Domenica 27 agosto 1933 - Roma, Stadio del P.N.F. - Lazio-Sampierdarenese 0-0

Da LazioWiki.

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27 agosto 1933 - Amichevole

LAZIO: Sclavi (Nunzi), Bertagni, Del Debbio, Serafini, Salatin (Tonali), Fantoni (II), Guarisi, Fantoni (III), Battioni, Castelli (Buscaglia), Demarìa. All. Sturmer.

SAMPIERDARENESE: Bacigalupo, Ciancamerla, Rigotti, Nervi (Gay), Bossi, Lanciani (Malatesta), Munerati, Gay (Poggi), Comini, Malatesta (Dossena), Barisone. All. Fellsner.

Arbitro: sig. Giani jr di Pisa.

Note: caldo afoso, terreno secco. Le squadre hanno cambiato molti giocatori durante i 90 minuti. L'arbitro ha fatto osservare un minuto di raccoglimento in memoria del presidente generale della Lazio Francesco Stame, scomparso il 9 agosto 1933.

Spettatori: 7.000.

Il Littoriale riporta: Ottimo allenamento allo Stadio. Prima partita della stagione a Roma. La squadra del Sampierdarena conferma la sua forza, gioca con brio e tecnica e costringe la Lazio al pareggio. La Lazio innestava dei giovani elementi in mediana ed in attacco per provare la nuova inquadratura contro la Sampierdarenese che ha intenzione e s‘è attrezzata per ritornare in alto come una volta. Non era presente una gran folla a causa della pioggia caduta poco prima dell’incontro ed, a tratti, nel primo tempo, mentre nel secondo è tornato il sereno ed i giocatori hanno potuto giocare in condizioni ideali, senza sole, con temperatura mite e con un terreno perfetto. Si è trattato di un vero e proprio allenamento ed i due trainers si sono sbizzarriti in spostamenti e sostituzioni dando direttive prima e durante la prova utilissime per evitare posizioni inesatte soprattutto nel prosieguo dell’imminente campionato. La partita ha alternato azioni eccellenti e mediocri, senza quella logica che fa definire belle molte partite. Nei due tempi la Lazio è sembrata in ritardo e quando s’è scossa ha arruffato, mancava di sveltezza e di precisione, ma aveva di fronte una squadra decisamente forte ed attrezzata tanto da poter competere con molte squadre della massima serie. La Sampierdarenese aveva iniziato lo scorso anno con un programma modesto ma badando all'avvenire ed a fine stagione aveva abbandonato quei giovani che non riteneva utili ed aveva richiamato alcuni elementi anziani per metterli al servizio di un allenatore di alta fama come Fellsner con cui aspira a classificarsi o quanto meno lottare per conquistare il primo posto. Infatti contro la Lazio ha giocato con chiarezza senza cercare di arruffare e senza mai esagerare. Nel primo tempo non s’è sforzata perché temeva l’avversario, nel secondo invece s’è fatta più ardita ed è andata vicina a segnare. La Lazio non era molto in giornata, alcuni elementi hanno reso molto meno del solito. Sclavi, nel primo tempo è stato impegnato poco, invece Nunzi nel secondo è sembrato a posto e molto coraggioso, Bertagni e Del Debbio sono apparsi meno autoritari del solito, ma hanno tenuto a freno il quintetto avversario e Del Debbio ha salvato la porta da momenti pericolosi; in mediana Serafini è apparso il migliore; in attacco Bedosti è rimasto negli spogliatoi, dei giovanissimi ha giocato solo Battioni ed ha dimostrato di essere un buon centravanti, nel primo tempo ha effettuato un tiro stupendo che Bacigalupo è riuscito a deviarlo in corner; comunque per questo il pubblico ha applaudito sia lui che Bacigalupo per la parata. Il portiere ospite ha riscosso molti applausi, oltre a questo tiro di Battioni ha deviato un fortissimo tiro di Serafini ed ha bloccato tiri di «Filò» e di De Maria. Ma il migliore in campo in assoluto si è rivelato Bossi, l’ex romanista al centro della mediana ha compiuto enormi progressi, si è fatto più rapido e di testa ha dominato magnificamente, ha distribuito una valanga di palloni con estrema sicurezza, nella Sampierdarenese oltre a lui è emerso il centravanti Comini, piccolo ma astuto, che ha il pregio di non tenersi mai il pallone, un centravanti in continuo movimento che pressa costantemente il centrosostegno avversario, bene anche il terzino sinistro Rigotti, su cui si nutrivano molti dubbi perché lo scorso anno nel Monfalcone lo facevano giocare poco ed invece ha riacquistato forza ed autorità, condita talvolta di qualche rudezza, ma è veramente un bel terzino. Chi invece s’è visto poco è stata l’ala sinistra Barisone, sempre fermo, nell’Atalanta giocava decisamente meglio; Gay ha reso molto sia da mezz'ala che da centromediano; Malatesta invece s’è intestardito nei dribbling, ma ha classe e nella serie cadetta come mediano non avrà rivali; Poggi inserito nel secondo tempo ha assolto bene il suo compito. Qualche minuto prima della fine del primo tempo l’arbitro ha interrotto il gioco ed ha fatto osservare un minuto di silenzio in memoria del compianto on. Stame, presidente della Lazio.





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