Domenica 30 dicembre 1990 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Pisa 0-0

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30 dicembre 1990 - 2469 - Campionato di Serie A 1990/91 - XIV giornata

LAZIO: Fiori, Bergodi, Sergio, Pin, Gregucci, Soldà, Madonna (73' Saurini), Sclosa, Riedle, Domini (73' Troglio), Sosa. A disp.: Orsi, Lampugnani, Bacci. All. Zoff.

PISA: Simoni, Fiorentini, Lucarelli, Argentesi, Pullo, Bosco, Neri, Simeone, Padovano, Dolcetti, Piovanelli (8' Larsen). A disp.: Lazzarini, Cristallini, Calori, Chamot. All. Lucescu.

Arbitro: Sig. Cornieti (Forlì).

Note: terreno pesantissimo. Espulsi al 78' Simeone e al 90' Gregucci. Al 7' in uno scontro con Domini, Piovanelli ha riportato la parziale frattura della tibia. Angoli 6 a 4 per la Lazio.

Spettatori: paganti 14.643, incasso 404.455.000 di lire; abbonati 15.816, quota abbonati 460.932.000.

Piovanelli è a terra gravemente infortunato alla gamba
Una fase della gara
Il biglietto della gara

Il Pisa ha sfiorato il colpo pieno all'Olimpico dove la solita Lazio, che sembra avviata a conquistare il record dei pareggi, ha fornito una prestatone piuttosto scadente. Se l'insidioso contropiede dei toscani non fosse stato privato del suo cannoniere Piovanelli, vittima di un grave incidente in seguito ad uno scontro fortuito con Domini dopo appena 8 minuti di gioco, avrebbe potuto riservare anche un brutto «scherzo» ai padroni di casa. Va pure detto che la sorte non è stata amica dei laziali, laziali nella ripresa hanno colpita tre volte la traversa della porta avversaria. Episodi importanti, giustamente da sottolineare, che tuttavia non cancellano le molte perplessità suscitate dalla squadra di Zoff. Ancora una volta i biancocelesti hanno denunciato vistose carenze nell'imporre la manovra, spesso tambureggiante, ma caotica, priva di lucidità e di sbocchi concreti. E' mancato soprattutto l'uomo d'ordine a centrocampo che avrebbe dovuto essere Domini, incappato il una giornata totalmente negativa. Ma non sarebbe giusto addossare le colpe soltanto all'ex cesenate. Sergio ha tentato d sfruttare la fascia, ma finiva regolarmente per regalare la palla ai pisani, oppure ad effettuare cross inutilizzabili.

Madonna, Sclosa e Sosa hanno recitato la parte di scadenti comprimari, lasciando praticamente solo a Riedle il difficile compito di perforare l'organizzata difesa toscana. Fortunatamente, nelle retrovie, un Soldà attinto e tempestivo ha ben riparato agli errori dei compagni. II Pisa si è conquistato il merito principale, riuscendo ad assorbire il trauma tattico provocato dal grave infortunio che ha tolto quasi subito dalla scena Piovanelli. Il piano preparato da Lucescu, che prevedeva una difesa chiusa e veloci contropiede, ha funzionato ugualmente assai bene. Ma ovviamente è venuto a mancare il peso in attacco che non poteva accollarsi da solo un giocatore ancora acerbo come Padovano. Ad infondere qualità e sostanza al gioco pisano, sono stati soprattutto Dolcetti e Simeone, espulso a 12 minuti dalla fine per doppia ammonizione comminata dal mediocre arbitro Cornieti. Tutti bravi in difesa, con qualche merito in più per Simoni, Fiorentini e Pullo. Parlare solo delle doti dimostrate sul piano della grinta e della determinazione, avrebbe un suono riduttivo per la formazione toscana che si è fatta ammirare anche per le sue precise geometrie. La partita non è stata bella sul piano estetico, ma assai intensa per l'impegno profuso dalle due contendenti. Simeone è stato il primo a sfiorare la marcatura al 37' in seguito ad un marchiano errore di Fiori che non era riuscito a trattenere un debole cross di Dolcetti. La Lazio ha replicato esercitando una maggiore pressione, è andata anch'essa vicina al gol con Riedle e Sclosa frenati al momento del tiro da ingenue esitazioni. Poi, le tre palle finite sulla traversa colpite rispettivamente al 52', 65' e 81' da Gregucci, Bergodi e Saurini. Ma quasi allo scadere del tempo, Neri stava filando in gol quando veniva placcato da Gregucci punito con l'espulsione.

Fonte: La Stampa