Bottacini Renato: differenze tra le versioni

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Difensore, nato a Verona il [[2 marzo]] [[1901]]. Deceduto a Bologna il [[3 agosto]] [[1979]].


Difensore, nato a Verona il [[2 marzo]] [[1901]]. Deceduto a Bologna il [[3 agosto]] [[1979]]. Spesso, erroneamente, viene riportato come Bottaccini.
Viene acquistato nel [[1927]] dal [[Bologna]]. Disputa 4 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 29 presenze nel [[Campionato]] a girone unico e 152 in totale. Dopo la fine della carriera agonistica diviene allenatore e guida il Rovigo ([[1935]]) di cui, inizialmente, è anche giocatore.


Viene acquistato nel [[1927]] dal [[Bologna]]. Disputa quattro stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 29 presenze nel [[Campionato]] a girone unico e 83 in totale. Dopo la fine della carriera agonistica diviene allenatore e guida il Rovigo ([[1935]]) di cui, inizialmente, è anche giocatore. E' in campo con la Rappresentativa Nazionale Ferrovieri, a Roma il [[6 aprile]] [[1930]], per Italia-Ungheria 2-2.


'''Renato Bottacini è così ricordato dal figlio Nando Maria che, nel mese di novembre [[2010]], ha fatto pervenire a LazioWiki, con estrema cortesia, queste note biografiche e molte fotografie private''':
'''Renato Bottacini è così ricordato dal figlio Nando Maria che, nel mese di novembre [[2010]], ha fatto pervenire a LazioWiki, con estrema cortesia, queste note biografiche e molte fotografie private''':
''Renato Bottacini nasce a Verona nel [[1901]]. Impara a giocare sulla piazza della Basilica di San Zeno; i suoi maestri furono i soldati inglesi di stanza in città durante la prima guerra mondiale. La sua prima squadra fu la Bentegodi, con la quale partecipò ai [[Campionato|campionati]] di Promozione Regionale.'' ''Passò l'anno dopo all'[[Verona|Hellas Verona]], giocandovi fino al [[1925]]. Nel [[1925]] fu acquistato dal [[Bologna]]". Il [[campionato]] [[1926/27]], lo giocò in prestito alla [[Spal|SPAL di Ferrara]]. La Lazio lo acquista nel [[1927]] dal [[Bologna]]; nella capitale gioca fino al [[1931]]''. Passa, come giocatore/allenatore, al Rovigo; dal [[1937]] al [[1942]] si applica alla funzione unica di allenatore. Trasferitosi a Merano durante il secondo conflitto mondiale, allena la squadra locale fino al [[1947]]. Nel [[1947]] è a Bolzano.'' ''Nel [[1950]] è a Verona dove rimane fino al [[1952]] dirigendo il settore giovanile. Torna ad allenare l'AC Bolzano fino al [[1954]]. Nel [[1956]] viene chiamato da Ceravolo ad allenare il [[Catanzaro]] [[Serie B|in B]]. Infine si ricordano saltuarie prestazioni con Virtus don Bosco di Bolzano, AC Merano, Lana e Val Passiria.''
A''llievi di fama: Aldo Ballarin, Cervato Sergio, Omero Tognon, Penzo, Isaberti, Frascaroli, Dalla Torre, Begalli, Zara, Montanari, Volpi, Bosio, Caceffo, Bigagnoli, Bazzoni. Altri giocatori di grande livello, che raggiunsero notevoli successi per la loro bravura e qualità, furono Gino Pivatelli,potente centravanti degli anni del dopoguerra, [[Pozzan Ugo|Ugo Pozzan]], mezz’ala di talento con grande propensione al gol e Bruno Capra, grintoso terzino.''
