Sabato 2 aprile 2022 - Roma, stadio Olimpico – Lazio-Sassuolo 2-1

Da LazioWiki.

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2 aprile 2022 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, XXXI giornata - inizio ore 18.00

LAZIO: Strakosha, Lazzari, Patric, Acerbi, Marusic, Milinkovic-Savic (85' Basic), Leiva (79' Cataldi), Luis Alberto (90'+2' Akpa Akpro), Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. A disposizione: Reina, Adamonis, Kamenovic, Hysaj, Luka Romero, Cabral, Raul Moro. Allenatore: Sarri

SASSUOLO: Consigli, Muldur (74' Toljan), Ayhan, Ferrari, Kyriakopulos (46' Rogerio), Frattesi (74' Harroui), Henrique; Defrel (84' Oddei), Raspadori, Traoré, Scamacca (89' Samele). A disposizione: Pegolo, Vitale, Chiriches, Peluso, Tressodi, Magnanelli, Ciervo. Allenatore: Dionisi

Arbitro: Sig. Rapuano (Rimini) - Assistenti Sigg. Rossi e Pagnotta - Quarto uomo Sig. Volpi - V.A.R. Sig. Orsato- A.V.A.R. Sig. Peretti.

Marcatori: 17' Lazzari, 51' Milinkovic, 90'+4' Traore .

Note: ammonito . Angoli . Recuperi: 0' p.t., 4' s.t.

Spettatori: .


Luis Alberto
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Manuel Lazzari
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Lucas Leiva
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Ciro Immobile
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Felipe Anderson
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Patric
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Mattia Zaccagni
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Sergej Milinkovic-Savic
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Francesco Acerbi
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Un momento della grandinata che ha colpito lo Stadio Olimpico durante la partita
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I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio c’è, Immobile no. Sarri supera lo shock derby. Il Sassuolo battuto dai gol di Lazzari e Milinkovic. Gli errori del centravanti azzurro, ancora a secco".

Continua la "rosea": Riecco la Lazio dei giorni migliori. Dopo il flop nel derby la squadra biancoceleste si rialza e torna alla vittoria contro un Sassuolo che, viceversa, dopo aver fatto il pieno di elogi (tutti meritati, peraltro) si concede una giornata di “stacco”, interrompendo così la serie positiva che durava da sei turni e dando (forse definitivamente) addio ai sogni di lottare per l’ultimo posto utile per la prossima Europa.

Dov’eravamo rimasti? A Roma non è mai facile ripartire dopo un 3-0 subito in un derby. E l’avversario, non a caso definito alla vigilia da Sarri «una delle squadre più forti d’Italia», non è quello ideale per riuscirci. La Lazio, invece, riattacca la spina con la naturalezza e la leggerezza che l’avevano ispirata nei match giocati prima della stracittadina. Fraseggio stretto, ritmi più che buoni, sfruttamento chirurgico delle fasce (soprattutto quella destra, dove il tandem Lazzari-Felipe Anderson fa la differenza): la formazione romana è sul pezzo sin dall’inizio. In realtà fa in tempo a prendersi prima un grande spavento, quando, dopo 5 minuti, Scamacca si fa ipnotizzare da Strakosha e getta al vento una limpida occasione per sbloccare il risultato. Ma, passato il pericolo, e fino a cinque minuti dall’intervallo, è un monologo laziale. La squadra di Sarri fa il bello e il cattivo tempo. Nel senso che crea tanto, ma raccoglie poco in relazione al volume di gioco espresso.

Ciro impreciso. Dopo il gol di Lazzari che rompe l’equilibrio (il laterale sfrutta un disimpegno sbagliato di Ferrari e va a concludere da fuori area con il sinistro, che non è il suo piede) i biancocelesti vanno più volte vicini al raddoppio senza però trovarlo. Ci provano Anderson, Zaccagni e soprattutto Immobile. Che, quasi a voler dare ragione ai suoi detrattori, sbaglia tre palle gol (due prima dell’intervallo, l’altra a inizio ripresa) che solitamente, almeno con la Lazio, capitalizza a occhi chiusi. La delusione per la mancata qualificazione al Mondiale, evidentemente, continua a pesare come un macigno. Ma fa lo stesso effetto anche su Scamacca e Raspadori, pure loro con le polveri bagnate.

Troppo tardi, Sassuolo. Lazio quasi perfetta fino a 5 minuti dall’intervallo, si diceva, Sì, perché quei black out che per i laziali sono sempre in agguato consentono al Sassuolo di rimettere la testa fuori dal guscio ed andare vicinissimo al pareggio. Un colpo di testa di Frattesi finisce sul palo e sulla ribattuta Defrel tira debolmente. Sembra l’inizio di una partita diversa, con gli emiliani pronti a ribaltare il risultato (come fecero nella gara di andata). E invece la ripresa è la fotocopia della prima frazione, con la differenza che il 2-0 stavolta arriva. Lo realizza Milinkovic, uno che al Mondiale ci andrà e forse per questo, a differenza degli azzurri delle due squadre, non fa scena muta quando gli capita l’occasione giusta. Per il serbo è il nono gol di questo campionato, altrettanti sono gli assist. Numeri impressionanti, numeri che (purtroppo per la Lazio) non sfuggiranno in sede di mercato ai top club europei. E il Sassuolo? Dionisi prova a rianimarlo con i cambi, ma è solo nel finale, come già nella prima frazione, che la sua squadra si fa viva. Il gol di Traore arriva però solo nel recupero, troppo tardi per organizzare la remuntada. Che, come lo stesso tecnico ammetterà a fine gara, non sarebbe stata meritata. Le assenze di Lopez e Berardi (non proprio due elementi qualsiasi) sono più che un’attenuante per gli emiliani. La cui carica agonistica, però, deve essere diversa. Soprattutto contro avversari con i quali non bastano solo i piedi buoni e l’organizzazione di gioco.


Il Corriere dello Sport titola: .

Prosegue il quotidiano sportivo romano:

Il Messaggero titola: .

Prosegue il quotidiano romano:



La formazione biancoceleste:
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La formazione iniziale biancoceleste in grafica




► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:

  • Portieri: Adamonis, Reina, Strakosha;
  • Difensori: Acerbi, Hysaj, Kamenovic, Lazzari, Marusic, Patric;
  • Centrocampisti: Akpa Akpro, Basic, Cataldi, Leiva, Luis Alberto, Milinkovic;
  • Attaccanti: Cabral, F. Anderson, Immobile, Moro, Romero, Zaccagni.
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I convocati in grafica






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