Sabato 15 gennaio 2022 - Salerno, stadio Arechi - Salernitana-Lazio 0-3

Da LazioWiki.

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15 gennaio 2022 – Salerno, stadio Arechi - Campionato di Serie A, XX II giornata - inizio ore 18.00

SALERNITANA: Belec, Delli Carri, Motoc, Veseli, Kechrida, Obi (67' Ruggeri), Di Tacchio, Schiavone, Ranieri (76' Perrone), Gondo (82' Vergani), Bonazzoli. A disposizione: Guerrieri, Cannavale, Russo, De Lorenzo. Allenatore: Colantuono

LAZIO: Strakosha, Hysaj, Luiz Felipe (83' Vavro), Patric, Marusic (58' Lazzari), Milinkovic-Savic, Cataldi (58' Leiva), Luis Alberto, Pedro (40' Felipe Anderson), Immobile, Zaccagni (83' Romero). A disposizione: Adamonis, Reina, Floriani M., Bertini, Muriqi, Moro. Allenatore: Sarri

Arbitro: Sig. Abisso (Palermo) - Assistenti Sigg. Schirru e Lanotte - Quarto uomo Sig. Volpi - V.A.R. Sig. Nasca- A.V.A.R. Sig. Tegoni.

Marcatori: 7' Immobile, 10' Immobile, 66' Lazzari.

Note: ammonito al 28' Cataldi, al 41' Schiavone, al 63' Ranieri, al 66' Lazzari, al 69' Luiz Felipe.. Angoli . Recuperi: 2' p.t., 3' s.t.

Spettatori: .


Il tacco volante di Sergej Milinkovic-Savic assist per la rete di Ciro Immobile
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Danilo Cataldi
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Luis Alberto
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Felipe Anderson
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Una fase di gioco
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Luiz Felipe
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Manuel Lazzari
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Sergej Milinkovic-Savic
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Ciro Immobile al tiro
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Un momento della gara
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I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio segna e dà spettacolo con i resti della Salernitana. Risolvono Immobile con una doppietta e Lazzari. Amara la prima di Iervolino: 14 granata indisponibili".

Continua la "rosea": La prima all’Arechi del nuovo patron Danilo Iervolino, la sfida al passato, rappresentato dalla Lazio di Claudio Lotito, la voglia di continuare a volare dopo la vittoria-svolta di Verona. Per la Salernitana c’erano tutte le premesse per fare, o quantomeno tentare, la grande impresa. E invece no, certi sogni muoiono all’alba... sotto forma di bollettino Covid. Altri tre positivi registrati ieri mattina, dopo i due del giorno precedente, con il totale che sale a 7 e raddoppia fino a 14 il numero degli assenti (gli altri 7 per infortuni e squalifica). Tanti, decisamente troppi per poter reggere la forza d’urto di una Lazio le cui assenze sono invece contenute e rimediabili (due i titolari che danno forfeit, cinque in tutto le defezioni). Il risultato è una partita senza storia, che la squadra di Sarri chiude dopo appena dieci minuti, ma che in realtà finisce ancor prima di cominciare viste quelle premesse.

Lazio chirurgica. Certi sogni muoiono all’alba, anche perché di fronte c’è una squadra che non si intenerisce ed anzi si avventa senza pietà e senza perdere tempo sulle debolezze altrui. L’uno-due di Immobile tramortisce i campani prima ancora che riescano a capire cosa debbano fare. Colantuono li dispone con il 3-5-2, con l’intento chiudere tutti gli spazi e tirare a campare. Ma la squadra di casa (appena quattro i “superstiti” della vittoria del Bentegodi) è completamente bloccata e si consegna senza resistenza all’avversario. Al primo affondo la Lazio va già in gol (spettacolare tacco volante di Milinkovic a liberare il sinistro di Immobile) e al secondo è subito 2-0 (tap-in di Immobile sul rasoterra di Pedro). La Lazio gioca sul velluto, anche perché i ritmi diventano da allenamento e consentono ai palleggiatori di centrocampo di fare ciò che vogliono. Così, una volta tanto, la presenza simultanea di Luis Alberto e Milinkovic viene tollerata dal squadra senza alcun affanno. Prima dell’intervallo potrebbe arrivare pure il terzo gol, sempre con Immobile, ma la zuccata del centravanti su cross di Luis Alberto si stampa sulla traversa e ricade sulla linea di porta.

Lazzari non ci sta. Il 3-0 arriverà poi a metà ripresa grazie al nuovo entrato Lazzari. Ci pensa lui a vivacizzare la partita. Non per il gol (che matura dopo una combinazione con l’altro nuovo entrato Felipe Anderson) quanto per il modo in cui esulta. Si toglie la maglia, la getta per terra e impreca in tutte le lingue del mondo. Probabile destinatario dello sfogo quel Maurizio Sarri che lo ha confinato in panchina (il tecnico a fine gara commenterà: «Il problema non è lui, ma la squadra che non ha ancora trovato solidità e non può permettersi di avere un esterno più bravo ad attaccare che a difendere»). Sfogo a parte, l’ex Spal dimostra di poter essere ancora molto utile alla Lazio, che invece non esclude una sua cessione già in questa sessione di mercato. Bene anche gli altri subentrati, compreso il baby Romero, alla suo secondo gettone in Serie A («sta crescendo», Sarri dixit).

Colantuono recrimina. Ma in quanto a giovani lanciati la tappa di giornata va a Colantuono. Che, costretto dalle circostanze, ne fa esordire in A ben tre: Motoc (al centro della difesa...) dall’inizio, Perrone e Vergani in corso d’opera. L’allenatore dei campani ne avrebbe però fatto volentieri a meno e, alla fine, giustamente si rammarica per una partita persa prima ancora di giocarla. «Se il nuovo protocollo fosse entrato subito in vigore, con sette positivi ci saremmo potuti fermare. Mi sarebbe piaciuto giocarla al completo, la Lazio avrebbe forse vinto lo stesso, ma lo spettacolo sarebbe stato diverso». Già, ma il calcio in tempi di Covid è (anche) questo.


Il Corriere dello Sport titola: .

Prosegue il quotidiano sportivo romano:

Il Messaggero titola: .

Prosegue il quotidiano romano:



La formazione biancoceleste:
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La formazione iniziale biancoceleste in grafica




► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:

  • Portieri: Adamonis, Reina, Strakosha;
  • Difensori: Hysaj, Lazzari, Luiz Felipe, Marusic, Patric, Floriani M., Vavro;
  • Centrocampisti: Bertini, Cataldi, Leiva, Luis Alberto, Milinkovic;
  • Attaccanti: Felipe Anderson, Immobile, Moro, Muriqi, Pedro, Romero, Zaccagni.
I convocati in grafica






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