca prima una elementare conclusione a porta vuota, quindi "cicca" un invitante pallone nel cuore dell'area e al 63', su spiovente di Carosi, svetta di testa mancando il bersaglio da favorevolissima posizione. L'arrembaggio prosegue, ma viene spezzato dai contropiede dell'avversario e in uno di questi Troja coglie la base del palo con Cei nettamente battuto. A dieci minuti dal termine giunge il raddoppio. Fallo di Carosi su Salvi il quale s'incarica della conseguente punizione. Palla rapida per l'incursione repentina di Mazzia che spara a rete: Cei respinge come può e l'ex riprende di testa mettendo in rete. E' il goal che gela l'Olimpico per una sconfitta che allontana la Lazio dalla serie A. Nelle altre partite della giornata si segnala il successo di misura della Juventus sull'Inter che riaccende le speranze dei bianconeri per la conquista dello scudetto; per la "zona calda" il Venezia piegato in casa dal Bologna lascia in anticipo la massima serie facendo compagnia al Lecco fanalino di coda. La S.P.A.L. impatta in casa con il Mantova, il L.R. Vicenza s'impone con il Lecco, mentre il Foggia pareggia a reti bianche con il Torino allo Zaccheria. Con due verdetti già emessi rimangono ancora due squadre a retrocedere e la lotta per la sopravvivenza vede coinvolte il Brescia a 27 punti, S.P.A.L. e L.R. Vicenza a quota 26, la Lazio a 25 e il Foggia a 21. Il calendario dei biancocelesti è proibitivo con due trasferte in casa della terza in classifica (Bologna) e della Juventus all'ultima giornata e un confronto diretto ll'Olimpico con il Foggia. Occorrerà un miracolo per tirarsi fuori dai guai.