Domenica 6 ottobre 1968 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Genoa 4-1

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6 ottobre 1968 - Campionato di Serie B 1968/69 - II giornata

LAZIO: Di Vincenzo, Zanetti, Onor, Rinero, Soldo, Marchesi, Massa (77' Dolso), Mazzola (II), Fortunato, Ghio, Cucchi. A disp. Fioravanti. D.T. Lorenzo. All. Lovati.

GENOA: Negri, Bittolo, Caocci, Ostermann, Falcomer, Derlin, Perotti, Angelillo, Balestrieri, Mascheroni, Brambilla. A disp. Grosso, Quintavalle. All. Campatelli.

Arbitro: Sig. Possagno di Treviso.

Marcatori: 14' Fortunato, 24' Falcomer (aut), 45' Soldo, 88' Angelillo (rig), 90' Dolso.

Note: pomeriggio di sole, temperatura di piena estate, terreno in condizioni eccellenti. Ammonito Derlin. Calci d'angolo: 9-8 per il Genoa.

Spettatori: 30.000 circa con 14.603 paganti e 5.925 abbonati per un incasso di £. 18.538.300.

Quattro reti realizzate in una sola partita non capitavano alla Lazio da più di cinque anni e per i tifosi biancocelesti questa è una domenica eccezionale. Contro il blasonato Genoa, accreditato ai nastri di partenza tra le possibili protagoniste del Campionato, la Lazio vince e convince. Forte in difesa con un Marchesi superbo nel ruolo di libero, equilibrata a centrocampo con un prezioso Cucchi schierato come ala tornante, spumeggiante in avanti con le due punte Ghio e Fortunato capaci di offendere ma anche di creare gli spazi giusti ai due rapidi incursori Mazzola (II) e Massa. Il vantaggio al 14' al termine di uno schema provato in allenamento ("il 3-3" come lo definisce il suo inventore Lorenzo). Tre giocatori in barriera, tre sulla palla, di quest'ultimi Ghio rimane immobile, Mazzola (II) finta e passa a Fortunato che con un secco sinistro rasoterra batte Negri. Raddoppio al 24'. Calcio d'angolo battuto da Fortunato, mancato aggancio di Ghio e palla per l'irrompente Soldo che tocca verso la porta: Falcomer, nell'ansia del recupero, spedisce di testa nella sua porta. Allo scadere del tempo la terza segnatura: Mazzola calcia una punizione che filtra in area raggiungendo Soldo che si allunga e con la punta del piede mette dentro. Nella ripresa Lazio che abbassa il ritmo consentendo agli ospiti qualche sortita. Ghio a metà tempo coglie un palo clamoroso e la partita sembra non riservare più sorprese, ma nei minuti finali il tabellino si arricchisce di altre due reti. All'88' per un fallo su Mascheroni l'arbitro concede un rigore al Genoa che il vecchio Angelillo trasforma ad arte con una magistrale finta. Proprio al 90', Dolso parte al galoppo da metà campo, si presenta in area, invita "Carburo" Negri all'uscita e con un tocchetto di precisione mette in rete. Finisce tra gli applausi e le ovazioni dei trentamila dell'Olimpico.