Storia del Campionato di Serie A 1966/67: differenze tra le versioni

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[[Immagine:cl67.jpg|thumb|left|250px|La classifica finale del campionato 1966/67]]
[[Immagine:Squadra15.jpg|thumb|left|200px|Una formazione biancoceleste della stagione]]
[[Immagine:66671.jpg|thumb|left|300px|La Lazio protesta, all'indomani della retrocessione, per il "sospetto" risultato di L.R. Vicenza-Bologna]]
[[Immagine:66671.jpg|thumb|left|200px|La Lazio protesta, all'indomani della retrocessione, per il "sospetto" risultato di L.R. Vicenza-Bologna]]
[[Immagine:ju67.jpg|thumb|left|200px|La Juventus Campione d'Italia 1967/68]]
Nella stagione [[1966/67]] le retrocessioni furono quattro perchè la Lega volle ridurre a sedici squadre il campionato [[1968/69]]. Ciò fu fatale alla Lazio che, giungendo quart'ultima, precipitò in serie B per la seconda volta nella sua storia.
Il campionato fu vinto dalla Juventus che, battendo proprio i biancocelesti nell'ultima giornata, concluse a 49 punti relegando l'Inter al secondo posto con 48 punti. Il terzo posto fu appannaggio del Bologna che totalizzò 45 punti.
A fare compagnia alla Lazio furono il Foggia, il Venezia ed il Lecco.
La Lazio fece 27 punti, frutto di 6 vittorie, 15 pareggi e 13 sconfitte e fu preceduta dal Brescia e dal L.R. Vicenza di un solo punto.


[[1966/67|Stagione]]
Il percorso dei biancocelesti del tecnico [[Mannocci Umberto|Mannocci]] e del presidente [[Lenzini Umberto|Lenzini]] fu deludente sin dall'inizio. Persero in fatti a Firenze per 5-1 e pareggiarono con il Torino in casa. Illusoria fu la vittoria in trasferta a Lecco, perchè già la domenica successiva l'Atalanta inflisse una dura lezione ai capitolini, 1-3. Rientra nelle curiosità il pareggio conquistato a San Siro con il Milan: l'arbitro Angonese fischiò erroneamente il termine della partita con due minuti di anticipo, con il Milan in vantaggio per 2-1. Quando già alcuni giocatori erano negli spogliatoi, le proteste di Mannocci convinsero il direttore di gara a far riprendere l'incontro per i restanti minuti. Alla ripresa del gioco [[Carosi Paolo|Carosi]], con gli scarpini non allacciati per poter rientrare più velocemente in campo, passò il pallone a Bagatti che segnò il goal del pareggio. Nel turno successivo la Roma vinse il derby per 0-1 e ciò determinò l'esonero di [[Mannocci Umberto|Mannocci]] e l'ingaggio del tecnico [[Neri Maino|Neri]]. Con lo stesso punteggio del derby il Napoli s'impose agli smarriti biancocelesti la domenica successiva. Dopo quattro pareggi consecutivi, ottenuti contro squadre di medio livello, la Lazio conseguì il più bel successo della stagione battendo l'Inter per 1-0. Nelle ultime cinque partite del girone d'andata la Lazio totalizzò 4 punti, uno dei quali a Roma con la Juventus che si sentì giustamente defraudata, in quanto un goal segnato dal centravanti De Paoli fu annullato dall'arbitro che vide la palla respinta dalla traversa e non dalla parte alta della rete.


[[Storia del Campionato di Serie A 1965/66]] - [[Storia del Campionato di Serie B 1967/68]]
L'inizio del girone di ritorno fu abbastanza positivo, con 4 punti in tre partite, ma fu ancora l'Atalanta a ridimensionare le speranze dei romani, sconfitti per 3-0. Successivamente si registrarono tre buoni pareggi con Milan, Roma e Napoli. La SPAL battè nettamente la Lazio, 4-1, e la domenica dopo i biancocelesti non riuscirono a battere il modesto Venezia, 1-1. A Milano contro l'Inter la Lazio conquistò un bel pareggio e vinse poi con il Mantova per 1-0. La sconfitta interna con il Brescia, 0-2, fu decisiva in quanto le "rondinelle" si salvarono con un solo punto di vantaggio sui biancocelesti. Dopo un'altra sconfitta a Bologna, alla penultima giornata la Lazio ebbe la meglio sul Foggia. Si giunse così all'ultima giornata con la SPAL, il L.R. Vicenza e la Lazio affiancate al quindicesimo posto. Alla fine del pt l'Inter è virtualmente campione d'Italia e la SPAL è in B. Al termine del st, con la Lazio che cedette, 2-1, alla scatenata Juventus che vinse così lo scudetto grazie anche alla sconfitta dell'Inter a Mantova e per la vittoria della SPAL con il Venezia, 3-2 ed il fin troppo tranquillo e chiaccherato pareggio, 0-0, tra Lanerossi e Bologna, furono proprio i biancocelesti a retrocedere in serie B.


