Domenica 7 settembre 1952 - Roma, stadio Torino - Lazio-Roma 3-1

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7 settembre 1952 - Amichevole - Coppa Messaggero

LAZIO: Sentimenti IV, Antonazzi, Malacarne, Furiassi, Alzani, Sentimenti V, Puccinelli, Larsen, Antoniotti (Bettolini), Bredesen, Caprile.

ROMA: Albani, Azimonti, Tre Re, Eliani, Bortoletto (Frasi), Venturi, Lucchesi, Pandolfini, Galli, Bronèe, Renosto.

Arbitro: sig. Massai di Pisa.

Marcatori: 56' Bredesen, 70' Renosto, 84' Bredesen, 89' Larsen.

Note: terreno buono, cielo sereno. Partita giocata con molta cavalleria. Presenti in tribuna il Presidente del CONI Giulio Onesti, il Prosindaco di Roma Andreoli. Calci d'angolo 3 a 1 a favore della Roma. Al 44' del st Tre Re è stato costretto ad uscire dal campo per infortunio.

Spettatori: 30.000 per un incasso di lire 16.300.000.

La Coppa Messaggero va alla Lazio, ma la Roma può salutare il ritorno in A con buoni auspici perché ha retto bene il confronto di questa amichevole precampionato che avrebbe potuto anche pareggiare. Il conto dei legni le è favorevole, per esempio, per 2-1, le manca un probabile rigore per un "mani" di Furiassi ai più apparso dentro l'area e non fuori come ha visto l'arbitro, e più in generale le parate di Sentimenti IV sono state più numerose e decisive di quelle di Albani. Lodi particolari a Venturi e Bronèe in casa giallorossa, a Bredesen e soprattutto Bettolini, subentrato al deludente Antoniotti, tra i biancocelesti. L'entusiasmo dei trentamila spettatori ha spronato le squadre a dare subito il meglio, senza rinunciare a una cavalleria di fondo. Niente scontri duri e calcio invece fluido con occasioni a raffica da una parte e dall'altra, con Galli e Larsen in evidenza come stoccatori. I gol tutti nella ripresa: ha iniziato Bredesen con un'azione personale irresistibile su invito di Sentimenti V, la Roma ha raggiunto il pareggio con Renosto, bravo ad avventarsi su un cross mancato di testa da Galli e le due squadre sembravano accontentarsi del pari. Ma una traversa colpita da Galli ha rianimato le squadre spingendole a battersi fino all'ultimo. Il fresco e pimpante Bettolini ha fatto la differenza, colpendo prima una traversa a sua volta e poi mettendo il piede nei due gol decisivi, piovuti uno dietro l'altro negli ultimi minuti: firme d'autore di Bredesen e Larsen con qualche responsabilità della difesa giallorossa e del portiere Albani, poco reattivo.



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