Felipe Anderson (Pereira Gomes Felipe Anderson)

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Felipe Anderson

Attaccante, nato a Brasilia il 15 aprile 1993. Detto "Pipe".

Comincia a giocare al calcio a poco più di 6 anni nel 14º CPMIND, dopo tre passa al Federal e poi al Gaminha. Transitato all'Astral, diviene uno dei migliori giovani del Coritiba. Viene notato da alcuni osservatori del Santos, acquistato nel 2007, quindi aggregato alle squadre giovanili e poi alla prima squadra dove esordisce in campionato nel 2010. La Lazio lo acquista, dopo lunghe e complesse trattative, il 9 luglio 2013 per circa 9 milioni di euro e stipulando con il calciatore un contratto di durata quinquennale, rinnovato in seguito fino al 2020. Nella sua prima stagione totalizza 13 presenze in campionato, non giocando all'altezza delle aspettative. Il giovane brasiliano paga anche la difficile annata della Lazio e lo scarso feeling con l'allenatore Edy Reja, tornato a Roma per sostituire l'esonerato Vladimir Petkovic. L'annata seguente esplode tutto il talento di Felipe. Il nuovo tecnico Stefano Pioli intuisce le potenzialità del ragazzo e gradualmente lo propone come titolare, alternandolo sulla fascia destra e sinistra d'attacco. Anderson ripaga la fiducia. Dopo un gol al Parma - il primo con la Lazio in Serie A - a inizio dicembre, pochi giorni dopo "Pipe" segna una fantastica doppietta a San Siro contro l'Inter, divenendo presto l'uomo-copertina della squadra capitolina, facendo impazzire difese con dribbling micidiali e tiri improvvisi che molte volte finiscono in rete. Al termine della stagione saranno ben 18 (10 gol e 8 assist) le contribuzioni totali in zona gol. La Lazio vola al terzo posto e torna in Champions League, seppur dalla porta di servizio dei preliminari. Quella che sembrava poter essere una nuova grande stagione, suggellata dalla crescita esponenziale del suo nuovo numero 10, tuttavia s'incrina presto. I biancocelesti vengono eliminati in estate dal Bayer Leverkusen e disputeranno una stagione anonima sia in Italia che in Europa. Felipe - ragazzo molto sensibile agli umori dell'ambiente che lo circonda - vive nuovamente un periodo difficile, non replicando i fantastici numeri della precedente stagione. Nelle due annate successive, con Simone Inzaghi in panchina, "Pipe" stabilizza il suo rendimento, confermandosi come uno dei migliori giocatori offensivi della Serie A. Tra il 2016 e il 2017 colleziona ben 10 assist in campionato. L'annata 2017/18, segnata da una fastidiosa pubalgia che gli fa saltare quasi metà stagione, per Anderson è comunque positiva sia in campionato che in Europa, dove trascina la Lazio a un passo dalle semifinali a suon di assist e gol nella fase a eliminazione diretta. Qualcosa, tuttavia, con Inzaghi durante l'anno si è rotto. Felipe non ama giocare esterno a tutta fascia nel 3-5-2, divenuto il sistema di gioco di riferimento del tecnico piacentino, e mal si adatta a lasciare il fronte d'attacco prima a Keita Baldè e poi a Luis Alberto. Il brasiliano chiede pertanto di partire e viene accontentato. Nell'estate 2018, dopo cinque stagioni con la maglia della Lazio, Felipe viene ceduto al West Ham per quasi 40 milioni di euro. Il suo bilancio in competizioni ufficiali con la Lazio è di 177 partite e 34 reti, così distribuite: 137 e 25 in Campionato, 18 e 3 in Coppa Italia, 2 e 0 in Supercoppa Italiana, 2 e 0 in Champions League e 19 e 6 in Europa League. Quello di Anderson, tuttavia, sarà solo un arrivederci…

L'avventura inglese di Felipe parte bene. La prima stagione in Premier League vede il brasiliano sommare ben 9 gol e 4 assist. L'idillio però finisce presto. Complice anche il cambio in panchina e le prestazioni non entusiasmanti del West Ham, spesso relegato nei bassifondi del campionato, con il tempo Anderson perde posto da titolare e fiducia. Nel 2020 la squadra inglese decide di metterlo sul mercato e "Pipe" si trasferisce in Portogallo, al Porto. Sarà un'esperienza terribile. Il brasiliano raccoglie pochi minuti in campo, complice un rapporto difficile con l'allenatore Sérgio Conceição. Così - dopo l'addio di Simone Inzaghi e l'arrivo a Roma di Maurizio Sarri - nell'estate del 2021 si comincia a parlare di un possibile ritorno di Felipe Anderson nella Capitale. Il brasiliano infatti è rimasto legatissimo non solo ai suoi ex compagni di squadra e ai tifosi, ma alla stessa città di Roma, che durante il soggiorno in Inghilterra non manca di visitare appena possibile. Il 10 luglio 2021 la Lazio lo acquista di nuovo dal West Ham per circa 3 milioni di euro e un diritto del 50% alla società inglese su un'eventuale rivendita. Felipe è stato fortemente richiesto da Sarri, che lo avrebbe voluto con sé già ai tempi della sua esperienza sulla panchina del Napoli. Maurizio è convinto di poter tirare fuori il meglio da "Pipe", limandone i difetti (la discontinuità) per far tornare a brillare i pregi (fantasia tecnica ed esplosività fisica). Se la prima stagione, resa difficoltosa dalla necessità di apprendere i dettami dell'allenatore da parte di tutta la squadra, Felipe collezione comunque 6 gol e 9 assist in campionato, il torneo successivo è quello della nuova consacrazione di Anderson con la maglia della Lazio. Sempre presente in tutte le partite nei primi due anni di gestione-Sarri, tra il 2022 e il 2023 le prestazioni di Anderson si fanno sempre più convincenti. Sono 9 i gol messi a segno in Serie A che, uniti a 6 assist, aiutano la Lazio a issarsi sino al secondo posto utile per il ritorno dei romani in Champions League.

Nel giro delle nazionali giovanili della Seleçao, il 20 agosto 2016 Felipe Anderson conquista l'oro olimpico con il Brasile. E' il decimo oro olimpico per un tesserato della Polisportiva Lazio. Sono solamente due, invece, le presenze con la nazionale maggiore. Alto m 1,77 per circa kg 70, "Pipe" è un giocatore molto tecnico e veloce, dotato di visione di gioco e un buon calcio con ambedue i piedi, sebbene il destro sia il suo preferito. L'evoluzione della carriera di Felipe è emblematica: giunto in Europa come numero 10 talentuoso e anarchico, di difficile collocazione tattica per la scarsa propensione a difendere ma in grado di decidere una gara in qualsiasi momento, con il tempo il brasiliano si è trasformato in una vera e propria "ala tornante", ruolo che permette di sfruttarne a pieno le grandi doti atletiche. Parte della genialità del giovane Felipe, tuttavia, è stata sacrificata ai principi dell'ordine e della disciplina tattica tipici del calcio europeo.




Palmares[modifica | modifica sorgente]

GoldMedal.png Oro Olimpico a Rio De Janeiro 2016.





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