Domenica 21 gennaio 1934 – Roma, stadio del P.N.F. – Lazio-Milan 4-0

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21 gennaio 1934 - 404. Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1933/34 - XIX giornata - inizio ore 14:30

LAZIO: Sclavi, Bertagni, Serafini, Furlani, Tonali, Fantoni (II), Guarisi (Filó), Fantoni (I), Fantoni (III), Buscaglia, De Maria. All. Sturmer.

MILAN: Compiani, Rigotti (II), Bonizzoni, Torriani, Bortoletti, Capitanio, Arcari (III), Moretti, Romani, Stella, Cresta (I).

Arbitro: sig. Bevilacqua di Viareggio.

Marcatori: 16' pt Guarisi (Filó), 2' st Fantoni (III), 10' st Fantoni (III), 33' st Fantoni (III).

Note: terreno in ottime condizioni.

Spettatori: pubblico numeroso calcolato intorno ai 13000 spettatori.


Il Littoriale, nella presentazione della partita, prevede Fantoni III tra i protagonisti...
Bertagni, Fantoni I e Sclavi prima del fischi d'inizio (dall'archivio Luigi La Rocca)
Il sottotitolo de Il Littoriale in cui si sottolinea la tripletta di Fantoni III
Lamiy.jpg
La cronaca de La Gazzetta dello Sport
Fantoni III a terra dopo un colpo di testa
Compiani in presa alta ostacolato da Buscaglia. Fantoni III assiste
In alto un'azione difensiva del Milan. Al centro Fantoni III, vicino al palo sul fondo, ha appena segnato. Sotto una parata di Sclavi. In basso a destra un altro gol di Fantoni III
Una vignetta de Il Calcio Illustrato

► La cronaca de Il Littoriale, che in prima pagina titola: "La Lazio piega con facilità superiore al previsto la squadra del Milan - Gli azzurri segnano un goal nel primo tempo con Filò e tre nella ripresa con Fantoni III - Le prodezze di Sclavi impediscono agli ospiti di salvare anche l'onore della giornata".

Un pubblico folto, uno dei più numerosi visti quest'anno allo Stadio, assiste all'incontro. Scambio di cortesie, offerta dei fiori agli ospiti.

Il goal del primo tempo... Il primo attacco è della Lazio, Filò traversa a sinistra, ma De Maria, in corsa, sotto la porta sbaglia in pieno il pallone che si perde dalla linea di fondo. Al 2' punizione di Filò, che passa alta. Il Milan attacca a sua volta, e ottiene al 3' e ai 7' due sterili calci d'angolo. Al 10' arruffata azione laziale terminata con un passaggio di Buscaglia a Fantoni III: Bonizzoni con rapido intervento, fa tempo a salvare in corner. Nulla di tatto nemmeno ora. Ancora al 14' la Lazio incassa un calcio d'angolo: batte Cresta e Sclavi para.

Al 17' nasce il primo goal della Lazio: Tonali spezza con bell’intervento una serie Rigotti-Bortoletti-Stella, e serve Buscaglia. Questi allarga a Fantoni I che avanza col pallone, dando tempo a Filò di spostarsi al centro: poi, allunga al compagno che con un tiro preciso batte Compiani, coperto dai difensori. Riprende la serie di botte e risposta: al 24' parata di Sclavi su tiro di Cresta, al 25' tiro a lato di Arcari. Al 33' una parata fortunosa di Compiani su mischia. Il portiere non blocca, ma Torriani allontana la minaccia. Al 35' testa di Fantoni III su centrata di De Maria, e parata di Compiani; al 36' tiro alto di Stella; indi lo scontro descritto tra Bortoletti e Buscaglia. Questi, per il resto del primo tempo, giocherà all'ala sinistra, mentre De Maria si sposta interno.

Il Milan intensifica la pressione: Sclavi ai 38' si rifugia in angolo con grande parata su tiro di Romani; poi deve salvare altre due palle Inviategli da Arcari e Moretti. Minacciano ora a lor volta i laziali, e Compiani risolve con pronta uscita un tardivo scatto di Filò. Indi, al 44' il tentativo di Moretti e il brusco arresto di Bertagni, già segnalati. Sulla respinta di Sclavi, Filò, fuggito col pallone, impegna Compiani in una parata a terra.