''Se Ballarin non fosse perito nella sciagura di Superga la difesa che la Nazionale schierò nei primissimi anni [[1950|'50]] avrebbe visto in campo tre suoi allievi: Ballarin, Tognon, Cervato. Allenatore di prima categoria a Firenze: al primo corso nazionale indetto nel [[1948]] dalla Commissione Tecnica Federale Renato Bottacini risultò 2° assoluto dietro all'amico [[Bernardini Fulvio|Fulvio Bernardini]]. Sergente di ferro, uomo per nulla disponibile a compromessi equivoci, leale e serio sul campo e fuori, Renato Bottacini ebbe con i suoi allievi un rapporto altamente professionale ed umano, rimanendo costante nella memoria dei suoi uomini per le sue qualità di maestro di calcio e di vita.''
''Egli sapeva immediatamente riconoscere durante le "leve" estive le peculiarità degli esaminandi. Ballarin arrivò alla prova mettendosi a fare la mezz'ala: dopo 10 minuti di prova lo chiamò e gli chiese se nella sua squadra giocasse sempre in quella posizione: ''"Mi zogo lì"''; risposta di Bottacini: ''"Te si' un terzin: va' la' drio!"'': non si mosse più, raggiungendo la fama e la gloria; costanti le confessioni epistolari da parte di Aldo; in lacrime, lo riconobbe dalle gambe a Torino subito dopo Superga. Tognon venne alla leva: era un "Dio": lo mise subito in mezzo alla difesa; costo dell'operazione: il biglietto dell'autobus.'' ''Cervato era un mastino: giocava modernamente scendendo rapidamente lungo la linea laterale sinistra: era privo di un dito: Bottacini lo mandò dal Bolzano alla [[Sampdoria]], ma nonostante fosse già stato siglato il contratto, venne rifiutato dalla squadra genovese perché "alla visita medica venne constatata una deficienza d'equilibrio nella corsa dovuta alla menomazione alla mano. In verità Cervato non aveva giocato in modo brillante le prime partite amichevoli; venne pertanto venduto alla [[Fiorentina]], conquistandosi una carriera eccellente; tre anni dopo Bottacini vendette Caceffo, giovane trequartista, sempre dal Bolzano alla [[Sampdoria]]: non ci furono problemi: il giocatore era "garantito".''
''Bottacini tenne strette ed amichevoli relazioni con tutto il gotha del Calcio, dello Sport, della politica. Alcune personalità: Arpinati, [[Vaccaro Giorgio|Vaccaro]], Starace, Ridolfi, Baldo, Barassi, Pasquale, [[Pozzo Vittorio|Pozzo]], Felsner, Gianni, Meazza, Schiavio, [[Piola Silvio|Piola]], [[Czeizler Lajos|Czeizler]], [[Foni Alfredo|Foni]], Ferrari, Viani, Novo, Erbstein. In occasione della preparazione alle Olimpiadi del [[1960|'60]] a Roma venne invitato da Giulio Onesti a visitare gli impianti, tornando così nella capitale che l'aveva visto protagonista a cavallo degli anni [[1930|Trenta]]. Tenne per la [[F.I.G.C.]] numerosi corsi di formazione centrali e periferici alle nuove leve di allenatori. Per il periodo a Rovigo, bibliografia: Casalicchio-Fontanelli [[1893]]/[[2006]] "Oltre un secolo di Calcio a Rovigo" – Geo Edizioni srl – via Ormicello 2 -50053 Empoli (FI).''


