XIX^ Coppa del Mondo Sudafrica 2010

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Stagione

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Il logo della manifestazione
La prima rete del mondiale segnata dal Sud Africa
Il pareggio italiano contro il Paraguay
Gioia messicana delusione francese
Un momento di Argentina-Corea del Sud 4-1
Il pianto di Quagliarella dopo l'eliminazione dell'Italia
La gioia dell'Uruguay dopo la gara contro la Corea Sud
La rete non vista in Germania-Inghilterra 4-1
Gioia olandese e sconforto brasiliano in Olanda-Brasile 2-1
Muslera eroe in Uruguay-Ghana
Una delle reti di Germania-Argentina 4-0
Una fase di Paraguay-Spagna 0-1
Una fase di Uruguay-Olanda 2-3
La rete spagnola in Germania-Spagna 0-1
La rete di Forlan nella finalina 3°/4° posto
Il primo goal dei tedeschi all'Uruguay
Spagna ed Olanda entrano in campo per la finale
Gioco duro degli olandesi
La rete decisiva
La gioia di Iniesta
La Spagna alza la coppa
I festeggiamenti
La gioia dei giocatori
Foto di gruppo dei neocampioni

Storia della competizione[modifica | modifica sorgente]

Per la prima volta nella storia del torneo, la fase finale della Coppa del Mondo si svolge in terra d'Africa. La rassegna fortemente voluta dal premio Nobel Nelson Mandela e dal popolo sudafricano, si svolge dall'11 giugno all'11 luglio 2010. Favoriti per la vittoria finale vengono dati il Brasile, la Spagna campione d'Europa, l'Inghilterra allenata da Fabio Capello e l'Argentina guidata da Maradona. Fuori dal lotto delle aspiranti al titolo è la Nazionale azzurra che, come da tradizione, è accompagnata da dubbi ed incertezze sui giocatori convocati. Anche la Germania, falcidiata da infortuni, e la Francia non godono molta stima nei pronostici. Molto attese le squadre africane con Costa D'Avorio, Camerun e Ghana e curiosità per il ritorno della Corea del Nord dopo i fasti dei mondiali disputati nel 1966.

I GIRONI DI QUALIFICAZIONE[modifica | modifica sorgente]

Nel girone A, la Coppa del Mondo esprime i primi verdetti inappellabili: promosse Uruguay e Messico che eliminano i padroni di casa del Sud Africa troppo inesperti e i vice campioni uscenti della Francia ultimi a zero punti che escono in un mare di polemiche interne.

Nel girone B, tutto facile per l'Argentina che vince tutte le gare. Al secondo posto si qualifica un'ottima Corea del Sud che elimina la concorrenza della Nigeria e della Grecia. Quest'ultima segna le prime reti della sua storia ai mondiali.

Il girone C, vede la promozione solo all'ultima giornata dell'Inghilterra, allenata da Fabio Capello che, in verità, non esprime un gran calcio e gli Stati Uniti, che beffano solo negli ultimi minuti un'ottima Slovenia. Ultima, l'Algeria che comunque si è battuta da pari a pari con le grandi.

Il girone D vede la promozione della Germania e del Ghana. Per la Serbia di Kolarov e Stankovic solo l'amarezza di una qualificazione mancata di un soffio, mentre l'Australia è solo un ricordo della squadra di quattro anni prima.

Nel girone E, passano l'Olanda e un ottimo Giappone mentre grande delusione è il Camerun di E'to, che non riesce a fare neanche un punto. La Danimarca si piazza terza senza lasciare grandi rimpianti.

Il girone F, vede la più vergognosa eliminazione della storia della Nazionale azzurra di tutti i tempi. L'Italia, dopo aver pareggiato 1-1 in rimonta sia contro il Paraguay che contro la Nuova Zelanda, esce sconfitta 2-3 contro la Slovacchia, venendo eliminata proprio da quest'ultima. Per i campioni del mondo uscenti è la fine di un ciclo con tecnico e giocatori all'addio alla maglia azzurra. Al primo posto va il Paraguay mentre una buona impressione lascia anche la Nuova Zelanda piazzata in terza posizione.

Nel girone G, tutto facile per il Brasile primo seguito dal Portogallo che ha la meglio sulla Costa D'Avorio allenata da Eriksson, mentre ultima si piazza la Corea del Nord.

Nell'ultimo girone, quello H, solo alla fine la spunta la Spagna seguita da la sorpresa Cile che la spunta sulla Svizzera incapace di battere l'Honduras nell'ultima partita decisiva.

