Venerdì 17 dicembre 2021 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Genoa 3-1

Da LazioWiki.

InCostruzione.jpg

Stagione

Turno precedenteTurno successivo

17 dicembre 2021 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, XVIII giornata - inizio ore 18.30

LAZIO: Strakosha, Hysaj (63' Radu), Luiz Felipe (84' Patric), Acerbi, Marusic, Basic (63' Luis Alberto), Cataldi (74' Leiva), Milinkovic, Pedro, Felipe Anderson (84' Muriqi), Zaccagni. A disposizione: Reina, Adamonis, Lazzari, Akpa Akpro, Andrè Anderson, Moro, Romero. Allenatore: Sarri

GENOA: Sirigu, Vanheusden (46' Biraschi), Vásquez, Criscito, Ghiglione (59' Sabelli), Sturaro (46' Hernani), Badelj, Portanova (82' Melegoni), Cambiaso, Destro, Pandev (59' Ekuban). A disposizione: Semper, Andrenacci, Masiello, Bani, Toure, Galdames, Kallon. Allenatore: Shevchenko

Arbitro: Sig. Pairetto (Nichelino) - Assistenti Sigg. Rossi e Margani - Quarto uomo Sig. Santoro - V.A.R. Sig. Maggioni- A.V.A.R. Sig. Baccini.

Marcatori: 37' Pedro, 75' Acerbi, 81' Zaccagni, 86' Melegoni.

Note: ammonito al 30' Ghiglione, al 60' Vásquez, al 73' Portanova. Angoli . Recuperi: 2' p.t., 3' s.t.

Spettatori: .

Vedat Muriqi svetta di testa
Foto Getty Images
Toma Basic
Foto Getty Images
Mattia Zaccagni
Foto Getty Images
Sergej Milinkovic-Savic
Foto Getty Images
Pedro al cross
Foto Getty Images
Milan Badelj e Stefan Radu
Foto Getty Images
Caccia alla sfera
Foto Getty Images
Felipe Anderson
Foto Getty Images
Adam Marusic
Foto Getty Images
Pedro scocca il tiro vincente
Foto Getty Images

I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio tutto facile. Comanda Pedro, Sarri può ripartire. Genoa affondato: per Sheva si fa dura. Tris dei biancocelesti, che agganciano Juve e Roma. Per il tecnico rossoblù un punto in 6 partite: salvezza lontana".

Continua la "rosea": Rieccola la vittoria interna che mancava da un mese e mezzo. La Lazio l’agguanta nell’ultima uscita all’Olimpico del 2021, giusto in tempo per cogliere un record. Quello delle vittorie casalinghe in un anno solare. Con il 3-1 sul Genoa sono diventate 17, una in più del precedente primato che risaliva al 1950. Più che per il record, peraltro da dividere con Inzaghi, Sarri esulta però per tre punti che gli consentono di migliorare la classifica (agganciando temporaneamente a 28 Juve e Roma) e ritrovare un po’ di sereno dopo gli ultimi risultati negativi. Sereno che invece non riappare ancora nel cielo sopra Pegli. Il Genoa continua la caduta libera, inanellando in A la quinta sconfitta (su 6 gare) dell’era Shevchenko. La strada per la salvezza resta in salita e solo un robusto intervento sul mercato potrà renderla meno aspra.

Tridentino ok. Il forfeit di Immobile a 24 ore dal match (gastroenterite per l’attaccante) aveva creato una certa apprensione a Formello, visti anche i precedenti (due sconfitte su due, con zero gol, quest’anno senza il bomber). E invece, a differenza di quanto accadde con la Juve, funziona il tridente leggero escogitato da Sarri per rimpiazzare Ciro. Felipe Anderson falso 9 è la mossa giusta, perché riattiva il brasiliano (ultimamente giù di corda) e consente a Pedro e Zaccagni, restando nelle loro posizioni, di proseguire il momento favorevole. Non è un caso che il gol che dopo la mezzora sblocca la gara e rende tutto più semplice nasca da una iniziativa Felipe-Pedro: il brasiliano ruba palla a Vásquez (grave la sua dormita) e la serve allo spagnolo che deve solo buttarla dentro. I movimenti e gli incroci continui del terzetto offensivo mettono in crisi la difesa genoana. Rispetto alle ultime uscite la Lazio è meno contemplativa, fa circolare più velocemente la palla e tiene anche i ritmi più alti, anche se non ancora al livello che vorrebbe Sarri. Ma contro il Genoa attuale sono più che sufficienti. Per chiudere la pratica, però, la Lazio deve aspettare il quarto d’ora finale, quando sale in cattedra Luis Alberto, ancora una volta inizialmente tenuto in panchina. È grazie a due assist dello spagnolo che la formazione di casa prende infatti il largo. Il primo Luis lo scodella per la testa di Acerbi da calcio d’angolo, il secondo è un pezzo di alta scuola: lancio di collo-esterno per l’assolo (e il secondo gol consecutivo) di Zaccagni.

Genoa da rivedere. Fa un po’ tristezza vedere Sheva tornare così all’Olimpico. Lui che in questo stadio è stato un autentico incubo tanto per la Lazio quanto per la Roma. Ma il momento è quello che è. Dopo il successobrodino in Coppa Italia, per l’ex bomber del Milan ritorna l’amara realtà di un campionato in cui ha raccolto appena un punto in sei gare. Il 3-5-2 (che in fase difensiva è un abbottonatissimo 53-2) regge mezzora, alimentando l’illusione di una serata diversa. Ma poi il castello crolla. E nella ripresa, nonostante le sostituzioni, l’impressione è che manchi un piano alternativo. A rendere meno amara la trasferta romana, il primo gol in A del subentrato Melegoni nel finale. Troppo tardi per riaprire la gara, ma utile a far rompere il ghiaccio a questo ragazzo interessante (scuola Atalanta). Della sua freschezza e di quella che porteranno i promessi acquisti di gennaio il Genoa ha un gran bisogno per tirarsi su.


Il Corriere dello Sport titola: .

Prosegue il quotidiano sportivo romano:

Il Messaggero titola: .

Prosegue il quotidiano romano:



La formazione biancoceleste:
 ;
La formazione iniziale biancoceleste in grafica




► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:

  • Portieri: Adamonis, Reina, Strakosha;
  • Difensori: Acerbi, Hysaj, Lazzari, Luiz Felipe, Marusic, Patric, Radu;
  • Centrocampisti: Akpa Akpro, André Anderson, Basic, Cataldi, Escalante, Leiva, Luis Alberto, Milinkovic;
  • Attaccanti: Felipe Anderson, Moro, Muriqi, Pedro, Romero, Zaccagni.
I convocati in grafica






<< Turno precedente Turno successivo >> Torna alla Stagione Torna ad inizio pagina