Domenica 1 gennaio 1939 - Lucca, stadio Porta Elisa - Lucchese-Lazio 2-1

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1 gennaio 1939 - 563 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1938/39 - XII giornata

LUCCHESE: Tavoletti, Tabor, Olasi, Dossena, Turchi, Azimonti, Pomponi, Colli, Bonistalli, Stella, Rossellini. All. Bonino.

LAZIO: Blason, Faotto, Monza (II), Zacconi, Ramella, Milano, Busani, Baldo, Piola, Camolese, Capri. All. Viola.

Marcatori: 18’ Stella, 44’ Bonistalli, 32' st Zacconi.

Arbitro: sig. Ciamberlini di Sampierdarena (Genova).

Note: temperatura molto rigida, terreno pessimo

Spettatori: 5.000 circa:

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Immagini della gara

Il Littoriale titola: Partite belle ma strane. Un infortunio impedisce alla Lazio, che ha avuto un finale travolgente, di pareggiare con la brillante Lucchese. Sul finire del primo tempo, l’affrettato passaggio di un terzino a Blason permette a Bonistalli di segnare; il goal laziale segnato da Zacconi passato prima a centravanti e poi a mezz’ala.

Ennio Mantella scrive: La Lazio, che aveva già subito un gol stava cercando di raddrizzare la partita ed invece sul finire del primo tempo subiva una mazzata tra capo e collo che la stordiva quando meno l’avrebbe meritato, perché anche se non aveva giocato con la celerità degli avversari, se non aveva messo fuori gli artigli, s’era mostrata decisa, ponendo in luce un certo ordine anche e soprattutto dopo il primo gol subito: mazzata classica, causata da un infortunio del quale la responsabilità non può essere addossata a nessuno, se non alla sfortuna. In occasione della prima rete il tiro di Stella era stato un tiro improvviso, violento e preciso nell’angolino basso. Ma la Lazio non aveva accusato il colpo e stava reggendo bene le veloci incursioni avversarie, rapide per un certo criterio dei lucchesi nel liberarsi presto del pallone. Tuttavia, prima del gol di Stella, i laziali avevano fallito diverse occasioni per portarsi in vantaggio (uno scivolone di Busani solo con il pallone davanti al portiere e poi palo di Camolese) e sul 1-0 per pareggiare (altro scivolone di Busani, nelle stesse condizioni del precedente) ed invece all’ultimo istante del primo tempo ecco scattare Pomponi, attirarsi il mediano laziale, alzare leggermente la palla, gli altri invece si pressavano e lottavano in uno spazio ristretto, su tutti spuntava la testa di Ramella che respingeva, ma la palla finiva a Turchi che centrava di nuovo, di fronte a Blason si creava una gran confusione, il portiere si spostava dove erano ammucchiati altri tre ed improvvisamente si vedeva Monza toccare verso il lato dove Blason non c’era più, allora il portiere vista la mala parata con un gran colpo di schiena si distendeva in tuffo per acciuffare la palla e la toccava con la punta delle dita, ma Bonistalli s’avventava come una saetta e piombava sul pallone dandogli il colpo di grazia. Palla al centro, ma non c'era neanche la possibilità di calciare il pallone perché l'arbitro fischiava la fine del primo tempo. Nella ripresa la situazione appariva ormai compromessa per la Lazio, anche perché la Lucchese era sorretta da un pubblico fedele e subito Rossellini sciupava una facile occasione, ma Blason respingeva un suo tiro al volo. Viola retrocedeva Baldo a terzino e mandava Zacconi a fare in centravanti spostando Piola a mezz’ala. Era il momento migliore per La Lazio, approfittando anche di un attimo di rilassamentro delle mezz’ali e dei laterali della Lucchese, frattanto calava anche la nebbia e siccome la partita era iniziata alle 15 l’oscurità minacciava l’interruzione dell’incontro, non sempre infatti il pallone e le porte erano visibili. Comunque la Lazio attaccava e la Lucchese non riusciva più a schiodarsi dalla sua area, anche se si difendeva con calma, appariva stanca; Ramella dominava in lungo ed in largo rifornendo specialmente le ali; su un suo allungo Busani tirava nell’angolino opposto a dove si trovava Tavoletti che però con un guzzo da pantera riusciva a deviare in angolo; le mischie in area lucchese erano ormai continue, ma il pallone anche se non accennava ad uscire dall’area nemmeno finiva in rete anche per colpi di bravura oltre che dove non arrivava il portiere ecco le respinte di Tabor, di Turchi e di Stella; fra gli attaccanti laziali il più attivo, ma anche il più impreciso, era Camolese, ma al 77’ accorciava le distanze Zacconi; Ramella per Piola, breve palleggio tra il vercellese e Caprile, guizzo di Zacconi che s'infilava tra Tabor ed Olasi, fingeva il tiro e metteva in rete. Poi la Lucchese cercava di perder tempo, ma continuavano le mischie in area lucchese ed all’ultimo minuto Caprile sfiorava la traversa di testa su azione di calcio d’angolo. Purtroppo però il risultato non cambiava più. Del resto la Lucchese aveva meritato il vantaggio soprattutto nel primo tempo. Deve la vittoria soprattutto alla mediana, bravissimo Turchi, ma bravi anche Tabor, Colli, Stella e Tavoletti; Dossena è calato nel finale anche per un leggero infortunio. La Lazio ha fatto faville nel secondo tempo, ma viene da chiedrsi perché visto che gli uomini erano gli stessi del primo tempo. La lode più incondizionata va a Ramella che ha attuato un rifornimento continuo con palloni dosati, sfruttabili ed abilmente lanciati, ha dimostrato di avere scatto, occhio nei lanci in profondità, abilità, astuzia e praticità, in gran forma Blason, ma molto bene anche Baldo e Monza. Il punto grigio della squadra è stato l’attacco: Piola veramente fuori forma, scarso sia da centravanti che da mezz’ala, ha tirato in porta una sola volta, sulla sterilità dell’attacco ha certamente influito lo stato del terreno. Mentre per Il Messaggero: Tardiva e vana reazione laziale dopo le due reti lucchesi.