...e i tre della ripresa, Ripreso il giuoco, non è passato un minuto che Fantoni III, ha segnato il secondo goal. Continua la Lazio ad attaccare, e ottiene un nuovo calcio d'angolo al 3'; al 4' Bonizzoni toglie un pallone dal piede di Filò; al 7' dopo un fuori gioco di Filò, tiro fuori di Buscaglia. Al 10' l'azione del terzo goal. De Maria manda al centro, dove Fantoni III allarga a destra. Filò raccoglie e converge verso la porta: la palla farse vi era già entrata, quando Fantoni III per maggiore sicurezza, ve la ribadisce, mentre Compiani è spostato sul lato opposto della rete.

Il Milan torna all'attacco ora e su combinazione Stella-Moretti, si ha un tiro di Cresta che Sclavi para con maestria. Indi in un corpo a corpo, Fantoni I e Capitanio si cozzano forte con la testa tra loro: restano a terra qualche istante. Quando si rialzano, il laziale che ha avuto la peggio, cede il ruolo di interno destro a Filò e resta, praticamente nullo, all'ala destra. Due calci d'angolo, uno per parte, al 15' contro la Lazio e al 18' contro il Milan, nulli. Al 21' e al 24' due belle parate di Sclavi su tiri di Romani e Stella; indi due belle discese di Arcari, due volte Sclavi, con intelligenti e tempestive uscite, fa perdere, senza toccarlo, il pallone dalla linea del fallo di fondo. Allungo in profondità, di Filò a Buscaglia e forte tiro del mezzo sinistro, bloccato da Compiani al 30'; risponde Bortoletti con un tiro ad effetto; ma Sclavi non si fa sorprendere.

AI 33' l'ultimo goal della giornata. Bertagni respinge a volo a De Maria, che fugge solo lungo la linea: i terzini retrocedono veloci, togliendo ogni parvenza di fuori giuoco dell'ala sinistra azzurra. Fantoni III raccoglie la centrata e segna Partita decisa; al 37' nuovo calci d'angolo contro la Lazio: una parata bellissima di Sclavi su tiro di Moretti. Poi Bonizzoni si fa male, e si scambia il posto con Cresta. Un tentativo di Buscaglia; una stangata a lato di Filò a 41', una parata di Compiani al 42' e una bellissima di Sclavi a valanga al 43’ su discesa di Arcari. È sempre Arcari che al 44' impegna Sclavi; e all'ultimo minuto, su passaggio di Romani, Arcari ancora sbaglia di pochissimo il bersaglio, dopo che Rigotti, con l’irregolare arresto di Fantoni III, descritto nel commento, aveva evitato una più severa punizione.

Subito dopo Bevilacqua fischia la fine, salutata da una fitta salve di applausi a vincitori e vinti.



► Su Il Littoriale, anche il commento alla partita.

La reazione della Lazio al colpo mancino inflittole dalla sorte domenica scorsa a Palermo, non poteva esser più pronta e convincente. Il Milan, giustamente temuto e per la posizione in classifica e per le prove, di valore. fornite nel corrente campionato, ha dovuto piegare all'irruenza più accorta e tenace degli azzurri laziali, con uno scarto di punti quale, nell'attuale stagione, non aveva ancora subito mai.

L'esame di una vittoria. E, sì noti bene, la Lazio non era ieri nelle condizioni più favorevoli per la conquista di un così lusinghiero trionfo. L’assenza di Pepe ha nuociuto all'efficienza della mediana:- nel primo tempo specialmente; infatti, Furlani è stato di scarsa efficacia; e Tonali presto ripresosi e bene, ha avuto pericolose incertezze nel prima quarto d'ora, si da tenere in più d'un occasione in sospeso l'anima degli spettatori. Il ritorno di Tonali ad un rendimento più continuo e sicuro ha coinciso, quasi immediatamente, con la marcatura del primo goal, ottenuto da Filò in collaborazione con Fantoni I, con un’azione che è stata un gioiello di intelligenza e abilità.

Il successo, com'era naturale, ha rinfrancato gli azzurri; e da questo momento, infatti, rifornito con maggior efficacia dalla linea di sostegno e con le ali magnifiche di precisione e intraprendenza, l’attacco laziale ha potuto rendersi più spesso minaccioso, pur non arrivando più a forzare la vigile guardia di Compiani.

