Domenica 8 novembre 1964 - Vicenza, stadio R. Menti - L.R.Vicenza-Lazio 2-1

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Stagione

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8 novembre 1964 - 8 - Campionato di Serie A 1964/65 - VIII^ GIORNATA

L.R.VICENZA: Luison, Volpato, Savoini, De Marchi, Carantini, Stenti, Menti, De Marco, Vinicio, Dell'Angelo, Vastola. All. Scopigno.

LAZIO: Gori, Zanetti, Vitali, Governato, Dotti, Gasperi, Renna, Fascetti, Piaceri, Christensen, Mari. All. Mannocci.

Arbitro: Grignani (Milano).

Marcatori: 13' Vinicio (rig.), 81' Christensen, 88' Stenti.

Note: pomeriggio freddo, vento di tramontana e pioggia. Terreno allentato. Incidenti a Vitali, Zanetti, Dotti e Dell'Angelo. Ammonito Mari per simulazione. Angoli: 5-4 (4-0) per la Lazio. Esordio in serie A per Roberto Gori classe 1938.

Spettatori: 6.595 paganti per un incasso di £. 3.185.000.

L'arbitro redarguisce Christensen, mentre, a destra, Fascetti si allontana.(Gentile conc. Sig. Marco Vichi)
Il rigore con cui Vinicio porta in vantaggio il Vicenza
La schedina del Totocalcio
Dal Corsport: la cronaca della gara

Un Vicenza piuttosto confusionario e una Lazio sfortunata. La squadra di Mannocci era avviata alla conquista del suo primo punto in trasferta dopo le quattro sconfitte consecutive e invece, a due minuti dalla fine, su calcio d'angolo, Stenti ha operato una rovesciata e ha insaccato il pallone, battendo il pur bravo Gori. Il Vicenza presentava per la prima volta l'uruguayano Demarco, ex bolognese, e lo spostamento di Menti all'ala destra. L'intesa fra i due non è stata proficua e il Lanerossi ha dovuto affidarsi al puro agonismo per cercare di arrivare in area avversaria. Vinicio e Vastola, che speravano molto nei lanci dei due centrocampisti, hanno dovuto fare quasi tutto da soli, profittando di tanto in tanto dell'aiuto di Savoini che, per le scarse doti del suo diretto avversario Renna, operava qualche avanzata. Vastola e Vinicio sono riusciti a mettere nei guai la difesa laziale al punto da farle perdere la testa nell'azione che doveva fruttare il rigore.

Si era al 13' del primo tempo e Gasperi fermava con le mani in due tempi un pallone che Vastola si apprestava a tirare in porta. Vinicio trasformava. La Lazio operava un forcing decisamente povero di sostanza, dato che tra i due attaccanti il solo Mari aveva mostrato di saper fare qualcosa di utile, mentre Piaceri non riusciva mai a sfuggire alla stretta di Carantini e Christensen si era spremuto in un lavoro di spola che meglio riusciva al più dotato Dell'Angelo. Tuttavia la Lazio, grazie a una incursione di Christensen, sorprendeva Luison (36' della ripresa) e rimetteva la gara sul pareggio. Commetteva però un errore grossolano e cioè di rinchiudersi nella sua area, respingendo i palloni alla carlona. E' finita che i romani hanno dovuto mettere in corner: Demarco calciava un cross perfetto e Stenti, che nessuno controllava, insaccava di precisione.