<html> <a href = "http://www.laziowiki.org/wiki/Categoria:Storia dei campionati"> Storia dei campionati </a> </html>
La Lazio deluse profondamente in fase di attacco: con 20 reti segnate, risultò il reparto avanzato meno prolifico della serie A. I goal subiti furono 35.

I migliori realizzatori furono [[Bagatti Romano|Bagatti]] e [[Morrone Giancarlo|Morrone]] con sole 4 reti e [[D'Amato Vito|D'Amato]] con 3.
Nella stagione [[1966/67]] le retrocessioni diventano quattro perché la Lega decide di ridurre a sedici squadre il [[campionato]] [[1968/69]]. Ciò è fatale alla Lazio che, giungendo quart'ultima, precipita in [[serie B]] per la seconda volta nella sua storia. Il [[campionato]] viene vinto dalla [[Juventus]] che, [[Giovedì 1 giugno 1967 - Torino, stadio Comunale - Juventus-Lazio 2-1|battendo proprio i biancocelesti nell'ultima giornata]], conclude il torneo a 49 punti relegando l'[[Inter]] al secondo posto con 48 punti. Il terzo posto è appannaggio del [[Bologna]] che totalizza 45 punti. A fare compagnia alla Lazio retrocessa sono il [[Foggia]], il [[Venezia]] ed il [[Lecco]].
I giocatori con più presenze furono [[Carosi Paolo|Carosi]] e [[Morrone Giancarlo|Morrone]] con 33 gare, [[D'Amato Vito|D'Amato]] con 32 e [[Cei Idilio|Cei]] con 31.
La Lazio conquista 27 punti, frutto di 6 vittorie, 15 pareggi e 13 sconfitte ed è preceduta dal [[Brescia]] e dal [[Vicenza|L.R. Vicenza]] di un solo punto.

Il percorso dei biancocelesti del tecnico [[Mannocci Umberto|Umberto Mannocci]] e del presidente [[Lenzini Umberto|Umberto Lenzini]] è deludente sin dall'inizio. I biancocelesti [[Domenica 18 settembre 1966 - Firenze, stadio comunale - Fiorentina-Lazio 5-1|perdono infatti a Firenze per 5-1 all'esordio]] e [[Domenica 25 settembre 1966 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Torino 0-0|pareggiano il turno successivo]] in casa con il [[Torino]]. Illusoria è [[Domenica 2 ottobre 1966 - Lecco, stadio M. Rigamonti - Lecco-Lazio 0-1|la vittoria ottenuta in trasferta a Lecco]], perché già la domenica successiva l'[[Atalanta]] infligge [[Domenica 9 ottobre 1966 - Roma,stadio Flaminio - Lazio-Atalanta 1-3|una dura lezione ai capitolini per 1-3]]. Rientra nelle curiosità [[Domenica 16 ottobre 1966 - Milano, stadio San Siro - Milan-Lazio 2-2|il pareggio conquistato]] a [[Stadio San Siro - Milano|San Siro]] con il [[Milan]]: l'arbitro Angonese fischia erroneamente il termine della partita con tre minuti di anticipo, con il [[Milan]] in vantaggio per 2-1. Quando già alcuni giocatori sono negli spogliatoi, le proteste di [[Mannocci Umberto|Umberto Mannocci]] convincono il direttore di gara a far riprendere l'incontro per i restanti minuti. Alla ripresa del gioco [[Carosi Paolo|Paolo Carosi]], con gli scarpini non allacciati per poter rientrare più velocemente in campo, passa il pallone a [[Bagatti Romano|Romano Bagatti]] che segna il goal del pareggio. Nel turno successivo la [[Roma]] vince il [[derby]] [[Domenica 23 ottobre 1966 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 0-1|per 0-1]] e [[Domenica 6 novembre 1966 - Napoli, stadio San Paolo - Napoli-Lazio 1-0|la seguente sconfitta a Napoli]] con un goal di Altafini determina l'esonero di [[Mannocci Umberto|Mannocci]] e l'ingaggio del tecnico [[Neri Maino|Maino Neri]].

