Lunedì 14 marzo 2022 - Roma, stadio Olimpico – Lazio-Venezia 1-0

Da LazioWiki.

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14 marzo 2022 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, XXIX giornata - inizio ore 20.45

LAZIO: Strakosha, Patric (78' Lazzari), Luiz Felipe, Acerbi, Hysaj, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto (84' Basic), F. Anderson, Immobile, Zaccagni (71' Pedro). A disposizione: Reina, Adamonis, Floriani Mussolini, Kamenovic, Akpa Akpro, A. Anderson, Cabral, Moro, Romero. Allenatore: Sarri

VENEZIA: Maenpaa, Mateju (46' Ebuehi), Caldara, Modolo, Haps, Fiordilino (88' Sigurdsson), Ampadu, Busio (79' Nani), Crnigoj (64' Kiyine), Nsame (64' Henry), Okereke. A disposizione: Bertinato, Lazar, Ceccaroni, Svoboda, Ullmann, Peretz, Tessmann. Allenatore: Zanetti (in panchina Bertolini)

Arbitro: Sig. Manganiello (Pinerolo) - Assistenti Sigg. Longo e Liberti - Quarto uomo Sig. Meraviglia - V.A.R. Sig. Maresca- A.V.A.R. Sig. Tegoni.

Marcatori: 58' Immobile (rig).

Note: ammonito al 28' Mateju, al 42' Zaccagni. Angoli . Recuperi: 0' p.t., 4' s.t.

Spettatori: .


Il calcio di rigore trasformato da Ciro Immobile
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Felipe Anderson
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Sergej Milinkovic-Savic
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Msttia Zaccagni
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Luis Alberto
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Ciro Immobile
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Toma Basic
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Elseid Hysaj
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Patric
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Un momento del riscaldamento pre-partita
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I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "Ciro da record. Immobile supera Piola. È a 144 gol in A con la Lazio. Capocannoniere da solo a quota 21. Venezia ko su rigore. Biancocelesti al quinto posto e domenica c’è il derby".

Continua la "rosea": Se anche Sarri si converte alle vittorie di corto muso... Grazie a un 1-0 maturato con il rigore trasformato dal solito Immobile nella ripresa, la Lazio vince ancora e sale al quinto posto in classifica, scavalcando in un solo colpo Atalanta e Roma, anche se la formazione nerazzurra ha una gara da recuperare. Successo poco sarriano nel punteggio, ma prestazione abbastanza in linea con l’immagine che il tecnico toscano vuole dare alla sua formazione. Più nella ripresa, a dire il vero, quando i biancocelesti si sciolgono, sbloccano il risultato e sfiorano più volte il raddoppio, mettendo in mostra anche cifre di gioco decisamente interessanti. Fino all’intervallo, invece, la squadra di casa pare essere ancora vittima di quegli improvvisi blackout che hanno caratterizzato la prima parte della sua stagione.

Venezia quadrato. E invece più che un nuovo passo indietro dei giocatori di casa sono i meriti del Venezia a prevalere. La squadra di Zanetti (in tribuna perché squalificato, in panchina c’è il suo vice Bertolini), reduce dai tre giorni di ritiro trascorsi nella capitale, si presenta in una veste diversa rispetto a quello che è stato fin qui il suo cliché di squadra bella da vedere, ma troppo spesso distratta. La prova dei lagunari fino all’intervallo è invece ineccepibile. Zanetti corregge il consueto 4-3-3 in un 4-3-2-1 che chiude gli spazi ai padroni di casa. Anche per l’applicazione con cui Crnigoj e Fiordilino bloccano, rispettivamente, le due fonti di gioco laziali Luis Alberto e Milinkovic. Ma il Venezia non molla nulla pure dietro, con Immobile che finisce prigioniero della morsa Caldara-Modolo. La formazione di Sarri riesce a combinare qualcosa di interessante solo sulle fasce, grazie alle iniziative di Felipe Anderson e Zaccagni. Il brasiliano sciupa in apertura l’unica vera palla-gol dei primi 45 minuti, Zaccagni invece cerca con un po’ troppo mestiere il rigore e, sul secondo “tentativo”, l’arbitro Manganiello lo ammonisce. Giallo pesantissimo per l’ex Verona che era diffidato: salterà il derby.

Ecco la Lazio. Nella ripresa però la musica è diversa. A produrre il cambio di spartito non sono le sostituzioni (che, al netto dell’avvicendamento Ebuehi-Mateju sulla fascia destra della difesa ospite, ci saranno solo nel corso della seconda frazione), ma i ritmi più alti che la Lazio riesce a imporre. Sarri avrà evidentemente catechizzato i suoi proprio su questo aspetto. Il Venezia ordinato e concentrato del primo tempo fa così fatica a continuare a esserlo e la Lazio trova quegli spazi che prima non c’erano. Immobile va in gol già al 4’, ma la rete è annullata dal Var per un fuorigioco millimetrico. L’attaccante rimedia una decina di minuti più tardi dal dischetto. Anche in questo caso è necessario l’intervento del Var Maresca, perché Manganiello si perde il calcio di Crnigoj sul volto di Luz Felipe. Per Immobile è il gol che gli consente di staccare Piola in vetta alla classifica de marcatori laziali in Serie A a quota 144 e che gli permette pure di allungare su Vlahovic nella classifica marcatori di questo campionato: il modo migliore per onorare la memoria di Pino Wilson, la cui fascia rossa Immobile porta al braccio. Sbloccato il risultato la Lazio diventa ancora più convinta e veloce. Va vicina al 2-0 con lo stesso Immobile, poi con Luis Alberto e Felipe Anderson, ma dà l’impressione di non voler infierire. Errore che potrebbe pagare caro nel finale, ma il Venezia - a parte un colpo di testa del subentrato Henry - in avanti non dà segni di vita.


Il Corriere dello Sport titola: .

Prosegue il quotidiano sportivo romano:

Il Messaggero titola: .

Prosegue il quotidiano romano:



La formazione biancoceleste:
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La formazione iniziale biancoceleste in grafica




► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:

  • Portieri: Adamonis, Reina, Strakosha;
  • Difensori: Acerbi, Floriani M., Hysaj, Kamenovic, Lazzari, Luiz Felipe, Patric;
  • Centrocampisti: Akpa Akpro, A. Anderson, Basic, Leiva, Luis Alberto, Milinkovic;
  • Attaccanti: Cabral, F. Anderson, Immobile, Moro, Pedro, Romero, Zaccagni.
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I convocati in grafica






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