Domenica 5 ottobre 1952 - Ferrara, stadio Comunale - Spal-Lazio 1-0

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5 ottobre 1952 - Campionato di Serie A 1952/53 - IV giornata

SPAL: Bugatti, Lucchi, Dell'Innocenti, Bizzotto, Macchi, Castoldi, Sega, Colombi, Bulent, Bennike, Fontanesi. All. Janni.

LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Furiassi, Alzani, Sentimenti (V), Fuin, Bettolini, Larsen, Antoniotti, Bredesen, Migliorini All. Bigogno.

Arbitro: sig. Carpani di Milano.

Marcatori: 53' Colombi.

Note: giornata di sole, terreno buono. Angoli 6-2 per la Spal. Al 33' Antonazzi, colpito duro al ginocchio da Fontanesi, è stato spostato all'ala.

Spettatori: 14.000 circa.

La schedina del Totocalcio del 5 ottobre 1952
Da l'Unità: la cronaca della gara
L'articolo dello "Sport Illustrato"

Ancora penalizzata da un infortunio, insomma sempre in inferiorità numerica, la Lazio è uscita immeritatamente sconfitta dal campo di Ferrara. La Spal è squadra molto più solida e competitiva rispetto alla passata stagione e può contare su elementi di spicco, a partire dal portiere Bugatti, passando per Lucchi e dell'Innocenti fino al trio d'attacco di grande spicco con un superlativo danese Bennike, ben assistito da Colombi e Fontanesi. E' stato quest'ultimo, con un rude contrasto, a togliere di scena il terzino laziale Antonazzi intorno alla mezz'ora: Bigogno ha dovuto prima spostarlo all'ala destra e poi a quella sinistra per restituire il giovane romano Migliorini a un ruolo più congeniale. Larsen è stato arretrato a terzino, togliendo all'attacco biancoceleste il suo punto di riferimento ma è chiaro che tutta l'impostazione del match ne ha risentito. La Spal ha preso a premere sull'acceleratore, la Lazio ha agito di rimessa rendendosi pericolosa solo a tratti. Dopo alcuni minterventi prodigiosi, Sentimenti (IV) ha dovuto capitolare all'ottavo minuto della ripresa, quando una respinta corta di Larsen ha permesso a Bulent di aprire il tiro al volo imparabile a Colombi. Lo stesso Bulent ha realizzato però in fuorigioco il raddoppio giustamente annullato. Poi gli ospiti si sono dispiegati in avanti con continuità alla ricerca disperata del pareggio, mancando a più riprese lo specchio della porta di pochi centimetri con tutti gli uomini del reparto avanzato, compreso l'impreciso Migliorini che ha pagato così lo scotto della giovane età. La Lazio non ha comunque demeritato e ha i mezzi per risalire. Sempre che riesca a giocare in undici di qui in avanti.