Dopo alcuni pareggi, ottenuti contro squadre di medio livello, la Lazio consegue il più bel successo della stagione [[Domenica 18 dicembre 1966 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Inter 1-0|battendo per 1-0]] l'[[Inter]]. Nelle ultime cinque partite del girone d'andata la Lazio totalizza 4 punti, [[Domenica 22 gennaio 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Juventus 0-0|uno dei quali a Roma]] con la [[Juventus]] che si sente giustamente defraudata in quanto una rete segnata dal centravanti De Paoli viene annullata dall'arbitro che vede la palla respinta dalla traversa e non dalla parte alta della rete. L'inizio del girone di ritorno è abbastanza positivo, con 4 punti in tre partite, ma è ancora l'[[Atalanta]] a ridimensionare le speranze dei romani, [[Domenica 19 febbraio 1967 - Bergamo, stadio comunale - Atalanta-Lazio 3-0|sconfitti per 3-0]]. Successivamente si registrano tre buoni pareggi con il [[Milan]] ([[Domenica 26 febbraio 1967 - Roma,stadio Olimpico - Lazio-Milan 0-0|per 0-0]]), nel [[derby]] di ritorno con la [[Roma]] ([[Domenica 5 marzo 1967 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 0-0|per 0-0]]) ed a Napoli ([[Domenica 12 marzo 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Napoli 0-0|anche qui per 0-0]]). La [[Spal|S.P.A.L.]] batte nettamente la Lazio [[Domenica 19 marzo 1967 - Ferrara, stadio Comunale - Spal-Lazio 4-1|per 4-1]] e la domenica successiva i biancocelesti non riescono a battere il modesto [[Venezia]] con il quale [[Domenica 2 aprile 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Venezia 1-1|impattano per 1-1]]. A Milano contro l'[[Inter]] la Lazio [[Domenica 23 aprile 1967 - Milano, stadio San Siro - Inter-Lazio 0-0|conquista un bel pareggio]] e vince subito dopo contro il Mantova [[Domenica 30 aprile 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Mantova 1-0|per 1-0]].

La sconfitta interna con il Brescia, [[Domenica 7 maggio 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Brescia 0-2|per 0-2]], sarà di fatto decisiva in quanto le "rondinelle" si salveranno con un solo punto di vantaggio sui biancocelesti. Dopo [[Domenica 14 maggio 1967 - Bologna, stadio comunale - Bologna-Lazio 1-0|un'altra sconfitta patita a Bologna]], alla penultima giornata la Lazio [[Domenica 21 maggio 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Foggia 2-1|ha la meglio]] sul [[Foggia]]. Si giunge così all'ultima giornata con la [[Spal|S.P.A.L.]], il [[Vicenza|L.R. Vicenza]] e la Lazio affiancate al quindicesimo posto. Alla fine del primo tempo l'[[Inter]] è virtualmente [[campione d'Italia]] e la [[Spal|S.P.A.L.]] in [[Serie B|B]]. Al termine del secondo tempo la Lazio [[Giovedì 1 giugno 1967 - Torino, stadio Comunale - Juventus-Lazio 2-1|cede per 2-1]] alla scatenata [[Juventus]] che vince così lo [[scudetto]] grazie anche alla sconfitta dell'[[Inter]] a Mantova e per la vittoria della [[Spal|S.P.A.L.]] con il [[Venezia]] (3-2) ed il fin troppo tranquillo e chiacchierato pareggio a reti inviolate tra [[Vicenza|Lanerossi]] e [[Bologna]], sono proprio i biancocelesti a retrocedere in [[serie B]]. La Lazio delude profondamente in fase di attacco: con 20 reti segnate, risulta infatti il reparto avanzato meno prolifico della [[serie A]]. Le reti subite sono invece 35. I migliori realizzatori sono [[Bagatti Romano|Romano Bagatti]] e [[Morrone Giancarlo|Giancarlo Morrone]] con sole 4 reti e [[D'Amato Vito|Vito D'Amato]] con 3. I giocatori con più presenze sono [[Carosi Paolo|Paolo Carosi]] e [[Morrone Giancarlo|Giancarlo Morrone]] con 33 gare, [[D'Amato Vito|Vito D'Amato]] con 32 ed [[Cei Idilio Valerio|Idilio Cei]] con 31.

