Domenica 21 gennaio 1973 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Napoli 3-0

Da LazioWiki.


Stagione

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1756. Campionato di Serie A 1972/73 - XV giornata - inizio ore 14,30

LAZIO: Pulici F., Facco, Martini L., Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, Manservisi. (12 Moriggi, 13 La Rosa). All. Maestrelli.

NAPOLI: Carmignani, De Gennaro, Rimbano, Zurlini, Vavassori, Esposito S., Damiani, Juliano, Abbondanza, Improta, Mariani G.. (12 Nardin, 13 Fontana D.). All. Chiappella.

Arbitro: sig. Gonella di Torino.

Marcatori: 50' Manservisi, 69' Nanni, 87' Chinaglia.

Note: cielo nuvoloso con pioggia battente per tutta la gara, campo pesante ai limiti della praticabilità. Ammoniti Rimbano, Zurlini e Martini. Angoli 9-3 (3-1) per la Lazio.

Spettatori: 45.000 circa. £. 57.728.000.

La rete di Manservisi
Facco in azione
La rete di Nanni
La gioia di Garlaschelli dopo la rete
Carmignani cerca di opporsi come può ai tiri dei laziali
Un attacco dei laziali
La gioia dopo la rete di Manservisi
La gioia di Manservisi
Giornata di superlavoro per i difensori partenopei
Chinaglia sotto la curva dopo la rete
Il goal di Nanni
La rete di Manservisi
La rete di Chinaglia
Frustalupi in azione
L'arbitro Sig. Gonella invita i fotografi a spostarsi da dietro la rete partenopea
La rete di Manservisi

Sotto una pioggia battente, la Lazio cerca di riscattare la pesante sconfitta subita contro il Milan, schierando la stessa formazione di 4 giorni prima. Il campo pesante e un Napoli che cerca solo di difendersi fa si che la gara nel primo tempo sia scarsa di emozioni, e quando l'arbitro manda tutti negli spogliatoi, una salva di fischi accompagna i biancazzurri al riposo. Il pubblico non vede la Lazio vincere da un mese e mezzo e crede che i biancazzurri siano scoppiati. Maestrelli negli spogliatoi parla chiaro alla squadra: «Se neanche questa volta riusciamo a conquistare i 2 punti, siamo definitivamente ridimensionati, se vinciamo allora possiamo dire la nostra con le grandi». E il sermone ha il suo effetto. Come una furia i biancocelesti entrano in campo. Al 50' è l'ex di turno Manservisi a sbloccare l'incontro gettandosi come un fulmine su un pallone ballonzolante davanti la porta di Carmignani, e segnando finalmente il primo gol nella stagione. Lo stadio esplode, la gente incurante della pioggia si abbraccia, la curva napoletana guarda in silenzio. I biancazzurri galvanizzati si riversano nell'area dei campani, incuranti del campo pesante e del pallone viscido che va dove vuole. Al 69' Chinaglia serve Nanni e questi con il suo celebre sinistro sfodera un tiro intriso di acqua e rabbia che fulmina Carmignani. E' l'apoteosi, Bombardino viene sommerso dagli abbracci dei compagni, la maglia è praticamente ricoperta di fango, ma la gioia del doppio vantaggio val bene anche una eventuale bronchite. A questo punto la partita s'incattivisce. Tra Chinaglia e Vavassori ci sono continui scambi di 'cortesie' e le parole volano grosse in campo. E' proprio Long John a 3 minuti dalla fine a mettere il sigillo alla partita. Su lungo e perfetto lancio di Frustalupi Chinaglia segna la rete più bella di destro alle spalle di Carmignani. L'attaccante biancazzurro corre sotto la curva sud ad esultare coi tifosi. Carmignani e Vavassori vanno a protestare dall'arbitro, per un presunto fuorigioco, con un'animosità incredibile. Rimbano dice qualche frase ai giocatori laziali. Si arriva quasi alle mani. Fortunatamente la partita finisce, e le squadre escono dal campo salutate dall'applauso dei tifosi biancazzurri, ma nel tunnel, non è finita. Rimbano e Vavassori circondano Chinaglia minacciosi, questi per nulla intimorito si difende. Accorre Wilson e i giocatori napoletani hanno la peggio. Ci sono minacce ed insulti. Juliano allontana i suoi compagni a forza. Qualcuno grida a Chinaglia: «al ritorno vi spezziamo le gambe»; Long John risponde augurando al Napoli la Serie B. Fortunatamente l'arbitro non ha visto nulla e nessuno viene squalificato. La classifica finale del girone d'andata vede il Milan e la Juventus a 22 punti, Inter e Lazio a 21, Fiorentina a 17. Sembra un discorso a quattro, ma la Lazio quanto durerà, si chiedono gli addetti ai lavori.

