Mercoledì 11 dicembre 1968 - Brescia, stadio M. Rigamonti - Brescia-Lazio 1-1

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedente - Turno successivo

1 dicembre 1968 - Campionato di Serie B 1968/69 - IX giornata

BRESCIA: Brotto, Fumagalli, Cuccureddu, Volpi, Vescovi, Busi, Simoni, Turchetto, De Paoli, Bicicli, Bosdaves. A disp. E.Galli, Botti. All. Silvestri.

LAZIO: Di Vincenzo, Zanetti, Onor, Rinero, Soldo, Marchesi, Massa, Fortunato, Mazzola (II), Ghio, Cucchi. A disp. Fioravanti, Di Giovanni. D.T. Lorenzo. All. Lovati.

Arbitro: Sig. De Marchi di Pordenone.

Marcatori: 10' De Paoli (rig), 32' Ghio.

Note: cielo coperto, temperatura rigida, campo pesante. In tribuna il presidente Lenzini, Peppino Meazza e numerosi presidenti e allenatori di serie A e B. Ammoniti: Soldo, Mazzola (II), Cuccureddu e Ghio. Calci d'angolo: 8-5 a favore della Lazio.

Spettatori: 15.000 circa con 6.611 paganti e 7.700 abbonati per un incasso di £.9.937.000.

Il pareggio di Ghio

A distanza di dieci giorni dalla partita sospesa per la nebbia, Brescia e Lazio tornano ad affrontarsi in uno scontro che vuole misurare le ambizioni delle due squadre entrambe accreditate per la Promozione nella massima serie. Partono molto bene i padroni di casa e la Lazio è costretta sulla difensiva. Il vantaggio bresciano arriva al 10' quando Onor commette uno sciocco fallo di mano in area che De Marchi non può ignorare. De Paoli converte il rigore con un violento tiro a mezza altezza che non dà scampo a Di Vincenzo. Poco più tardi Bosdaves ha tra i piedi la palla del 2-0, ma spara alle stelle. Al 20' finalmente la Lazio si porta in avanti e Soldo impegna Brotto in un complicato intervento in angolo. Al 23' Turchetto al volo sfiora il montante ed è questo l'ultimo acuto delle "rondinelle" perché la Lazio da quel momento prende saldamente il comando delle operazioni. Le belle geometrie dei biancocelesti e il lavoro sulle fasce dei due terzini mettono in imbarazzo i padroni di casa. Al 29' Zanetti fallisce di poco il bersaglio e un minuto dopo Soldo è trattenuto per un braccio al momento di entrare pericoloso in area. Al 32' il pareggio è cosa fatta. Brotto, infastidito da Ghio si attarda oltre il consentito nel rimettere in gioco il pallone e l'arbitro, secondo regolamento, concede la punizione a due in area. Tutti aspettano la gran botta di Fortunato, ma Mazzola (II), che gli è vicino, apre a sorpresa dall'altro lato a Ghio che con un secco sinistro insacca. Ancora una volta gli schemi studiati da Lorenzo sui calci da fermo portano a un ottimo risultato. Ad inizio ripresa il Brescia parte forte e De Paoli prima e Turchetto poi fanno venire i brividi alla retroguardia romana. Ma la Lazio c'è e torna presto a imporre il suo gioco. Al 65' Ghio potrebbe concedere il bis, ma fallisce a tu per tu con Brotto il più facile dei goal. Brescia impaurito e indietro in copertura. Ancora due occasioni per i biancocelesti sempre con Ghio che prima impegna il portiere lombardo con un colpo di testa troppo centrale e quindi arriva con un istante di ritardo su un ghiotto invito di Fortunato. Finisce in parità, ma se la Lazio l'avesse spuntata non ci sarebbe stato nulla di dire. Ottima la partita disputata. Contro una squadra molto fisica i ragazzi di Lorenzo hanno contrapposto una manovra funzionale e a tratti molto elegante. Con il punto conquistato in questo recupero, la Lazio agguanta il secondo posto in classifica.