'''Nel dettaglio i dati ufficiali forniti dalla [[F.I.G.C.|FIGC]] al giocatore il [[17 giugno]] [[1952]] per l'istituenda cassa previdenza giocatori/allenatori:'''
Renato Bottacini nasce a Verona nel [[1901]]. Impara a giocare sulla piazza della Basilica di San Zeno; i suoi maestri furono i soldati inglesi di stanza in città durante la prima guerra mondiale. La sua prima squadra fu la Bentegodi, con la quale partecipò ai [[Campionato|campionati]] di Promozione Regionale. Passò l'anno dopo all'[[Verona|Hellas Verona]], giocandovi fino al [[1925]]. Nel [[1925]] fu acquistato dal [[Bologna]]. Il [[campionato]] [[1926/27]], lo giocò in prestito alla [[Spal|SPAL di Ferrara]]. La Lazio lo acquista nel [[1927]] dal [[Bologna]]; nella capitale gioca fino al [[1931]]. Passa, come giocatore/allenatore, al Rovigo; dal [[1937]] al [[1942]] si applica alla funzione unica di allenatore. Trasferitosi a Merano durante il secondo conflitto mondiale, allena la squadra locale fino al [[1947]]. Nel [[1947]] è a Bolzano. Nel [[1950]] è a Verona dove rimane fino al [[1952]] dirigendo il settore giovanile. Torna ad allenare l'AC Bolzano fino al [[1954]]. Nel [[1956]] viene chiamato da Ceravolo ad allenare il [[Catanzaro]] [[Serie B|in B]]. Infine si ricordano saltuarie prestazioni con Virtus don Bosco di Bolzano, AC Merano, Lana e Val Passiria.

