Guarisi Marques Anfilogino (Filó)

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Anfilogino "Filò" Guarisi
Anfilogino "Filò" Guarisi in una caricatura

Ala destra. Nato a San Paolo (Brasile), in Rua Araujo, il 26 dicembre 1905, ed ivi deceduto l'8 giugno 1974. Vero nome Guarisi Marques Amphilóquio a volte riportato come Anphilogino o Anfilogino e soprannominato "Filò". Figlio di padre portoghese (Marques) e madre italiana (Guarisi).

Tra i tanti giocatori oriundi brasiliani che arrivarono alla Lazio agli inizi degli anni '30 per volontà del presidente Remo Zenobi e che diedero origine alla cosiddetta Brasilazio, Guarisi (era il cognome materno) fu certamente uno dei più validi. Esordì in Brasile nel Portuguesa de Desportes nel 1922 per poi passare nell'Atletico Paulistano dove, nel 1926, vinse la classifica dei cannonieri. Con lo stesso Atletico Paulistano ebbe modo di partecipare ad una tournée in Europa, passando per Italia, Francia, Portogallo, Germania e Inghilterra. Il passaggio successivo al Corinthians lo vide protagonista della conquista di tre scudetti consecutivi nel 1928, 1929 e 1930. Notato da un emissario italiano fu prelevato dal Corinthians nell'estate del 1931, dopo aver già vestito la maglia della Nazionale brasiliana e giunse in Italia il 23 luglio. La Lazio era allenata da Amilcar Barbuy che arrivò a schierare 10 oriundi in formazione. Il 21 agosto, nella prima partita di allenamento contro il Trastevere, venne subito paragonato al grande Orsi. Inizialmente le cose non andarono però molto bene e pochi credettero alla giustificazione addotta dal giocatore e cioè che aspettava dal Brasile un paio di scarpe fatte appositamente per i suoi piedi.

Sta di fatto che alla vigilia della gara Lazio-Bari del 20 dicembre 1931 le scarpe arrivarono e il risultato della partita fu Lazio-Bari 3-2 con doppietta di Filò. La fama di Guarisi si consolidò progressivamente e la veloce ala divenne pedina insostituibile per cinque stagioni. Dal 1931/32 al 1935/36 offrì un contributo importante alla Lazio, prima di rientrare in Brasile per giocare con il Corinthians. Tornò poi alla Lazio nel gennaio 1938 ma fu utilizzato solo in due partite di campionato. In tutto giocò 134 gare e mise a segno 42 reti. Guarisi fu titolare in Nazionale A in sei occasioni e, sia pure riserva di Guaita, divenne campione del mondo nel 1934 contribuendo, con un goal segnato alla Grecia, al superamento del turno eliminatorio e giocando la prima partita contro gli Stati Uniti. In Nazionale B giocò due partite.

Ala piccola (m 1,72, Kg 70) ma velocissima e con un controllo di palla eccezionale era la cosiddetta "spina nel fianco" per qualsiasi difesa. Solitamente era colui che forniva l'assist ai compagni con cross sempre calibrati ma, dotato di un tiro maligno e preciso, spesso concludeva direttamente in rete con successo. Tutti gli allenatori che si sederono in panchina in quegli anni, da Karl Sturmer ad Walter Alt a Joszef Viola, lo ritennero elemento insostituibile. Caratterialmente Filò era un uomo sensibile e signorile: nel campionato 1934/35 quando alla Lazio arrivò l'ex giallorosso e neo campione del mondo Attilio Ferraris (IV), carismatico e con una forte personalità, l'ala laziale propose di dargli la fascia di capitano, anche se era lui stesso che la portava sul braccio.



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