Domenica 7 ottobre 1990 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Bologna 3-1

Da LazioWiki.

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7 ottobre 1990 - 2.460 - Campionato di Serie A 1990/91 - V giornata

LAZIO: Fiori, Bergodi, Sergio, Pin, Gregucci, Soldà, Madonna, Sclosa, Riedle, Domini (67' F.Marchegiani), Sosa. A disp.: Orsi, Lampugnani, Bertoni, Saurini. All. Zoff.

BOLOGNA: Cusin, Villa, Cabrini, Di Già, Iliev, Tricella, Mariani, Verga (53' Poli), Waas, Bonini, Lorenzo. A disp.: Valleriani, Biondo, Galvani, Campione. All. Scoglio.

Arbitro: Sig. Trentalange (Torino).

Marcatori: 9' Madonna, 50' Riedle, 87' Iliev (rig), 88' Sosa.

Note: terreno in buone condizioni. Ammoniti Riedle per comportamento non regolamentare, Sosa per simulazione, Villa e Gregucci per gioco falloso. Al 76' Riedle ha fallito un calcio di rigore. Angoli 8-7 per la Lazio.

Spettatori: 25.000 circa.

Il biglietto della gara
H.K. Riedle festeggiato dopo il goal
Karl-Heinz Riedle appoggia in rete la rete del raddoppio dopo aver superato il portiere felsineo
Il goal di Riedle
Ruben Sosa realizza la terza rete biancoceleste
La rete di Madonna

La Stampa titola: "Crollo del Bologna. Scoglio in pericolo. Galeone in tribuna assiste al Lazio-show".

L'articolo così prosegue: La Lazio ha conquistato la sua prima vittoria del campionato, battendo agevolmente un Bologna fragile, evanescente, vulnerabile specialmente nella retroguardia con il portiere Cusin in testa, protagonista di errori macroscopici. Ma non sarebbe giusto addossare tutte le colpe al numero uno rossoblu. Le assenze di Detari e Poli (quest'ultimo è entrato in campo quando il risultato era ormai compromesso) giustificano solo in parte la grigia partita degli emiliani. Un centrocampo privo di idee, dove non è stata sufficiente la buona volontà di Bonini che non è mai riuscito a fornire palloni calibrati a Waas, apparso in buona giornata, e a Lorenzo. La Lazio, nonostante l'assenza di risultati pieni, da tempo stava giocando bene e ieri lo ha confermato anche se, paradossalmente, segnato il gol del vantaggio dopo appena otto minuti di gioco, si è un po' smarrita dando la possibilità ai bolognesi di esibirsi in qualche discreta manovra. La vera consistenza dei biancocelesti è venuta fuori nella ripresa quando Pin e Soldà infondevano maggiore solidità al loro gioco mentre Riedle si confermava autentico fuoriclasse. La formazione di Zoff metteva il primo mattone della sospirata vittoria all'8' con Madonna, che azzeccava il facile bersaglio in seguito ad una clamorosa uscita a vuoto di Cusin su cross di Sergio.

Il Bologna abbozzava una timida reazione. Waas tentava lo sfondamento centrale e al 35' offriva una gran palla a Verga che si faceva deviare il tiro da Sergio oltre la linea di fondo. Nonostante la quasi totale assenza di Domini e Sosa, gli uomini di Zoff riuscivano a raddoppiare al 50': Gregucci allungava verticalmente per Riedle, che, sul filo del fuori gioco, si faceva ammirare per il numero spettacolare. Entrava velocissimo in area, evitava la disperata uscita di Cusin e deponeva la sfera nella rete sguarnita. Al 53' Poli aveva sul piede una comoda palla-gol sciupata con tiro debole fra le braccia di Fiori. Ma ormai la Lazio era padrona assoluta del campo. Al 77', in seguito ad atterramento in area di Riedle, l'arbitro concedeva un rigore che lo stesso Riedle prima trasformava, ma con azione irregolare, e poi si faceva parare da Cusin. Piccolo brivido per i laziali a 4 minuti dalla fine, quando Iliev, per un discutibile fallo di Gregucci ai suoi danni, trasformava un rigore, battuto anch'esso due volte. Ma due minuti più tardi Sosa, con la complicità di Cusin, indovinava il tiro del terzo gol.