Curriculum: partite in [[Serie A|A]] 352; in [[Serie B|B]] 34; in [[Serie C|C]] 204;

Rappresentativa Nazionale Ferrovieri: 1 a Roma il [[6 aprile]] [[1930]], Italia-Ungheria 2-2.


Nel dettaglio i dati ufficiali forniti dalla [[F.I.G.C.|FIGC]] al giocatore il [[17 giugno]] [[1952]] per l'istituenda cassa previdenza giocatori/allenatori:

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! Stagione !! Squadra !! Serie !! Partite
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| [[1914/15]] || Bentegodi || Promozione regionale || 24
| [[1914/15]] || Bentegodi || Promozione regionale ||
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| [[1919/20]] || Bentegodi || Promozione regionale || 30
| [[1919/20]] || Bentegodi || Promozione regionale || 1
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| [[1920/21]] || Bentegodi || A || 40 compresa finale
| [[1920/21]] || Bentegodi || A || 15 compresa finale
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| [[1921/22]] || [[Verona|Hellas VR]] || A || 38
| [[1921/22]] || [[Verona|Hellas VR]] || A || 22
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| [[1922/23]] || [[Verona|Hellas VR]] || A || 38
| [[1922/23]] || [[Verona|Hellas VR]] || A || 20
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| [[1923/24]] || [[Verona|Hellas VR]] || A || 38
| [[1923/24]] || [[Verona|Hellas VR]] || A || 22
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| [[1924/25]] || [[Verona|Hellas VR]] || A || 34
| [[1924/25]] || [[Verona|Hellas VR]] || A || 11
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| [[1925/26]] || [[Bologna]] || A || 20
| [[1925/26]] || [[Bologna]] || A || 2
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| [[1926/27]] || [[Spal]] || B || 34 (prestito)
| [[1926/27]] || [[Spal]] || B || 18 (prestito)
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| [[1929/30]] || Lazio || A || 38
| [[1929/30]] || Lazio || A || 27
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| [[1931/32]] || Rovigo || C || 24
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'''Sito ufficiale: http://www.renatobottacini.it/'''
Allievi di fama: Aldo Ballarin, Cervato Sergio, Omero Tognon, Penzo, Isaberti, Frascaroli, Dalla Torre, Begalli, Zara, Montanari, Volpi, Bosio, Caceffo, Bigagnoli, Bazzoni. Altri giocatori di grande livello, che raggiunsero notevoli successi per la loro bravura e qualità, furono Gino Pivatelli,potente centravanti degli anni del dopoguerra, [[Pozzan Ugo|Ugo Pozzan]], mezz’ala di talento con grande propensione al gol e Bruno Capra, grintoso terzino.

Se Ballarin non fosse perito nella sciagura di Superga la difesa che la Nazionale schierò nei primissimi anni [[1950|'50]] avrebbe visto in campo tre suoi allievi: Ballarin, Tognon, Cervato. Allenatore di prima categoria a Firenze: al primo corso nazionale indetto nel [[1948]] dalla Commissione Tecnica Federale Renato Bottacini risultò 2° assoluto dietro all'amico [[Bernardini Fulvio|Fulvio Bernardini]]. Sergente di ferro, uomo per nulla disponibile a compromessi equivoci, leale e serio sul campo e fuori, Renato Bottacini ebbe con i suoi allievi un rapporto altamente professionale ed umano, rimanendo costante nella memoria dei suoi uomini per le sue qualità di maestro di calcio e di vita.
Egli sapeva immediatamente riconoscere durante le "leve" estive le peculiarità degli esaminandi. Ballarin arrivò alla prova mettendosi a fare la mezz'ala: dopo 10 minuti di prova lo chiamò e gli chiese se nella sua squadra giocasse sempre in quella posizione: ''"Mi zogo lì"''; risposta di Bottacini: ''"Te si' un terzin: va' la' drio!"'': non si mosse più, raggiungendo la fama e la gloria; costanti le confessioni epistolari da parte di Aldo; in lacrime, lo riconobbe dalle gambe a Torino subito dopo Superga. Tognon venne alla leva: era un "Dio": lo mise subito in mezzo alla difesa; costo dell'operazione: il biglietto dell'autobus. Cervato era un mastino: giocava modernamente scendendo rapidamente lungo la linea laterale sinistra: era privo di un dito: Bottacini lo mandò dal Bolzano alla [[Sampdoria]], ma nonostante fosse già stato siglato il contratto, venne rifiutato dalla squadra genovese perché "alla visita medica venne constatata una deficienza d'equilibrio nella corsa dovuta alla menomazione alla mano. In verità Cervato non aveva giocato in modo brillante le prime partite amichevoli; venne pertanto venduto alla [[Fiorentina]], conquistandosi una carriera eccellente; tre anni dopo Bottacini vendette Caceffo, giovane trequartista, sempre dal Bolzano alla [[Sampdoria]]: non ci furono problemi: il giocatore era "garantito".

