Mercoledì 12 dicembre 1973 - Cesena, stadio La Fiorita - Cesena-Lazio 2-1

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12 dicembre 1973 - 1792. Coppa Italia 1973/74 - Girone finale B - I giornata

CESENA: Boranga, Frosio, Danova (70' Ceccarelli), Festa, Zaniboni, Cera, Orlandi, Scungio (57' Brignani), Tombolato, Savoldi II, Bertarelli. A disp. Mantovani, Ammoniaci, Braida. All. Bersellini.

LAZIO: Moriggi, Facco, Martini L., Wilson, Oddi, Inselvini (65' Nanni), Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Mazzola (II), Franzoni. A disp. Pulici, Polentes, Borgo, Tripodi. All. Maestrelli.

Arbitro: sig. Picasso di Chiavari.

Marcatori: 1' Scungio, 62' Chinaglia, 83' Zaniboni.

Note: giornata fredda con cielo sereno. Terreno in ottime condizioni. Angoli 4-1 per il Cesena.

Spettatori: 8.000 circa.

Da l'Unità: la cronaca della partita
La rete di Chinaglia
Tombolato contrastato da Oddi

La Lazio « scompare » letteralmente di fronte al Cesena che vince a mani basse, in modo molto più netto ed inequivocabile di quanto non dica il punteggio di 2 a 1. Se il Cesena mantiene questo ritmo, questa vitalità e questa vertiginosa impostazione di gioco, domenica la Juventus si troverà di fronte un avversario particolarmente scorbutico, certo in grado di metterla in difficoltà, anche in considerazione del fatto che gli ex bianconeri Savoldi II e Zaniboni vogliono rimettersi in buona luce di fronte al pubblico di Torino.

La Coppa Italia, evidentemente, interessa in modo piuttosto relativo alla Lazio, che ha giocato con troppa sufficienza, senza lottare come le circostanze - e l'avversario - imponevano. Il Cesena ha trovato il gol al primo minuto - cosa determinante, che ha avuto un peso decisivo su tutta la partita - grazie all'esordiente italo-argentino Scungio tanti capelli, una propensione non troppo accentuata al palleggio, come vorrebbe la sua origine sudamericana, ma l'emozione - accoppiata ad una botta allo stinco - lo hanno presto tolto dal vivo della partita), mentre la Lazio è arrivata al pareggio in modo del tutto casuale, con la complicità della difesa del Cesena, nell'occasione piuttosto ingenua. Chinaglia, caparbio e attento, ha approfittato dell'occasione, ma non ha certo potuto cancellare l'impressione di fragilità offerta dall'attacco laziale. Il Cesena - e non lo si scopre oggi - gioca un calcio valido e piacevole. Il giovane allenatore Bersellini ha rilevato gli schemi di Radice aggiungendovi parecchio del suo; oggi, con un Savoldi che limita al minimo l'azione personale, la sua squadra offre davvero un buon calcio.

Il « tornante » Orlandi (che qui a Cesena danno come già opzionatissimo della Juventus) è stupefacente per dinamica, copre vaste zone di terreno ed è pronto ad inserirsi nell'azione offensiva, che si avvale del giovanissimo Tombolato, un centravanti pronto al tiro e in possesso di una gran facilità allo scambio. Dietro, con la coppia inedita di terzini (mancavano in inizio Ammoniaci e Ceccarelli) svetta un Cera sicurissimo che registra, contrasta e rilancia. Zaniboni ha preso talmente alla leggera il compito di marcare Chinaglia da permettersi puntate in avanti fino ad arrivare a segnare. Nonostante ciò le le assenze di Brignani, Braida e Toschi, più i due terzini titolari il Cesena ha praticamente dominato la Lazio di Maestrelli. Subito il gol, al primo minuto: cross da destra di Frosio, controllo di Bertarelli e allungo a Scungio che tira immediatamente nell'angolo: una partenza lanciata che gela la Lazio, anche se Inselvini, al 4', riesce a colpire il palo. L'azione dei laziali è fragile, con un Mazzola II che non riesce ad inserirsi nell'azione con autorità e con Garlaschelli e Franzoni velleitari. Il pareggio della Lazio (62') nasce proprio dalla caparbietà di Chinaglia: il centravanti inganna Zaniboni con un pallonetto che Savoldi respinge alla meglio; Chinaglia riprende e mette in rete. Alla Lazio, l'insperato pareggio starebbe benissimo, ma il Cesena non si contenta, assalta con rabbia e belle trame.

All'81' Re Cecconi atterra Tombolato in area sfiorando il calcio di rigore (il pubblico protesta, come i giocatori del Cesena, ma non ha del tutto ragione) finché all'84' arriva il gol della vittoria. Azione vertiginosa: Brignani-Festa-Tombolato filtrano in area laziale senza che nessun difensore riesca ad intervenire, finché la palla giunge a Zaniboni (Chinaglia dov'era finito?) che mette in rete con un gran tiro al volo. La Lazio accetta, non reagisce e proprio in chiusura Moriggi deve « inventare » una gran parata per fermare un tiro di Savoldi che conclude sorridendo: « Via la Lazio, adesso tocca alla Juve! ».

Fonte: La Stampa