GLI OTTAVI DI FINALE[modifica | modifica sorgente]

Vittoria dell Uruguay contro la Corea del Sud per 2-1. La selezione "celeste" ritrova i quarti dopo 40 anni seguita dal Ghana che batte con l'identico risultato, ma dopo i supplementari gli Stati Uniti. Nella partita più attesa la Germania travolge per 4-1 l'Inghilterra di Capello, ma le polemiche non mancano a causa di un goal Inglese (sull'1-2) non visto dall'arbitro che avrebbe riaperto la gara. Tutto facile anche per l'Argentina che liquida il Messico per 3-1 (anche qui grossa svista dell'arbitro Rosetti che non vede un fuorigioco macroscopico sulla prima rete degli argentini). L'Olanda ha la meglio sulla Slovacchia per 2-1 abbastanza facilmente, mentre il Paraguay batte ai calci di rigore il Giappone. Anche il Brasile ha facile ragione del Cile, mentre la Spagna ha la meglio per 1-0 sul Portogallo.

I QUARTI DI FINALE[modifica | modifica sorgente]

I quarti di finale iniziano con la clamorosa vittoria in rimonta dell'Olanda sulla favorita Brasile. 2-1 per gli "Orange" dopo una partita a tratti spettacolare. Nell'altra semifinale giocata il 2 luglio l'Uruguay ha la meglio sul Ghana ai calci di rigore dopo che i tempi regolamentari erano finiti sull'1-1 ed il Ghana aveva sbagliato un rigore al 120° (palla sulla traversa). Eroe della serata è il portiere della Lazio Muslera che para due calci di rigore. Per gli africani un'occasione mancata di una storica qualificazione alle semifinali, mentre per la "Celeste" è il ritorno nella "top four" dopo 40 anni. Il 3 luglio nel "big match" dei quarti la Germania umilia l'Argentina di Maradona con un secco 4-0 che si commenta da solo. La gara era stata preceduta da polemiche e frecciate nel ricordo della finale di venti anni prima in Italia. Per i sudamericani è una delle peggiori sconfitte della sua storia ai mondiali (ultimo 4-0 nel 1974 contro l'Olanda. L'ultima semifinalista è la Spagna che ha batte il Paraguay per 1-0 e dopo che le due squadre sbagliano un rigore a testa durante la partita.

LE SEMIFINALI[modifica | modifica sorgente]

Nella prima semifinale l'Olanda ha la meglio per 3-2 sull'Uruguay dopo una gara vibrante e spettacolare. Orange in vantaggio con una rete d'antologia di Robben, che da fuori area infila all'incrocio dei pali. Pareggio di Forlan a quattro minuti dal termine del primo tempo con un'altro tiro da fuori. Ripresa che vede l'Uruguay controllare il centrocampo, ma in tre minuti (70' e 73') i tulipani segnano due reti con Van Bronckorst e Robben a cui nulla può Muslera. Allo scadere Maxi Pereira raddoppia per la Celeste che si butta in avanti per cercare il pareggio invano. Olanda meritatamente in finale, ma onore delle armi all'Uruguay mai domo. Nella seconda semifinale è la Spagna a prevalere per 1-0 sulla Germania dopo una gara condotta magistralmente dagli iberici sul piano tattico. Per i tedeschi il rammarico di non aver saputo sfruttare alcune azioni in avanti. Spagnoli per la prima volta in finale nella loro storia. La finale sarà giocata da due squadre che mai, prima d'ora, si sono fregiate del titolo di Campione del Mondo.

LA FINALE[modifica | modifica sorgente]

Sabato 10 luglio si gioca la finale per il 3° e 4° posto dove la Germania batte 3-2 l'Uruguay in una serata di freddo e pioggia che non impedisce alle due squadre di dare vita ad una gara divertente e molto combattuta. I tedeschi si classificano come 4 anni prima, mentre l'Uruguay, vera sorpresa del campionato del mondo, ottiene un 4 posto dopo 40 anni. Dopo una traversa colpita da Friedrich a inizio partita, apre Müller con un comodo tap in dopo un tiro da fuori di Schweinsteiger che Muslera non trattiene. Ma nove minuti dopo, al termine di un perfetto contropiede, Cavani supera Butt (per l'occasione schierato da Loew al posto di Neuer) su assist perfetto di Suarez. Lo stesso Suarez pochi minuti dopo spreca un'incredibile occasione: tutto solo davanti al portiere della Germania, riesce a mandare largo. L'Uruguay, però, riesce ad andare in vantaggio al 52' con il solito Forlan, bravissimo a mettere alle spalle di Butt con una gran girata al volo dal limite dell'area su cross dalla destra di Arevalo. Passano cinque minuti e Muslera commette il secondo grave errore della sua serata: su una palla alta apparentemente innocua proveniente dalla destra, l'estremo difensore della Celeste esce malissimo, consentendo a Jansen di mettere in rete di testa. All'83' i tedeschi riescono ad andare di nuovo a segno. Questa volta Muslera c'entra poco, anche se forse ritarda l'uscita. Fatto sta che su una palla vagante la difesa uruguagia si impappina (in particolare il rientrante capitano Lugano) e Khedira ha tutto il tempo per mettere in gol di testa. Ultimo brivido al secondo e ultimo minuto di recupero, con Forlan, sempre lui, che prende una traversa piena a Butt battuto. Finisce con i tedeschi che festeggiano, con un pizzico di amarezza, per il terzo posto. Facce tristi ma non troppo, invece, in casa Uruguay: nonostante il ko di stasera, la Celeste rientrerà a Montevideo da trionfatrice.


