Storia del Campionato di Serie A 1966/67: differenze tra le versioni
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Dopo alcuni pareggi, ottenuti contro squadre di medio livello, la Lazio consegue il più bel successo della stagione [[Domenica 18 dicembre 1966 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Inter 1-0|battendo per 1-0]] l'[[Inter]]. Nelle ultime cinque partite del girone d'andata la Lazio totalizza 4 punti, [[Domenica 22 gennaio 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Juventus 0-0|uno dei quali a Roma]] con la [[Juventus]] che si sente giustamente defraudata in quanto una rete segnata dal centravanti De Paoli viene annullata dall'arbitro che vede la palla respinta dalla traversa e non dalla parte alta della rete. L'inizio del girone di ritorno è abbastanza positivo, con 4 punti in tre partite, ma è ancora l'[[Atalanta]] a ridimensionare le speranze dei romani, [[Domenica 19 febbraio 1967 - Bergamo, stadio comunale - Atalanta-Lazio 3-0|sconfitti per 3-0]]. Successivamente si registrano tre buoni pareggi con il [[Milan]] ([[Domenica 26 febbraio 1967 - Roma,stadio Olimpico - Lazio-Milan 0-0|per 0-0]]), nel [[derby]] di ritorno con la [[Roma]] ([[Domenica 5 marzo 1967 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 0-0|per 0-0]]) ed a Napoli ([[Domenica 12 marzo 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Napoli 0-0|anche qui per 0-0]]). La [[Spal|S.P.A.L.]] batte nettamente la Lazio [[Domenica 19 marzo 1967 - Ferrara, stadio Comunale - Spal-Lazio 4-1|per 4-1]] e la domenica successiva i biancocelesti non riescono a battere il modesto [[Venezia]] con il quale [[Domenica 2 aprile 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Venezia 1-1|impattano per 1-1]]. A Milano contro l'[[Inter]] la Lazio [[Domenica 23 aprile 1967 - Milano, stadio San Siro - Inter-Lazio 0-0|conquista un bel pareggio]] e vince subito dopo contro il Mantova [[Domenica 30 aprile 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Mantova 1-0|per 1-0]]. |
Dopo alcuni pareggi, ottenuti contro squadre di medio livello, la Lazio consegue il più bel successo della stagione [[Domenica 18 dicembre 1966 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Inter 1-0|battendo per 1-0]] l'[[Inter]]. Nelle ultime cinque partite del girone d'andata la Lazio totalizza 4 punti, [[Domenica 22 gennaio 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Juventus 0-0|uno dei quali a Roma]] con la [[Juventus]] che si sente giustamente defraudata in quanto una rete segnata dal centravanti De Paoli viene annullata dall'arbitro che vede la palla respinta dalla traversa e non dalla parte alta della rete. L'inizio del girone di ritorno è abbastanza positivo, con 4 punti in tre partite, ma è ancora l'[[Atalanta]] a ridimensionare le speranze dei romani, [[Domenica 19 febbraio 1967 - Bergamo, stadio comunale - Atalanta-Lazio 3-0|sconfitti per 3-0]]. Successivamente si registrano tre buoni pareggi con il [[Milan]] ([[Domenica 26 febbraio 1967 - Roma,stadio Olimpico - Lazio-Milan 0-0|per 0-0]]), nel [[derby]] di ritorno con la [[Roma]] ([[Domenica 5 marzo 1967 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 0-0|per 0-0]]) ed a Napoli ([[Domenica 12 marzo 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Napoli 0-0|anche qui per 0-0]]). La [[Spal|S.P.A.L.]] batte nettamente la Lazio [[Domenica 19 marzo 1967 - Ferrara, stadio Comunale - Spal-Lazio 4-1|per 4-1]] e la domenica successiva i biancocelesti non riescono a battere il modesto [[Venezia]] con il quale [[Domenica 2 aprile 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Venezia 1-1|impattano per 1-1]]. A Milano contro l'[[Inter]] la Lazio [[Domenica 23 aprile 1967 - Milano, stadio San Siro - Inter-Lazio 0-0|conquista un bel pareggio]] e vince subito dopo contro il Mantova [[Domenica 30 aprile 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Mantova 1-0|per 1-0]]. |