Scrive La Stampa:

Pronta riscossa della Lazio che torna alla vittoria e ritrova in extremis Chinaglia cannoniere. Insistente sfortuna del Napoli che riesce a battere una specie di record concludendo mezzo campionato senza successi e senza reti in trasferta. Le disavventure dei partenopei incominciano negli spogliatoi. Calosi riesce a prodursi uno strappo muscolare mentre effettua alcuni salti di riscaldamento. L'influenzato Zurlini getta via il cappottone che lo ricopriva e torna ad indossare la maglia di libero. Non sarà neppure il peggiore di una sconcertante difesa, dove De Gennaro e Rimbano hanno alternato interventi precisi a sbandamenti ingenui. De Gennaro oggi di fronte allo sfuggente Garlaschelli si è spesso lasciato pescare fuori posizione. La colpa però non è stata tutta sua, ma della Lazio decisa a cancellare con i fatti lo choc della sconfitta di San Siro. I laziali sono scattati come furie, segnando dopo mezzo minuto con una splendida rovesciata al volo di Garlaschelli. Gonella, arbitro perfetto, pesca al volo un precedente fallo di Nanni e fischia ancor prima dell'acrobazia di Garlaschelli. Nessuno tra i laziali fa una piega per la decisione dell'arbitro. I biancocelesti sono tuttavia sicuri della propria efficacia. La loro azione non è mai affannosa anche se a centrocampo il Napoli si fa rispettare con un Juliano magnifico finché il fiato lo ha sorretto, e con il rientrante Esposito. Abbondanza in posizione di centravanti arretrato aiuta la manovra che tende ad irretire le trame avversarie, ma i laziali non cadono nel trabocchetto. Si sono assicurati le spalle con Martini a fare da stopper sul centrattacco Abbondanza e Oddi opposto al giovane Damiani, sfruttano il lavoro di Re Cecconi che stenta a prendere le misure di Improta ma una volta trovato il i passo giusto torna a macinare corse e passaggi e alternando le puntate di Garlaschelli a quelle insistenti di Chinaglia. «Long John», le spalle insaccate, è costantemente impegnato a lottare contro un paio di avversari e contro le critiche che pesano sulle sue solide spalle. Si inserisce in una trama di rara eleganza proprio all'inizio, poi si produce in dribbling inutili. Nella ripresa trova lucidità e senso del tempo: dà a Nanni il pallone del secondo gol e riesce a segnare egli stesso a due minuti dalla fine. Con questa rete scatena la reazione di Vavassori evidentemente più bravo a mantenere il controllo degli attaccanti avversari che dei propri nervi. Il gol di Chinaglia non era in fuorigioco, assurde quindi le isteriche reazioni dello stopper napoletano. Episodi da stanchezza finale. Quello che conta è la trama con la quale si è dipanata la vittoria (meritatissima) della Lazio. Il primo tempo si conclude sullo zero a zero poiché i napoletani riescono a controllare a centrocampo le sfuriate dei biancocelesti. Nella ripresa la Lazio ripete lo sprint e l'affanno sconvolge i difensori partenopei. Carmignani para bene su Garlaschelli; Facco per uno scivolone non riesce a trasformare un bel cross dalla destra; Wilson è fermato per fuorigioco; Garlaschelli e Manservisi a due metri dalla porta si ostacolano a vicenda. E' una tempesta vera e propria. Alla fine Carmignani deve cedere. Proprio sul corner conseguente allo svarione Manservisi-Garlaschelli, Nanni scarta un paio di avversari e centra di precisione. Manservisi di destro mette a segno. E' il 6' della ripresa. Seguono poi tre salvataggi sulla linea bianca, due in favore della Lazio effettuati da Wilson ed uno in difesa del Napoli autore Vavassori, al 25' la partita viene decisa. Chinaglia lancia Nanni con un traversone da sinistra a destra. Il mediano scatta in avanti scarta un terzino e segna con un tiro tanto forte da far rimbalzare la sfera sul fondo della rete e tornare in campo (ad alcuni apparirà stranamente palo). A due minuti dal termine Frustalupi coglie il tempo esatto per offrire un pallone d'oro a Chinaglia al limite del fuori gioco senza però che lo sia. Il centravanti scatta e Vavassori si ferma invano a reclamare un offside inesistente. Il Napoli che ha attenuanti a valanga, ad incominciare dal fatto di aver dovuto giocare senza la coppia di terzini titolari Bruscolotti e Pogliana e con uomini reduci dall'influenza inglese non meritava un punteggio così severo. Ha giocato con dignità. La Lazio però era travolgente. Una netta vittoria la mantiene nell'élite del calcio italiano, e conferma la bontà di una formazione che senza grandi nomi pratica un gioco pulito teso più a costruire che a rompere.