L' 11 luglio nella finale la Spagna ha batte l'Olanda 1-0 ed vince i mondiali dopo essersi imposta negli Europei due anni fa. Il gol decisivo è stato segnato a quattro minuti dalla fine dei supplementari da Iniesta peraltro in fuorigioco al momento del primo lancio, ma non nel secondo quando era in posizione regolare. Per l'Olanda è arrivata la terza sconfitta in altrettante finali. Non è stata una grande partita. L'arbitro inglese Webb ha sbagliato nel primo tempo quando avrebbe dovuto espellere De Jong. In compenso ha ammonito tutti, e quando è arrivato il secondo giallo per Heitinga e l'Olanda è rimasta in dieci la Spagna ha avuto buon gioco.

Nel primo tempo la Spagna preme, l'Olanda si difende con molta decisione e qualche cattiveria. Prima occasione con Sergio Ramos di testa, Stekelenburg ribatte bene. La squadra di Del Bosque ha cominciato molto bene: gioca compatta, pressa, e l'Olanda fa fatica a ripartire. Per ora l'unico tiro in porta arriva con Sneijder su punizione centrale bloccata da Casillas. Partita tutt'altro che bella e molto cattiva soprattutto da parte dell'Olanda. Alla mezz'ora l'arbitro Webb grazia De Jong, solo ammonito (il quinto in 30 minuti) per un entrate di karate su Xabi Alonso da rosso senza alcun dubbio. Fair play pericoloso dell'Olanda al 36': Heitinga restituisce un pallone a Casillas che lo aveva messo fuori per permettere di soccorrere Puyol, ma più che un passaggio è un tiro e il portiere spagnolo deve deviarlo in angolo. Van Persie rimedia appoggiando il corner al portiere spagnolo. Poco dopo gli orange sballano il tiro con Van Bommel e Mathijsen da buona posizione dopo un corner, e nel finale impegnano Casillas con Robben. Primo tempo senza gol dopo un inizio favorevole alla Spagna, poi l'Olanda si è ripresa soprattutto per merito di Robben imprendibile nell'uno contro uno. Non è la solita Spagna, ma pesa l'errore di Webb che avrebbe dovuto espellere De Jong.

La ripresa comincia senza cambi. Al 3' occasione mancata per la Spagna: dopo un colpo di testa di Puyol, Capdevila manca la deviazione sotto porta. L'Olanda risponde ancora con Robben da fuori area, blocca Casillas. Altri falli e altri due ammoniti nel primi 10'. Olanda recidiva sul fair play, restituisce il pallone vicino all'area spagnola e poi corre a pressare. La prima sostituzione è di Del Bosque, fuori Pedro e dentro Navas. Al 16' l'Olanda coglie impreparata la difesa spagnola, Robben vola da solo verso la porta e prende la mira, Casillas riesce a deviare di piede. Prodezza del portiere, ma gol sbagliato. Meglio la partita e meglio l'Olanda nella ripresa. Arriva l'ennesima ammonizione, stavolta di Capdevila: è l'uomo che marca Robben: ora deve stare attento. Al 25' la Spagna resituisce il favore all'Olanda: Villa tira da due metri, un difensore ribatte. Ultimo quarto d'ora. Sergio Ramos di testa non trova la porta da ottima posizione. Robben resiste al fallo di Puyol, arriva davanti a Casillas che lo stoppa. Anche questa era una buona occasione. Tre minuti di recupero. I 90 si chiudono con la Spagna proiettata in avanti e l'Olanda pronta a ripartire in contropiede.

Supplementari. Subito decisivo il portiere olandese in uscita su Fabregas. Tanti capovolgimenti di fronte, ma ora la Spagna sembra più veloce e l'Olanda più stanca. Secondo tempo supplementare. Del Bosque fa uscire Villa e prova la carta Torres. Arriva l'espulsione annunciata dopo tante ammonizioni: ne fa le spese Heitinga che ferma fallosamente Iniesta. Olanda in dieci. Il gol della Spagna arriva dopo 112 minuti: lo realizza Iniesta con un diagonale dopo essere stato liberato da Fabregas davanti al portiere olandese. E' il gol che vale un mondiale, il primo della Spagna.

Giocatori biancazzurri presenti al mondiale con altre nazionali[modifica | modifica sorgente]

Giocatori biancocelesti convocati
Nome Nazionale Presenze Maglia
Muslera Nestor Fernando Uruguay 7 n. 1
Lichtsteiner Stephan Svizzera 3 n. 2
Kolarov Aleksandar Serbia 2 n. 3

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