VIII Campionato Europeo di Calcio Germania Ovest 1988

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Storia della Competizione[modifica | modifica sorgente]

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L'edizione del 1988 è quella del trionfo olandese in casa degli eterni rivali tedeschi. I padroni di casa, inseriti nel gruppo A, trovano Spagna, Danimarca e l'Italia del Ct Azeglio Vicini, che ha rivoluzionato la rosa rispetto a 2 anni prima, escludendo praticamente tutti i campioni del Mondo 1982. Nel gruppo B ai sovietici toccano Olanda, Inghilterra, e Irlanda. Germania e Italia si dividono la posta all'esordio, per poi vincere le rispettive 2 partite successive, come da pronostico. Il girone B, invece riserva la prima sorpresa: inglesi sconfitti all'esordio dagli irlandesi, che riescono anche a sorprendere i sovietici nel secondo match, bloccandoli sull'1-1. L'Olanda parte malissimo, con una sconfitta di misura contro l'Unione Sovietica, poi vincitrice del girone, nella gara d'esordio. Questo sarebbe poi stato l'unico passo falso di Gullit e compagni, trascinati da uno straordinario Marco Van Basten. È proprio il centravanti del Milan a far svoltare l'europeo degli arancioni, con una fragorosa tripletta all'Inghilterra nella seconda partita del girone. Ma per assicurare il passaggio in semifinale c'è bisogno di un colpo di testa del pisano Kieft, negli ultimi minuti della gara contro l'Irlanda, vera e propria sorpresa del torneo, capace di battere anche l'Inghilterra. Nell'altro girone la Germania di Matthaus e Brehme e l'Italia di Azeglio Vicini conquistano i primi due posti ai danni di Spagna e Danimarca. Le semifinali così sono Germania Ovest-Olanda e Unione Sovietica Italia.

Nella semifinale di Amburgo, dopo il rigore di Matthaus e il pareggio di Koeman, Van Basten si avventa all'ultimo minuto su un lancio partito dalle retrovie, sorprendendo in spaccata la difesa tedesca con il gol che vale la qualificazione alla finalissima. È lo stesso Matthaus ad ammettere la superiorità degli avversari nei confronti di quella Germania. L'altra semifinale è quella che interessa di più agli appassionati italiani. La giovane Italia di Azeglio Vicini resiste per un'ora buona all'Unione Sovietica, prima di capitolare. Al 60' e al 62' Zenga viene battuto due volte e per gli azzurri gli Europei si chiudono definitivamente. Per l'Italia dei giovani Vialli, Mancini e Maldini molti applausi e la consapevolezza di aver iniziato un ciclo. Il 26 giugno del 1988, Olanda e Unione Sovietica si contendono il titolo europeo allo stadio di Monaco di Baviera: per gli arancioni allenati da Rinus Michel, che quattordici anni prima su quella panchina aveva perso il titolo mondiale contro i tedeschi, è un vero e proprio trionfo. Gullit segna di testa il gol del vantaggio, poi Van Basten al nono della ripresa, infila il gol del raddoppio, con uno splendido tiro al volo dal lato destro dell'area di rigore.

Nessun giocatore biancoceleste convocato