Il Milan, dal conto suo, attaccava con maggior frequenza; si faceva sotto minaccioso, ma ben raramente riusciva ad inquietare Sclavi.

Al 37' del primo tempo, Bortoletti e Buscaglia si scontravano. Buscaglia, che aveva la peggio, scambiava momentaneamente il posto con De Maria, e ne approfittava il Milan per attaccare con maggior veemenza. Un minalo prima del riposo, Morelli, sfuggito alla guardia dei, difensori, punta sul goal, è a due passi da Sclavi: Bertagni gli si getta addosso, gli toglie la palla, cadono entrambi, mentre Sclavi raccoglie e respinge. L'arbitro, Bevilacqua di Viareggio, non ravvisa irregolarità nell'intervento; poche altre battute e il termine del primo tempo trova così la Lazio 'in vantaggio per 1 a 0.

Il vantaggio è raddoppialo quando è passato appena un minuto dall’inizio della. ripresa: De Maria raccoglie un pallone di Buscaglia e centra: Compiani esce a braccia tese, sicuro della parata. Invece Fantoni III, con-ottima scelta di tempo, salta un attimo prima e adagia di testa il pallone nella porta incustodita. Al decimo minuto, la. Lazio acquista la sicurezza della vittoria. Parte l'azione nuovamente da De Maria: un rapido scambio Fantoni IIIFilò, e Fantoni III ancora spiazza Compiani, e segna per la terza volta.

Il Milan, combattente di razza, non cede; attacca, cerca di segnare. La Lazio non si rassegna supina, minaccia a sua volta; ma di due portieri Sclavi è quello che ha maggiore lavoro. Certe sue parate – difficili particolarmente quelle sui tiri di Romani – strappano gli applausi a scena aperta.

Poco dopo la mezzora, su rinvio lungo di Bertagni a De Maria e centrata dall’ala sinistra, nasce  il quarto goal di Fantoni III. L’ala sinistra era partita in posizione di fuori gioco; ma è stato così pronto il ritorno dei difensori rossoneri, che l’arbitro non ha fatto in temo ad accorgersene. Quando l’azione si è sviluppata, il fuorigioco non esisteva più. Da rilevare che già l’efficienza dell’attacco laziale era stata ancora ridotta, perché Fantoni I, vittima di uno scontro con Capitanio e sofferente alla testa, era, praticamente nullo, relegato all’ala destra.

Il Milan ha un attimo di scoraggiamento, poi torna, quasi caparbio, a cercar la via del goal. Inutilmente: al 44’, anzi, è Fantoni III che punta su Compiani, e Rigotti, per evitare il quinto punto al passivo, interviene fallosamente. Nemmeno questa volta l’arbitro crede rilevare: due rigori, dunque, uno per parte, se pure vi erano, non sono stati concessi. Giusto o no, il giudizio è stato indiscutibilmente salomonico.

Il Milan di ieri. Questa la partita. Primo tempo equilibrato, più pronto sfruttamento da parte della Lazio delle occasioni da goal. Ripresa di marca laziale anche se un grafico impostato esclusivamente sulla permanenza all’attacco, potesse far pensare a una incongruenza dell’esito.

Vittoria dunque netta, e in modo più che legittimo conquistata: punteggio forse un po’ troppo severo, questo sì. Ma sono gli incerti del gioco del calcio, questi. La partita di ieri serve a confermare, se mai, una tesi da noi sempre sostenuta con convinzione: non essere cioè la continuità della pressione a creare le situazioni per marcare, bensì la qualità degli attacchi, e la genialità degli attaccanti nel costruire e sfruttare le azioni da goal.

Sta il fatto che i tre goals segnati dal più giovane dei Fantoni nella ripresa sono nati tutti su azioni di contrattacco; ma questo è un titolo di merito per la Lazio, non un’attenuante per il Milan. Quando le linee arretrate si fanno “risucchiare” dal quintetto offensivo, e le retrovie restano scoperte, soprese di questo genere sono all’ordine del giorno: e il 4 a 0 ha la sua lampante spiegazione, anche se nessuno può sognarsi di affermare che un così secco scarto esiste tra le due squadre.