Giorgio Chinaglia ha reagito orgogliosamente alle critiche ricevute in nazionale, siglando contro il Napoli un gol alla sua maniera che ha scatenato l'entusiasmo dei tifosi. La rete ha messo praticamente in ginocchio gli avversari, facendo purtroppo vacillare anche il sistema nervoso di qualche difensore. Mentre Gonella indicava il centro del campo per la ripresa del gioco, fra Chinaglia, Rimbano e Vavassori si è acceso un vivace contrasto che ha rischiato di trasformarsi in una zuffa. Sembra che il centravanti laziale abbia rivolto una frase ironica allo stopper napoletano e questi abbia replicato sputando in faccia all'avversario. E' intervenuto nella disputa anche Rimbano, il quale avrebbe rivolto a Chinaglia questa frase: «Alla prima occasione ti spacco le gambe». Il serrato scambio di battute e proseguito nel sottopassaggio che immette negli spogliatoi dove per poco gli atleti non sono venuti alle mani. Tra i tanti volti felici dopo la conquista della preziosa vittoria elle consente ai laziali di restare nelle prime piazze della classifica, spiccava la faccia corrucciata di Giorgio Chinaglia. il quale ha rivolto parole piuttosto dure nei confronti del due giocatori napoletani: «Io sono un gentiluomo — ripeteva ad alta voce il centravanti — non voglio commentare l'atteggiamento di gente che si è rivelata molto cattiva. Vavassori mi ha sputato addosso. Rimbano mi ha minacciato come se fossi un delinquente. Ma adesso basta. Mi preme soprattutto sottolineare la partita che ho disputato e il gol che sono riuscito a segnare. Speriamo ora che la critica sia un po' più serena nei miei confronti». Vavassori non ha voluto commentare le parole di Chinaglia, limitandosi a smentire che c'era stato un diverbio sul campo. Rimbano invece ha insistito sul suo atteggiamento polemico verso l'attaccante biancoazzurro. ripetendo anche ai giornalisti che lui «è disposto ad incontrarsi con Chinaglia in qualsiasi momento, sul campo o fuori, per sistemare la faccenda». E' stato l'unico episodio nervoso di una partita che la Lazio ha ampiamente meritato di vincere. Un successo che se da una parte rilancia le ambizioni della squadra romana, dall'altra ha messo in seria difficoltà i partenopei scesi negli ultimi posti della graduatoria: «E' una situazione delicata — ha ammesso Chiappella con aria sconsolata — adesso dobbiamo davvero stringere i denti. Da tempo ci capitano guai a ripetizione. L'ultimo esempio è l'incidente capitato a Calosi negli spogliatoi poco prima della partita, quando si è infortunato durante il riscaldamento. Le nostre difficoltà, che erano già notevoli in partenza, si sono così accentuate. La Lazio è una buona squadra, ma non credo che sul piano dell'esperienza possa competere con Juventus, Milan ed Inter».