Bottacini tenne strette ed amichevoli relazioni con tutto il gotha del Calcio, dello Sport, della politica. Alcune personalità: Arpinati, [[Vaccaro Giorgio|Vaccaro]], Starace, Ridolfi, Baldo, Barassi, Pasquale, [[Pozzo Vittorio|Pozzo]], Felsner, Gianni, Meazza, Schiavio, [[Piola Silvio|Piola]], [[Czeizler Lajos|Czeizler]], [[Foni Alfredo|Foni]], Ferrari, Viani, Novo, Erbstein. In occasione della preparazione alle Olimpiadi del [[1960|'60]] a Roma venne invitato da Giulio Onesti a visitare gli impianti, tornando così nella capitale che l'aveva visto protagonista a cavallo degli anni [[1930|Trenta]]. Tenne per la [[F.I.G.C.]] numerosi corsi di formazione centrali e periferici alle nuove leve di allenatori. Per il periodo a Rovigo: bibliografia Casalicchio-Fontanelli [[1893]]/[[2006]] "Oltre un secolo di Calcio a Rovigo" – Geo Edizioni srl – via Ormicello 2 -50053 Empoli (FI).

Sito ufficiale: http://www.renatobottacini.it/

===Nota===

Spesso, erroneamente, viene riportato come Bottaccini.


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Immagine:botta3.jpg|Bottacini, il quarto da sinistra, il [[6 aprile]] [[1930]] a Roma prima dell'incontro Italia-Ungheria 2-2
File:Bottaccini1928Disegno.jpg|Un disegno del 1928 dove viene riportato come Bottaccini
Immagine:botta4.jpg|Bottacini, quarto da sinistra in ginocchio, al ricevimento dopo la partita della Nazionale con Mussolini
Immagine:Botta5.jpg|Bottacini con Vittorio Pozzo prima dell'amichevole Rovigo-Nazionale Italiana del 21 marzo 1935. La foto reca una dedica di Pozzo al calciatore
Immagine:botta2.jpg|Bottacini gioca nella stagione [[1925/26]] al Bologna. Eccolo con lo scudetto sulla maglia
Immagine:Renato Bottaccini.jpg|Una foto di Bottacini con la casacca della Lazio
Immagine:BottacciniRenato.jpg|Renato Bottacini
Immagine:BottacciniRenato.jpg|Renato Bottacini
Immagine:bottac.jpg|La Lazio 1927/28. Bottacini è il terzo da sinistra
Immagine:bottac.jpg|La Lazio 1927/28. Bottacini è il terzo da sinistra
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Immagine:lapa12.jpg|Il capitano della Lazio Bottacini offre un mazzo di fiori agli avversari in un Lazio-Padova 0-3 della stagione 1927/28
Immagine:lapa12.jpg|Il capitano della Lazio Bottacini offre un mazzo di fiori agli avversari in un Lazio-Padova 0-3 della stagione 1927/28
Immagine:nala12.jpg|Bottacini alle prese con il pericoloso Ghisi del Napoli
Immagine:nala12.jpg|Bottacini alle prese con il pericoloso Ghisi del Napoli
Immagine:Renato Bottaccini.jpg|Una foto di Bottacini con la casacca della Lazio
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Immagine:Bottaccini dischetto.jpg|Un dischetto metellico di Bottacini
Immagine:Bottaccini dischetto 2.jpg|Un altro dischetto metellico di Bottacini
Immagine:botta11.jpg|Il tesserino di allenatore
Immagine:botta2.jpg|Bottacini gioca nella stagione [[1925/26]] al Bologna. Eccolo con lo scudetto sulla maglia
Immagine:botta3.jpg|Bottacini, il quarto da sinistra, il [[6 aprile]] [[1930]] a Roma prima dell'incontro Italia-Ungheria 2-2
Immagine:botta4.jpg|Bottacini, quarto da sinistra in ginocchio, al ricevimento dopo la partita della Nazionale con Mussolini
Immagine:Botta5.jpg|Bottacini con Vittorio Pozzo prima dell'amichevole Rovigo-Nazionale Italiana del 21 marzo 1935. La foto reca una dedica di Pozzo al calciatore
Immagine:botta66.jpg|Bottacini nel [[1939]] con Polo, a destra, e Ballerin a sinistra
Immagine:botta66.jpg|Bottacini nel [[1939]] con Polo, a destra, e Ballerin a sinistra
Immagine:botta7.jpg|Una dedica di Aldo Ballarin al suo allenatore Renato Bottacini
Immagine:botta7.jpg|Una dedica di Aldo Ballarin al suo allenatore Renato Bottacini
Immagine:botta9.jpg|Una dedica di Romano Penzo al suo allenatore Renato Bottacini
Immagine:botta9.jpg|Una dedica di Romano Penzo al suo allenatore Renato Bottacini
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Immagine:Bottaccini dischetto.jpg|Un dischetto metellico di Bottacini
Immagine:Bottaccini dischetto 2.jpg|Un altro dischetto metellico di Bottacini
Immagine:bottacinix.JPG|Una caricatura del 1928
File:Bottaccini1928Disegno.jpg|Un disegno del 1928 dove viene riportato come Bottaccini
Immagine:CaricaturaBottacini.jpg|Una caricatura di Bottacini da "Il Guerin Bazar" del 1929
Immagine:CaricaturaBottacini.jpg|Una caricatura di Bottacini da "Il Guerin Bazar" del 1929
Immagine:caricaturabottacini1929b.jpg|Da "Il Guerin Bazar" del 1929
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Renato Bottacini

