Domenica 21 maggio 1950 - Busto Arsizio, stadio Comunale - Pro Patria-Lazio 1-0

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21 maggio 1950 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1949/50 - XXXVII giornata

PRO PATRIA: Uboldi, Azimonti, Viney, Borra, Fossati, Martini, Toros, Guarnieri, Antoniotti, Barsanti, Cavigioli. All. Meazza e Szalay.

LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Remondini, Furiassi, Alzani, Sentimenti (III), Hofling, Magrini, Arce, Flamini, Penzo (I). All. Sperone.

Arbitro: sig. Silvano di Torino.

Marcatori: 3' Guarnieri.

Note: giornata di caldo afoso. Prima della partita sono cadute poche gocce di pioggia, poi il cielo si è aperto. Antoniotti, infortunatosi al 22' del st, dal 26' si è spostato all'ala sinistra. Calci d'angolo 8 a 1 a favore della Pro Patria.

Spettatori: 15.000.

Alcuni momenti del match
Sentimenti IV neutralizza un calcio di punizione

E' il caso di dire: "attacchi di vetro, difese di ferro". Nei primi 30 minuti in campo si è vista solo la Pro Patria e il sestetto difensivo biancoceleste, tra i più forti in assoluto, ha dovuto dare il cuore e l'anima per riuscire a subire un solo goal. I bustocchi hanno messo in mostra tutto il repertorio calcistico in loro possesso. Tattica, tecnica e coraggio leonino. Quei 30 minuti hanno costituito un quadro a sé nell'ambito dell'intero incontro. Un Fossati in splendida forma, un Borra continuo come non mai, un Martini utilissimo a supporto degli attaccanti, un positivo Viney, sebbene puerilmente falloso, un Antoniotti bravissimo e un Barsanti voglioso di giocare come non mai, hanno messo a dura prova la Lazio e Sentimenti (IV) non si è riposato un momento. Già al 3', su rimessa laterale, Antonazzi si è impadronito del pallone ma ha sbagliato il rinvio e la sfera è tornata ad Antoniotti appostato sulla fascia destra. Il centravanti crossa per Barsanti che tira in porta. Il pallone viene respinto con i pugni da "Cochi" sui piedi di Guarnieri che tira ancora. Questa volta il portiere laziale è battuto. Per trovare un attacco laziale decente bisogna arrivare al 36'quando i romani conquistano un corner. Pian piano la Pro Patria cala nel gioco e nella condizione fisica e l'incontro si risolve in una sfida tra gli attacchi e le difese, con quest'ultime sempre vincenti. La partita procede a strappi e le azioni non sono più fluide e piacevoli come nella prima mezz'ora. Nella ripresa la Lazio agisce solo su contrattacchi che non riescono mai ad impensierire Uboldi e del resto la Pro Patria, prudentemente, retrocede con gli interni e con i laterali, confidando nel goal di vantaggio e nella giornata poco brillante dell'attacco capitolino. Eppure, in definitiva, Sentimenti (IV) lavora sempre più di Uboldi, anche se non deve fare mai difficili parate. L'episodio più interessante del st accade al 23', quando Remondini e Antoniotti duellano al limite dell'area laziale. Prima c'è un fallo del bustocco, poi uno del laziale. L'arbitro forse concede la regola del vantaggio e non fischia. Antoniotti entra in area e Remondini lo stende, ma l'arbitro concede una punizione per la Pro Patria da fuori area. Incomprensibile. Il pubblico è inferocito e copre di fischi il sig. Silvano. Per fortuna in quel momento giunge la notizia che la Roma ha battuto il Novara e i fischi si tramutano in applausi per tutti, perfino per l'arbitro.