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[[Immagine:cl67.jpg|thumb|center|500px|La classifica finale del campionato 1966/67]]

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Una formazione biancoceleste della stagione
La Lazio protesta, all'indomani della retrocessione, per il "sospetto" risultato di L.R. Vicenza-Bologna
La Juventus Campione d'Italia 1967/68

Stagione

Storia del Campionato di Serie A 1965/66 - Storia del Campionato di Serie B 1967/68

Storia dei campionati

Nella stagione 1966/67 le retrocessioni diventano quattro perché la Lega decide di ridurre a sedici squadre il campionato 1968/69. Ciò è fatale alla Lazio che, giungendo quart'ultima, precipita in serie B per la seconda volta nella sua storia. Il campionato viene vinto dalla Juventus che, battendo proprio i biancocelesti nell'ultima giornata, conclude il torneo a 49 punti relegando l'Internazionale FC al secondo posto con 48 punti. Il terzo posto è appannaggio del Bologna che totalizza 45 punti. A fare compagnia alla Lazio retrocessa sono il Foggia, il Venezia SSC ed il Lecco. La Lazio conquista 27 punti, frutto di 6 vittorie, 15 pareggi e 13 sconfitte ed è preceduta dal Brescia e dal L.R. Vicenza di un solo punto.

Il percorso dei biancocelesti del tecnico Umberto Mannocci e del presidente Umberto Lenzini è deludente sin dall'inizio. I biancocelesti perdono infatti a Firenze per 5-1 all'esordio e pareggiano il turno successivo in casa con il Torino AC. Illusoria è la vittoria ottenuta in trasferta a Lecco, perché già la domenica successiva l'Atalanta infligge una dura lezione ai capitolini per 1-3. Rientra nelle curiosità il pareggio conquistato a San Siro con il Milan AC: l'arbitro Angonese fischia erroneamente il termine della partita con tre minuti di anticipo, con il Milan AC in vantaggio per 2-1. Quando già alcuni giocatori sono negli spogliatoi, le proteste di Umberto Mannocci convincono il direttore di gara a far riprendere l'incontro per i restanti minuti. Alla ripresa del gioco Paolo Carosi, con gli scarpini non allacciati per poter rientrare più velocemente in campo, passa il pallone a Romano Bagatti che segna il goal del pareggio. Nel turno successivo la Roma AS vince il derby per 0-1 e la seguente sconfitta a Napoli con un goal di Altafini determina l'esonero di Mannocci e l'ingaggio del tecnico Maino Neri.

Dopo alcuni pareggi, ottenuti contro squadre di medio livello, la Lazio consegue il più bel successo della stagione battendo per 1-0 l'Internazionale FC. Nelle ultime cinque partite del girone d'andata la Lazio totalizza 4 punti, uno dei quali a Roma con la Juventus che si sente giustamente defraudata in quanto una rete segnata dal centravanti De Paoli viene annullata dall'arbitro che vede la palla respinta dalla traversa e non dalla parte alta della rete. L'inizio del girone di ritorno è abbastanza positivo, con 4 punti in tre partite, ma è ancora l'Atalanta a ridimensionare le speranze dei romani, sconfitti per 3-0. Successivamente si registrano tre buoni pareggi con il Milan AC (per 0-0), nel derby di ritorno con la Roma AS (per 0-0) ed a Napoli (anche qui per 0-0). La S.P.A.L. batte nettamente la Lazio per 4-1 e la domenica successiva i biancocelesti non riescono a battere il modesto Venezia SSC con il quale impattano per 1-1. A Milano contro l'Internazionale FC la Lazio conquista un bel pareggio e vince subito dopo contro il Mantova per 1-0.

La sconfitta interna con il Brescia, per 0-2, sarà di fatto decisiva in quanto le "rondinelle" si salveranno con un solo punto di vantaggio sui biancocelesti. Dopo un'altra sconfitta patita a Bologna, alla penultima giornata la Lazio ha la meglio sul Foggia. Si giunge così all'ultima giornata con la S.P.A.L., il L.R. Vicenza e la Lazio affiancate al quindicesimo posto. Alla fine del primo tempo l'Internazionale FC è virtualmente campione d'Italia e la S.P.A.L. in B. Al termine del secondo tempo la Lazio cede per 2-1 alla scatenata Juventus che vince così lo scudetto grazie anche alla sconfitta dell'Internazionale FC a Mantova e per la vittoria della S.P.A.L. con il Venezia SSC (3-2) ed il fin troppo tranquillo e chiacchierato pareggio a reti inviolate tra Lanerossi e Bologna, sono proprio i biancocelesti a retrocedere in serie B. La Lazio delude profondamente in fase di attacco: con 20 reti segnate, risulta infatti il reparto avanzato meno prolifico della serie A. Le reti subite sono invece 35. I migliori realizzatori sono Romano Bagatti e Giancarlo Morrone con sole 4 reti e Vito D'Amato con 3. I giocatori con più presenze sono Paolo Carosi e Giancarlo Morrone con 33 gare, Vito D'Amato con 32 ed Idilio Cei con 31.



La classifica finale del campionato 1966/67




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