Scoglio ha giustificato la sconfitta con la fatica accumulata nella gara di Coppa. "La Lazio ha meritato il risultato - ha detto il professore - ma non sono preoccupato". Assai diverso il commento di Corioni: "Ho visto il peggiore Bologna della stagione. Se non vinceremo le due prossime gare in casa, ci sarà qualcosa da rivedere". In tribuna notato Galeone, attento osservatore della partita.


l'Unità titola: "Errori per una vittoria. Cusin spalanca ai biancazzurri la strada del primo successo. Reti di Madonna, Riedle e Sosa e di Iliev su rigore per i rossoblù".

L'articolo così prosegue: Quattro gol, un rigore sciupato da Riedle, un'occasionissima fallita dal bolognese Poli: a dare retta ai numeri si potrebbe pensare ad una grande partita, e invece il match giocato all'Stadio Olimpico - Roma è stato un campionario di orrori. Un primo tempo osceno, che ha dato ragione agli assenti - anche ieri lo stadio romano era un deserto, neppure trentamila spettatori - una ripresa più vivace, ma sempre povera tecnicamente. Eppure, come dirà Scoglio negli spogliatoi, nel calcio conta il risultato, e allora, per la Lazio, la vittoria di ieri significa molto: primo successo in campionato, quota cinque punti, sorpasso in classifica della Roma. Zoff, dunque, comincia a raccogliere le prime soddisfazioni. Deve ancora risolvere qualche problema, il tecnico friulano, ad esempio evitare che il caso-Domini diventi cronico: pure ieri l'ex cesenate è stato il peggiore dei suoi. Quando al 67' ai bordi del campo si è visto Marchegiani pronto a entrare nella mischia e il cartello con il numero dieci per indicare il cambio, si è pensato ad una piccola punizione, ma negli spogliatoi la versione sarà diversa: Domini è uscito per dolori ai polpacci. Partita bruttina, si diceva, e i gol infatti, sono scaturiti da altrettanti errori. Protagonista di questo film dell'orrore è stato il portiere emiliano Cusin, svagato come se fosse capitato all'Olimpico per caso: la prima e la terza rete lo chiamano in causa e fanno quattro in pagella. Non c'è però solo lui, l'allampanato numero uno bolognese, in questa sconfitta che lascia il Bologna all'ultimo posto in classifica: il primo gol, ad esempio, ha avuto per protagonisti al rovescio pure Iliev e Cabrini, che con due lisci clamorosi hanno permesso al pallone, crossato da Sergio di arrivare a Madonna. L'ex atalantino, liberissimo, ha mirato alto e ha messo dentro.

Era l'8' del primo tempo. L'illusione di vedere un Bologna più sanguigno, lanciato alla rimonta, e una Lazio pronta a colpire in contropiede, è svanita in un attimo: da qui alla fine del primo tempo, una noia incredibile, interrotta solo da una sventola di Pin al 38', ma il pallone è finito fuori. La ripresa si riassume nei gol e nel rigore fallito da Riedle. Al 51', raddoppio dei laziali: Gregucci interrompe una sgroppata di Mariani, lancia Riedle, linea difensiva rossoblù in vacanza, il tedesco dribbla Cusin e mette dentro. Al 76' Sosa viene messo già da Cusin. Rigore: tira Riedle, ma Trentalange fa ripetere perché il tedesco nella rincorsa si era fermato. Rigore bis e Cusin respinge di piede. Altro rigore all'87', per un fallo che nessuno ha visto di Gregucci su Iliev. Anche qui, doppia esecuzione - nella prima un paio di bolognesi entrano in area prima del tiro - ma Iliev non sbaglia. Un minuto dopo, la perla di Cusin: Pin lancia Sosa, l'uruguagio tira da venti metri: Cusin guarda, decide che non vale la pena di tuffarsi, e invece il pallone, dopo aver toccato il palo, finisce in rete.