Difensore, nato a Verona il 2 marzo 1901. Deceduto a Bologna il 3 agosto 1979. Spesso, erroneamente, viene riportato come Bottaccini.

Viene acquistato nel 1927 dal Bologna. Disputa quattro stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 29 presenze nel Campionato a girone unico e 83 in totale. Dopo la fine della carriera agonistica diviene allenatore e guida il Rovigo (1935) di cui, inizialmente, è anche giocatore. E' in campo con la Rappresentativa Nazionale Ferrovieri, a Roma il 6 aprile 1930, per Italia-Ungheria 2-2.

Renato Bottacini è così ricordato dal figlio Nando Maria che, nel mese di novembre 2010, ha fatto pervenire a LazioWiki, con estrema cortesia, queste note biografiche e molte fotografie private: Renato Bottacini nasce a Verona nel 1901. Impara a giocare sulla piazza della Basilica di San Zeno; i suoi maestri furono i soldati inglesi di stanza in città durante la prima guerra mondiale. La sua prima squadra fu la Bentegodi, con la quale partecipò ai campionati di Promozione Regionale. Passò l'anno dopo all'Hellas Verona, giocandovi fino al 1925. Nel 1925 fu acquistato dal Bologna". Il campionato 1926/27, lo giocò in prestito alla SPAL di Ferrara. La Lazio lo acquista nel 1927 dal Bologna; nella capitale gioca fino al 1931. Passa, come giocatore/allenatore, al Rovigo; dal 1937 al 1942 si applica alla funzione unica di allenatore. Trasferitosi a Merano durante il secondo conflitto mondiale, allena la squadra locale fino al 1947. Nel 1947 è a Bolzano. Nel 1950 è a Verona dove rimane fino al 1952 dirigendo il settore giovanile. Torna ad allenare l'AC Bolzano fino al 1954. Nel 1956 viene chiamato da Ceravolo ad allenare il Catanzaro in B. Infine si ricordano saltuarie prestazioni con Virtus don Bosco di Bolzano, AC Merano, Lana e Val Passiria. Allievi di fama: Aldo Ballarin, Cervato Sergio, Omero Tognon, Penzo, Isaberti, Frascaroli, Dalla Torre, Begalli, Zara, Montanari, Volpi, Bosio, Caceffo, Bigagnoli, Bazzoni. Altri giocatori di grande livello, che raggiunsero notevoli successi per la loro bravura e qualità, furono Gino Pivatelli,potente centravanti degli anni del dopoguerra, Ugo Pozzan, mezz’ala di talento con grande propensione al gol e Bruno Capra, grintoso terzino. Se Ballarin non fosse perito nella sciagura di Superga la difesa che la Nazionale schierò nei primissimi anni '50 avrebbe visto in campo tre suoi allievi: Ballarin, Tognon, Cervato. Allenatore di prima categoria a Firenze: al primo corso nazionale indetto nel 1948 dalla Commissione Tecnica Federale Renato Bottacini risultò 2° assoluto dietro all'amico Fulvio Bernardini. Sergente di ferro, uomo per nulla disponibile a compromessi equivoci, leale e serio sul campo e fuori, Renato Bottacini ebbe con i suoi allievi un rapporto altamente professionale ed umano, rimanendo costante nella memoria dei suoi uomini per le sue qualità di maestro di calcio e di vita. Egli sapeva immediatamente riconoscere durante le "leve" estive le peculiarità degli esaminandi. Ballarin arrivò alla prova mettendosi a fare la mezz'ala: dopo 10 minuti di prova lo chiamò e gli chiese se nella sua squadra giocasse sempre in quella posizione: "Mi zogo lì"; risposta di Bottacini: "Te si' un terzin: va' la' drio!": non si mosse più, raggiungendo la fama e la gloria; costanti le confessioni epistolari da parte di Aldo; in lacrime, lo riconobbe dalle gambe a Torino subito dopo Superga. Tognon venne alla leva: era un "Dio": lo mise subito in mezzo alla difesa; costo dell'operazione: il biglietto dell'autobus. Cervato era un mastino: giocava modernamente scendendo rapidamente lungo la linea laterale sinistra: era privo di un dito: Bottacini lo mandò dal Bolzano alla Sampdoria, ma nonostante fosse già stato siglato il contratto, venne rifiutato dalla squadra genovese perché "alla visita medica venne constatata una deficienza d'equilibrio nella corsa dovuta alla menomazione alla mano. In verità Cervato non aveva giocato in modo brillante le prime partite amichevoli; venne pertanto venduto alla Fiorentina, conquistandosi una carriera eccellente; tre anni dopo Bottacini vendette Caceffo, giovane trequartista, sempre dal Bolzano alla Sampdoria: non ci furono problemi: il giocatore era "garantito". Bottacini tenne strette ed amichevoli relazioni con tutto il gotha del Calcio, dello Sport, della politica. Alcune personalità: Arpinati, Vaccaro, Starace, Ridolfi, Baldo, Barassi, Pasquale, Pozzo, Felsner, Gianni, Meazza, Schiavio, Piola, Czeizler, Foni, Ferrari, Viani, Novo, Erbstein. In occasione della preparazione alle Olimpiadi del '60 a Roma venne invitato da Giulio Onesti a visitare gli impianti, tornando così nella capitale che l'aveva visto protagonista a cavallo degli anni Trenta. Tenne per la F.I.G.C. numerosi corsi di formazione centrali e periferici alle nuove leve di allenatori. Per il periodo a Rovigo, bibliografia: Casalicchio-Fontanelli 1893/2006 "Oltre un secolo di Calcio a Rovigo" – Geo Edizioni srl – via Ormicello 2 -50053 Empoli (FI).

Nel dettaglio i dati ufficiali forniti dalla FIGC al giocatore il 17 giugno 1952 per l'istituenda cassa previdenza giocatori/allenatori:

Stagione Squadra Serie Partite
1914/15 Bentegodi Promozione regionale
1919/20 Bentegodi Promozione regionale 1
1920/21 Bentegodi A 15 compresa finale
1921/22 Hellas VR A 22
1922/23 Hellas VR A 20
1923/24 Hellas VR A 22
1924/25 Hellas VR A 11
1925/26 Bologna A 2
1926/27 Spal B 18 (prestito)
1927/28 Lazio A 17
1928/29 Lazio A 29
1929/30 Lazio A 27
1930/31 Lazio A 2
1931/32 Rovigo C 24
1932/33 Rovigo C 24
1933/34 Rovigo C 26
1934/35 Rovigo C 25
1935/36 Rovigo C 30
1936/37 Rovigo C 25

Sito ufficiale: http://www.renatobottacini.it/





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