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La sconfitta interna con il Brescia, [[Domenica 7 maggio 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Brescia 0-2|per 0-2]], sarà di fatto decisiva in quanto le "rondinelle" si salveranno con un solo punto di vantaggio sui biancocelesti. Dopo [[Domenica 14 maggio 1967 - Bologna, stadio comunale - Bologna-Lazio 1-0|un'altra sconfitta patita a Bologna]], alla penultima giornata la Lazio [[Domenica 21 maggio 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Foggia 2-1|ha la meglio]] sul [[Foggia]]. Si giunge così all'ultima giornata con la [[Spal|S.P.A.L.]], il [[Vicenza|L.R. Vicenza]] e la Lazio affiancate al quindicesimo posto. Alla fine del primo tempo l'[[Inter]] è virtualmente [[campione d'Italia]] e la [[Spal|S.P.A.L.]] in [[Serie B|B]]. Al termine del secondo tempo la Lazio [[Giovedì 1 giugno 1967 - Torino, stadio Comunale - Juventus-Lazio 2-1|cede per 2-1]] alla scatenata [[Juventus]] che vince così lo [[scudetto]] grazie anche alla sconfitta dell'[[Inter]] a Mantova e per la vittoria della [[Spal|S.P.A.L.]] con il [[Venezia]] (3-2) ed il fin troppo tranquillo e chiacchierato pareggio a reti inviolate tra [[Vicenza|Lanerossi]] e [[Bologna]], sono proprio i biancocelesti a retrocedere in [[serie B]]. La Lazio delude profondamente in fase di attacco: con 20 reti segnate, risulta infatti il reparto avanzato meno prolifico della [[serie A]]. Le reti subite sono invece 35. I migliori realizzatori sono [[Bagatti Romano|Romano Bagatti]] e [[Morrone Giancarlo|Giancarlo Morrone]] con sole 4 reti e [[D'Amato Vito|Vito D'Amato]] con 3. I giocatori con più presenze sono [[Carosi Paolo|Paolo Carosi]] e [[Morrone Giancarlo|Giancarlo Morrone]] con 33 gare, [[D'Amato Vito|Vito D'Amato]] con 32 ed [[Cei Idilio|Idilio Cei]] con 31. |
La sconfitta interna con il Brescia, [[Domenica 7 maggio 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Brescia 0-2|per 0-2]], sarà di fatto decisiva in quanto le "rondinelle" si salveranno con un solo punto di vantaggio sui biancocelesti. Dopo [[Domenica 14 maggio 1967 - Bologna, stadio comunale - Bologna-Lazio 1-0|un'altra sconfitta patita a Bologna]], alla penultima giornata la Lazio [[Domenica 21 maggio 1967 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Foggia 2-1|ha la meglio]] sul [[Foggia]]. Si giunge così all'ultima giornata con la [[Spal|S.P.A.L.]], il [[Vicenza|L.R. Vicenza]] e la Lazio affiancate al quindicesimo posto. Alla fine del primo tempo l'[[Inter]] è virtualmente [[campione d'Italia]] e la [[Spal|S.P.A.L.]] in [[Serie B|B]]. Al termine del secondo tempo la Lazio [[Giovedì 1 giugno 1967 - Torino, stadio Comunale - Juventus-Lazio 2-1|cede per 2-1]] alla scatenata [[Juventus]] che vince così lo [[scudetto]] grazie anche alla sconfitta dell'[[Inter]] a Mantova e per la vittoria della [[Spal|S.P.A.L.]] con il [[Venezia]] (3-2) ed il fin troppo tranquillo e chiacchierato pareggio a reti inviolate tra [[Vicenza|Lanerossi]] e [[Bologna]], sono proprio i biancocelesti a retrocedere in [[serie B]]. La Lazio delude profondamente in fase di attacco: con 20 reti segnate, risulta infatti il reparto avanzato meno prolifico della [[serie A]]. Le reti subite sono invece 35. I migliori realizzatori sono [[Bagatti Romano|Romano Bagatti]] e [[Morrone Giancarlo|Giancarlo Morrone]] con sole 4 reti e [[D'Amato Vito|Vito D'Amato]] con 3. I giocatori con più presenze sono [[Carosi Paolo|Paolo Carosi]] e [[Morrone Giancarlo|Giancarlo Morrone]] con 33 gare, [[D'Amato Vito|Vito D'Amato]] con 32 ed [[Cei Idilio Valerio|Idilio Cei]] con 31. |
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Storia del Campionato di Serie A 1965/66 - Storia del Campionato di Serie B 1967/68
Nella stagione 1966/67 le retrocessioni diventano quattro perché la Lega decide di ridurre a sedici squadre il campionato 1968/69. Ciò è fatale alla Lazio che, giungendo quart'ultima, precipita in serie B per la seconda volta nella sua storia. Il campionato viene vinto dalla Juventus che, battendo proprio i biancocelesti nell'ultima giornata, conclude il torneo a 49 punti relegando l'Internazionale FC al secondo posto con 48 punti. Il terzo posto è appannaggio del Bologna che totalizza 45 punti. A fare compagnia alla Lazio retrocessa sono il Foggia, il Venezia SSC ed il Lecco. La Lazio conquista 27 punti, frutto di 6 vittorie, 15 pareggi e 13 sconfitte ed è preceduta dal Brescia e dal L.R. Vicenza di un solo punto.
