Lunedì 19 marzo 1928 - Roma, campo Rondinella - Lazio-Livorno 3-0

Da LazioWiki.

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19 marzo 1928 - Amichevole

LAZIO: Nicolini, Canestri, Bottacini, Paganini, Pardini, Cappa, Okely, Bodrato (Maneschi), Sanero, Lamon, Fenili.

LIVORNO: Lami o Lipizer * , Magnozzi…

Arbitro: sig. Borionovi.

Marcatori: 37’ Bodrato 59’ Sanero, 73’ Sanero.

Note: * secondo Il Littoriale il portiere del Livorno è Lami, secondo Il Telegrafo è invece Lipizer (entrambi i portieri erano in forza al Livorno in quella stagione).

Su Il Littoriale: La Lazio ha riportato una netta vittoria dominando in decisione ed in rendimento gli avversari che, se hanno sfoggiato una buona tecnica, si sono lasciati rimproverare deficienze nel tiro a rete. Il Livorno ha avuto una buona difesa, per quanto Lami abbia sulla coscienza il terzo gol, ma ha peccato nei sostegni laterali e nella prima linea, assolutamente priva di capacità realizzatrici. Magnozzi ha sciupato per imprecisione diverse occasioni favorevoli. La Lazio, fortissima in difesa e nella linea di sostegno, non ha brillato nel gioco d’attacco, tuttavia i suoi attaccanti hanno avuto modo di sfoggiare un’eccezionale decisione nelle fasi conclusive. Dopo un’iniziale sfuriata dei laziali la lotta diviene equilibrata. Verso la metà del primo tempo ai livornesi viene annullata una rete per fuori gioco. Ma al 37’ su un tiro d’angolo Lami para a stento un tiro di Lamon, ma non riesce a trattenere la sfera, la riconquista Lamon e la tocca verso Bodrato il quale realizza la prima rete. Nella ripresa continua il predominio laziale finché al 59’ Sanero di testa colloca alle spalle di Lami un pallone centrato con precisione da Fenili. Al 73’ replica Sanero e questa volta Lami non tenta neppure la parata. Nei minuti conclusivi Magnozzi, d’intesa con Silvestri, tenta il gol dell’onore, ma la difesa della Lazio è estremammente accorta e non si lascia sorprendere.

Mentre Il Giornale d’Italia riporta: Lo squadrone livornese, giunto a Roma in condizioni anormali e con vuoti tra le sue file ha ceduto fin dall’inizio del gioco alle azioni dei laziali. Una certa dose di svogliatezza ha anche contribuito a rendere meno concludenti le poche azioni tentate dagli amaranto. La lazio s’è destata degna delle nobili tradizioni. Il suo gioco sicuro e preciso e l’affiatamento tra i suoi componenti le hanno permesso di dominare nettamente dimostrando di essere in piena rinascita. Dopo la decisione della Federazione di farla partecipare alla coppa C.O.N.I. e alla sua riammissione alla Divisione Nazionale fanno sperare in un futuro radioso per la volonterosa squadra romana.

L'articolo de "L'Impero"
L'articolo de "Il Telegrafo"