Certo se il Milan di ieri fosse il Milan di sempre, considerazioni ben poco liete bisognerebbe fare sul livello attuale del calcio italiano, considerando che la squadra rosso-nera di Rigotti si trovava – sino allora – classificata al terzo posto. Ma queste conclusioni non è il caso di trarre, perché conosciamo il valore di Compiani e di Rigotti, sulle cui spalle, invece, pesa molta responsabilità dell’insolitamente grave punteggio subito.

Rigotti si è risollevato nella ripresa, ma quando già il passivo era gravoso, e la possibilità di riscattarlo per intero quindi, molto aleatoria.

Nella mediana, il centro Bortoletti distributore preciso, ricco di fiato e ottimo intercettatore, è stato indubbiamente l’uomo migliore della squadra; ma se ha avuto un efficace aiuto in Torriani, non altrettanto può dirsi di Capitanio; e poi, anche lui ha dovuto pensare troppo spesso a turare le falle dell’estrema difesa, dove il solo Bonizzoni non poteva far tutto.

Nonostante i meriti individuali, quindi, la mediana milanista ha rappresentato uno dei punti deboli della squadra.

All’attacco, come abbiamo detto, è mancato il mordente, il guizzo decisivo. Romani, è vero, ha sbagliato al 7’ del primo tempo un quasi sicuro goal su passaggio di Cresta: ma come affermare che questo goal avrebbe dato diversa fisionomia all’incontro, quando nello stesso errore, subito all’inizio, era caduto, nell’opposto campo, De Maria?

Ha molte buone doti Romani: e le azioni più pericolose per Sclavi sono venute da lui. Ma non ci sembra che dall’anno scorso abbia fatto grandi progressi; e poiché Arcari, nel periodo della maggior attività milanista era fuori fase, naturalmente Moretti – il più continuo degli attaccanti rosso-neri – non ha potuto fare gran che. Ciò non toglie che proprio dal settore destro siano nate le migliori occasioni per il Milan. Di classe lievemente inferiore ma non meno animoso il duo di sinistra: peccato che Stella, gran lavoratore, esageri talvolta in lentezza!

La nuova Lazio. Se la prima linea milanista non ha potuto forzare la difesa azzurra, più che ai suoi difetti si deve però ai meriti di Sclavi e dei terzini. Che cosa sarebbe accaduto se, nella imprecisa e grigia giornata palesata ieri da Compiani, i portieri si fossero scambiati i ruoli tra loro? E le grandi parate fatte da Sclavi testimoniano eloquentemente che non molte squadre avrebbero – come ha saputo fare ieri la Lazio – dominato così nettamente un squadra che ha attaccato pericolosamente per almeno metà dell’incontro, e che ha all’attacco uomini di classe e realizzatori decisi, come la classifica cannonieri sta a comprovare.

Il pubblico è giudice molto spesso spietato: e come ha fatto pollice verso nelle file rosso-nere, ad Arcari, beccandolo per l’intera partita, solo perché ha sbagliato nei primi venti minuti qualche tiro e qualche passaggio, così ha concluso che Tonali ha giocato male, nella Lazio, perché ha avuto incertezze nel primo quarto d’ora di ciascuna ripresa. Noi, più sereni ed equanimi, mettiamo in luce invece la bella prova del centro sostegno dal 15’ al 45’ del primo tempo e quella più che onesta della ripresa. Furlani, incerto nei primi quarantacinque minuti, si è ripreso benissimo nel secondo tempo. Probabilmente quando lui – centro sostegno per natura – si è meglio ambientato al ruolo di laterale.

Fantoni II è stato certamente il migliore del reparto; e, con Filò e De Maria uno dei tre migliori della squadra, insieme con Sclavi di cui abbiamo già tessuto l’elogio. Ma tutti gli altri anche hanno bene svolto il compito loro affidato; dai terzini sempre pronti, potenti e precisi, alle mezze ali nobilissime e tenaci, a Fantoni III pronto sempre a guizzar sul pallone nei momenti decisivi.

L’elogio degli uomini si risolve dunque in un elogio per la squadra, che, abbandonati ora i passaggi in linea e le inutili perdite di tempo e giocando soprattutto per il risultato continua la luminosa serie di vittorie, e non accenna a fermarsi.

Quella di ieri, per il punteggio ed il nome dell’avversaria battuta, è certo la più bella di tutte quelle ottenute sinora.