Giovedì 25 giugno 1953 - Roma, stadio Torino - Lazio-Milan 3-1

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25 giugno 1953 - Campionato "Riserve" 1952-53 - Girone finale

LAZIO: De Fazio, Montanari, Passerini, Brunori, Spurio, Palombini, Migliorini, Carradori, Di Veroli, Palestini V, Di Fraia. - Allenatore: Notti

MILAN: Galluzzo, Cattaneo, Moreno, Terenzi, Tavagnini, Pistorello, Longoni, Fontana, Larini, Marin, Radaelli.

Arbitro: sig. Pizzato (Mestre).

Marcatori: 32' Di Fraia, 53' Fontana, 66' Migliorini, 89' Di Veroli.

Spettatori: 3.000.


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Nell’articolo del Corriere dello Sport (“Ieri allo stadio Torino. Si consacrano campioni italiani delle riserve i cadetti bianco-azzurri) la cronaca della partita.

Con un netto successo, conseguito alla distanza nella sua espressione numerica, la Lazio ha virtualmente vinto il girone finale del campionato riserve. Due considerazioni vanno fatte, prima di ogni altra, che meglio varranno ad inquadrare la partita: primo, che la Lazio ha marcato una nettissima superiorità, in fatto di occasioni da rete, nel corso dell'intero primo tempo, occasioni sciupate per ingenuità od imprecisione nel tiro; secondo, che all'inizio della ripresa il Milan avendo pareggiato mediante una magnifica azione di manovra, si ebbe una sensazione di equilibrio, peraltro largamente smentita negli ultimi venti minuti della partita.

Si cominciava con bel tiro di Palombini da lontano che sfiorava la traversa (3'). Poi Di Veroli e Migliorini (10') tiravano, in successive azioni, addosso al portiere da posizione favorevole. Al 15' il Milan a sua volta non segnava solo perché De Fazio, con portentosa uscita, soffiava la palla a Longoni, peraltro esitante. Successivamente riprendeva la serie delle occasioni mancate dalla Lazio. Di Fraia tirava fuori da vicino (19'): ancora Di Fraia, liberatosi dell'avversario in area, poteva tirare, ma preferiva cedere il pallone a Di Veroli, in fuori gioco (25'): Di Veroli spiccava un gran salto sul pallone alto, ma era preceduto dal portiere (32’). Si arrivava così al primo gol biancazzurro. Al terzino Cattaneo sfuggiva una palla, che Io smarcato Di Fraia veniva a trovarsi davanti. E Di Fraia la incastrava nella rete, con un tiro tra palo e portiere (32'). Nel quarto d'ora prima del riposo, si registravano due travolgenti azioni di Migliorini, concluse con tiri centrati, ed un bel calcio di punizione di Palombini, passava a filo di montante.

Nella ripresa, il Milan procurava un autentico colpo di scena. Dopo avere impostato tante azioni, nella metà campo, per buttarle all'aria puntualmente in area di rigore, l'attacco milanista finalmente concludeva una manovra a regola d'arte. Ripetuti palleggi tra Pistorello e Fontana davano modo alla prima linea d'aprirsi a ventaglio. Dalla destra la palla ritornava a Fontana, appostato sul limitare dell'area di rigore. Una giravolta ed un tiro nell'angolo destro basso, e De Fazio era inesorabilmente battuto, Eventuali incertezze sull'esito finale della gara però, non duravano più di un quarto d'ora, anzi meno. Al 21' difatti Migliorini partiva di volata dalla destra, irresistibilmente portandosi da solo in area di rigore. Il portiere gli usciva incontro, ma l'ala destra, con esemplare percezione, lo scartava, infilando poi la rete con un inappellabile rasoterra.

Acclamazioni agli ormai neo-campioni (alla Lazio bastava un risultato di parità) ed al deus ex machina Migliorini. Il Milan aveva un ultimo sprazzo al 30' (gran tiro e traversa colpita da Marin), poi l'azzoppamento del centro-attacco e i conseguenti rimaneggiamenti toglievano definitivamente dalla scena l'attacco rosso-nero. Di Veroli sfiorava il gol al 31' (ottimo scatto, ma palla allungata troppo col ginocchio, per cui il portiere gliela poteva soffiare), ma poteva rifarsi ad un minuto dalla fine, girando in rete da vicino un centro basso di Montanari, dalla linea di fondo.

La Lazio ha nel complesso giocato una buona partita. L'intraprendenza di Di Fraia e Migliorini è apparsa evidente, ma compromessa da troppi errori nella fase finale delle azioni, specialmente da parte dell'ala destra. Di Veroli si è fatto valere soprattutto come distributore, e con il suo gioco di testa ha spesso messo in difficolta Travagini. Nella zona centrale del campo, il miglior lavoro di costruzione e venuto da Carradori e Palombini. Poderosi Montanari e Spurio, acrobatico e spericolato negli interventi Passerini. Impeccabile De Fazio, autore di parecchie ottime parate. Nel Milan, si sono segnalati soprattutto il terzino destro Cattaneo e la mezz'ala Fontana. Anche Longoni ha fornito un discreto contributo. Degli altri, si è apprezzato lo sforzo di imitare i corrispondenti fratelli maggiori scandinavi della prima squadra: ma i risultati erano un po' diversi. Non del tutto soddisfacente, l’arbitraggio dl Pizzato.