Il percorso dei biancocelesti del tecnico Umberto Mannocci e del presidente Umberto Lenzini è deludente sin dall'inizio. I biancocelesti perdono infatti a Firenze per 5-1 all'esordio e pareggiano il turno successivo in casa con il Torino AC. Illusoria è la vittoria ottenuta in trasferta a Lecco, perché già la domenica successiva l'Atalanta infligge una dura lezione ai capitolini per 1-3. Rientra nelle curiosità il pareggio conquistato a San Siro con il Milan AC: l'arbitro Angonese fischia erroneamente il termine della partita con tre minuti di anticipo, con il Milan AC in vantaggio per 2-1. Quando già alcuni giocatori sono negli spogliatoi, le proteste di Umberto Mannocci convincono il direttore di gara a far riprendere l'incontro per i restanti minuti. Alla ripresa del gioco Paolo Carosi, con gli scarpini non allacciati per poter rientrare più velocemente in campo, passa il pallone a Romano Bagatti che segna il goal del pareggio. Nel turno successivo la Roma AS vince il derby per 0-1 e la seguente sconfitta a Napoli con un goal di Altafini determina l'esonero di Mannocci e l'ingaggio del tecnico Maino Neri.
Dopo alcuni pareggi, ottenuti contro squadre di medio livello, la Lazio consegue il più bel successo della stagione battendo per 1-0 l'Internazionale FC. Nelle ultime cinque partite del girone d'andata la Lazio totalizza 4 punti, uno dei quali a Roma con la Juventus che si sente giustamente defraudata in quanto una rete segnata dal centravanti De Paoli viene annullata dall'arbitro che vede la palla respinta dalla traversa e non dalla parte alta della rete. L'inizio del girone di ritorno è abbastanza positivo, con 4 punti in tre partite, ma è ancora l'Atalanta a ridimensionare le speranze dei romani, sconfitti per 3-0. Successivamente si registrano tre buoni pareggi con il Milan AC (per 0-0), nel derby di ritorno con la Roma AS (per 0-0) ed a Napoli (anche qui per 0-0). La S.P.A.L. batte nettamente la Lazio per 4-1 e la domenica successiva i biancocelesti non riescono a battere il modesto Venezia SSC con il quale impattano per 1-1. A Milano contro l'Internazionale FC la Lazio conquista un bel pareggio e vince subito dopo contro il Mantova per 1-0.
La sconfitta interna con il Brescia, per 0-2, sarà di fatto decisiva in quanto le "rondinelle" si salveranno con un solo punto di vantaggio sui biancocelesti. Dopo un'altra sconfitta patita a Bologna, alla penultima giornata la Lazio ha la meglio sul Foggia. Si giunge così all'ultima giornata con la S.P.A.L., il L.R. Vicenza e la Lazio affiancate al quindicesimo posto. Alla fine del primo tempo l'Internazionale FC è virtualmente campione d'Italia e la S.P.A.L. in B. Al termine del secondo tempo la Lazio cede per 2-1 alla scatenata Juventus che vince così lo scudetto grazie anche alla sconfitta dell'Internazionale FC a Mantova e per la vittoria della S.P.A.L. con il Venezia SSC (3-2) ed il fin troppo tranquillo e chiacchierato pareggio a reti inviolate tra Lanerossi e Bologna, sono proprio i biancocelesti a retrocedere in serie B. La Lazio delude profondamente in fase di attacco: con 20 reti segnate, risulta infatti il reparto avanzato meno prolifico della serie A. Le reti subite sono invece 35. I migliori realizzatori sono Romano Bagatti e Giancarlo Morrone con sole 4 reti e Vito D'Amato con 3. I giocatori con più presenze sono Paolo Carosi e Giancarlo Morrone con 33 gare, Vito D'Amato con 32 ed Idilio Cei con 31.

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