Sabato 22 gennaio 2022 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Atalanta 0-0

Da LazioWiki.

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22 gennaio 2022 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, XX III giornata - inizio ore 20.45

LAZIO: Strakosha, Hysaj (69' Lazzari), Luiz Felipe, Patric, Marusic, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto (79' Basic), Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. A disposizione: Reina, Adamonis, Vavro, Floriani Mussolini, Andrè Anderson, Bertini, Jony, Moro, Romero, Muriqi. Allenatore: Sarri

ATALANTA: Musso, Scalvini (61' Maehle), Djimsiti, Demiral, Palomino, Zappacosta, Pessina (84' Sidibe), Freuler, Pezzella, Miranchuk (71' Toloi), Piccoli (84' De Nipoti). A disposizione: Sportiello, Rossi, Oliveri, Panada, Giovane. Allenatore: Gasperini

Arbitro: Sig. Sozza (Seregno) - Assistenti Sigg. Tegoni e Trinchieri - Quarto uomo Sig. Baroni - V.A.R. Sig. Massa- A.V.A.R. Sig. De Meo.

Note: ammonito al 33' Pezzella, al 39' Zappacosta, all'84' Toloi. Angoli . Recuperi: 0' p.t., 3' s.t.

Spettatori: .


Ciro Immobile
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Elseid Hysaj
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Sergej Milinkovic-Savic
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Mattia Zaccagni
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Felipe Anderson
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Lucas Leiva
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Patric
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Luiz Felipe
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Adam Marusic
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Un momento della gara
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I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "Atalanta, è già primavera. Il cuore della Dea. Con dieci assenti e tanti giovani ferma la Lazio".

Continua la "rosea": Da ieri sera Maurizio Sarri è tormentato da un indice di liquidità in più: più liquida di quella di ieri sera l’Atalanta non avrebbe potuto essere. Decimata, reinventata, alla fine ridotta all’osso, stravolta, con due Primavera stra-debuttanti in A (mai stati con la prima squadra), eppure: questo 0-0, la 18a trasferta di fila senza sconfitte, è un mezzo miracolo. E pesa ancora di più rispetto a quello già accarezzato contro l’Inter. Non è il primo esempio, in questo campionato, di forze moltiplicate dall’emergenza Covid, ma questo si può definire clamoroso, come l’occasione perduta dalla Lazio: dunque la passeggiata contro i resti della Salernitana non fu vera gloria, i resti della Dea sono stati molto più tosti da scorticare. Per la continuità che Sarri continua a cercare più che un pareggio è una sconfitta, alla faccia delle tre partite di fila senza prendere gol (mai successo con il Comandante): poco conta, se si è spento all’improvviso l’attacco proprio nella sua comfort zone dell’Olimpico. Per Gasperini è un assist a pensieri positivi, alla faccia delle tre partite sulle ultime quattro senza segnare (quasi mai successo, con lui): stasera potrebbe ritrovarsi fuori dalla zona Champions, ma se l’Atalanta è questa senza dieci giocatori di prima squadra, cosa sarà al completo e con ancora 16 partite da giocare?

La mossa Scalvini. Quella contro l’Inter, a rileggerla ieri, era stata un’emergenza relativa: ieri il tecnico si è dovuto districare in una ragnatela di problemi, fra infortunati (Zapata e Gosens), Ilicic da recuperare (?) e sette positivi, non comunicati ma individuati in Hateboer, Malinovskyi, Pasalic, De Roon, Koopmeiners, Muriel e il baby Cittadini. Ci sarebbe poco da inventare dunque, e invece un po’ il Gasp lo fa, provando a non snaturare troppo la sua squadra e allo stesso tempo a sorprendere la Lazio: ha abbondanza solo di centrali difensivi e li mette tutti, ma dirottando i 195 centimetri del diciottenne Scalvini a centrocampo, al fianco di Freuler, a tampinare la fisicità di Milinkovic. Stavolta, rispetto a domenica, il lasciare il possesso palla (62%, identico nei due tempi) all’avversaria non è una scelta ma un adeguarsi alla situazione, di cui la Lazio però non sa approfittare.

Le colpe della Lazio. La latitanza di Luis Alberto e Milinkovic non è questione di coesistenza: il ragionare lento di Leiva stenta a coinvolgerli, il tagliare di Felipe Anderson e Zaccagni è quello di lame poco affilate e così sono ancora più evidenti il peso dell’assenza di Pedro e il disagio di Immobile, che di suo è già fagocitato da un Demiral in serata di grazia e non troverà fino alla fine neanche mezza chance per la quinta gara in gol del suo 2022, fino a ieri perfetto. Così si esaltano i difensori del Gasp, anche se la fase offensiva dell’Atalanta poi quasi sempre si impantana nell’ultimo raccordo, quello del tarantolato Pessina, che fatica a connettersi con i due davanti: troppo teneri Miranchuk e Piccoli per accorciare e far salire la squadra. I primi 45’ di nulla, così, scivolano via senza tiri in porta, eccetto - se così lo possiamo chiamare - un tentativo di Scalvini mirato addosso a Piccoli. La Lazio, neanche quello: più colpe della squadra di Sarri, dunque, per una partita lontanissima dagli standard di sfide a cui le due squadre hanno abituato.

Resistenza finale. Ma lo spartito non è cambiato granché nella ripresa: una sola vera chance per la Lazio, grande, con il palo colpito da Zaccagni al 19’ (bastava piazzarla tirando un po’ più piano?); un paio meno nitide ma vere per l’Atalanta, con Miranchuk. Ma è stato quando ha perso il russo per noie muscolari che Gasperini ha dovuto suo malgrado alzare ulteriormente le barricate: con Toloi (a centrocampo a tamponare su Milinkovic e lo sprintante Lazzari) il settimo difensore in campo, Pezzella (!) e Pessina ad alternarsi nei ruolo di trequartista e seconda punta e alla fine in campo due ragazzini (18 e 19 anni) convocati in extremis, De Nipoti e Sidibe, per smascherare con l’ultima resistenza la pochezza di idee della Lazio. Sarà anche stata stanca per le fatiche di Coppa Italia, ma era prima che avrebbe dovuto infierire.


Il Corriere dello Sport titola: .

Prosegue il quotidiano sportivo romano:

Il Messaggero titola: .

Prosegue il quotidiano romano:



La formazione biancoceleste:
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La formazione iniziale biancoceleste in grafica




► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:

  • Portieri: Adamonis, Reina, Strakosha;
  • Difensori: Hysaj, Lazzari, Luiz Felipe, Marusic, Patric, Vavro, Floriani M.;
  • Centrocampisti: André Anderson, Basic, Bertini, Leiva, Luis Alberto, Milinkovic, Jony;
  • Attaccanti: Immobile, Felipe Anderson, Moro, Muriqi, Romero, Zaccagni.
I convocati in grafica






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