Storia del Campionato di Serie A 1957/58: differenze tra le versioni
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Nella stagione [[1957/58]] il Campionato fu vinto dalla Juventus che con 51 punti precedette la Fiorentina, che ne totalizzò 43 ed il Padova che ne sommò 42. La Lazio giunse 12^ a pari punti, 30, con Genoa, Sampdoria, Alessandria e Spal. Retrocessero in serie B il l'Atalanta ed il Verona che terminarono ultime con 28 e 26 punti. Furono promosse dal campionato Cadetti il Bari e la Triestina. |
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| ⚫ | Nella stagione [[1957/58]] il [[Campionato]] fu vinto dalla [[Juventus]] che con 51 punti precedette la [[Fiorentina]], che ne totalizzò 43 ed il [[Padova]] che ne sommò 42. La Lazio giunse 12a a pari punti, 30, con [[Genoa]], [[Sampdoria]], [[Alessandria]] e [[Spal]]. Retrocessero in [[serie B]] l'[[Atalanta]] ed il [[Verona]] che terminarono ultime con 28 e 26 punti. Furono promosse dal [[campionato]] Cadetti il [[Bari]] e la [[Triestina]]. Per la Lazio fu una stagione molto difficile a causa della grave situazione finanziaria che non permise al presidente [[Siliato Leonardo|Leonardo Siliato]] di acquistare giocatori di valore. Inoltre il trainer [[Carver Jesse|Jesse Carver]] preferì trasferirsi all'[[Inter]] e i biancocelesti furono allenati dallo jugoslavo [[Ciric Milovan|Milovan Ciric]]. In quella stagione la Lazio fu decimata dall'epidemia influenzale, l'"asiatica", che si accanì sui giocatori con particolare virulenza. Nel girone d'andata la squadra conquistò 14 punti e 4 sole vittorie contro compagini di media levatura con l'eccezione del [[Napoli]] che [[Domenica 20 ottobre 1957 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Napoli 4-1|fu travolto a Roma per 4-1]]. [[Domenica 15 settembre 1957 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Bologna 4-3|La vittoria 4-3]] con il [[Bologna]] alla seconda giornata fu caratterizzata dal grave infortunio patito dal portiere [[Lovati Roberto|Roberto Lovati]] che si fratturò le dita in uno scontro con il rossoblù Pivatelli, dalla susseguente espulsione di [[Fuin Luigi|Luigi Fuin]] che aveva cercato di vendicare il compagno e dall'invasione di campo di un tifoso laziale che arrivò a colpire l'arbitro. Per questo motivo alla Lazio fu squalificato il campo di gioco. Buoni pareggi furono ottenuti con [[Fiorentina]] ([[Domenica 3 novembre 1957 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Fiorentina 2-2|2-2]]) e [[Milan]] ([[Domenica 17 novembre 1957 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Milan 1-1|1-1]]) in casa. Molto nette furono, invece, le sconfitte con il [[Padova]] ([[Domenica 8 settembre 1957 - Padova, stadio Appiani - Padova-Lazio 3-1|3-1]]), l'[[Inter]] ([[Domenica 22 settembre 1957 - Milano, stadio San Siro - Inter-Lazio 5-2|5-2]]), l'[[Alessandria]] ([[Domenica 6 ottobre 1957 - Alessandria, stadio Giuseppe Moccagatta - Alessandria-Lazio 4-0|4-0]]), la [[Roma]] ([[Domenica 27 ottobre 1957 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 3-0|3-0]]) e la [[Spal]] ([[Domenica 29 dicembre 1957 - Ferrara, stadio Paolo Mazza - Spal-Lazio 3-0|3-0]]) e la [[Juventus]] ([[Domenica 10 novembre 1957 - Torino, stadio Comunale - Juventus-Lazio 3-1|3-1]]). |
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L'inizio del girone di ritorno fu positivo con [[Domenica 26 gennaio 1958 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Padova 1-0|la vittoria di misura]] sul [[Padova]], ma il [[2 febbraio]] [[1958]] la Lazio fu mortificata dal [[Bologna]] che [[Domenica 2 febbraio 1958 - Bologna, stadio Comunale – Bologna-Lazio 5-0|s'impose per 5-0]]. Questa sconfitta determinò l'esonero di [[Ciric Milovan|Milovan Ciric]] che fu sostituito dal duo [[Canestri Dino|Dino Canestri]] ed [[Monza Alfredo|Alfredo Monza]]. Le cose sembrarono migliorare [[Domenica 9 febbraio 1958 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Inter 3-1|con la vittoria per 3-1]] con l'[[Inter]] e due successi casalinghi con l'[[Alessandria]] ([[Domenica 23 febbraio 1958 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Alessandria 2-1|2-1]]) e l'[[Atalanta]] ([[Domenica 2 marzo 1958 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Atalanta 3-1|3-1]]). La Lazio vendicò con una partita magnifica [[Domenica 27 ottobre 1957 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 3-0|la sconfitta per 3-0 patita]] nel [[derby]] d'andata e battè la [[Roma]] [[Domenica 16 marzo 1958 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 2-1|in quella di ritorno per 2-1]]. Seguirono tre dure sconfitte consecutive con la [[Fiorentina]] ([[Domenica 30 marzo 1958 - Firenze, stadio Comunale - Fiorentina-Lazio 2-0|2-0]]), la [[Juventus]] ([[Domenica 6 aprile 1958 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Juventus 1-4|1-4]]) ed il [[Milan]] ([[Domenica 13 aprile 1958 - Milano, stadio San Siro – Milan-Lazio 6-1|6-1]]). A questo punto la Società convinse [[Bernardini Fulvio|Fulvio Bernardini]] ad assumere la guida della squadra per il [[campionato]] successivo. L'accordo fu raggiunto il [[6 aprile]] [[1958]]. Nel frattempo i due tecnici [[Canestri Dino|Canestri]] e [[Monza Alfredo|Monza]] riuscirono a far conquistare alla squadra, seppure con fatica, una difficile salvezza [[Domenica 25 maggio 1958 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Verona 4-0|battendo per 4-0]] nell'ultima giornata il [[Verona]] in un match decisivo per la permanenza nella [[Serie A|massima serie]]. |
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| ⚫ | Il reparto più debole della squadra fu la difesa, che incassò il maggior numero di goal tra tutte le squadre della [[serie A]], ben 65. I goal all'attivo furono 45. I biancocelesti riportarono 10 vittorie, 10 pareggi e 14 sconfitte. Non vinsero nessuna partita in trasferta. Il migliore marcatore della squadra fu [[Selmosson Bengt Arne|Bengt Selmosson]] con 9 reti, seguito da [[Burini Renzo|Renzo Burini]] e [[Tozzi Humberto|Humberto Tozzi]] con 7. Il giocatore con più presenze fu [[Molino Giovanni|Giovanni Molino]] con 34 partite, seguito da [[Selmosson Bengt Arne|Bengt Selmosson]] con 33 ed [[Muccinelli Ermes|Ermes Muccinelli]] con 32. |
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| ⚫ | Per la Lazio fu una stagione molto difficile a causa della grave situazione finanziaria che non permise al presidente [[Siliato Leonardo|Siliato]] di acquistare giocatori di valore. Inoltre il trainer [[Carver Jesse|Carver]] preferì trasferirsi all'Inter e i biancocelesti furono allenati dallo jugoslavo [[Ciric Milovan|Ciric]]. In quella stagione la Lazio fu decimata dall'epidemia influenzale, l'"asiatica", che si accanì sui giocatori con particolare virulenza. Nel girone d'andata la squadra conquistò 14 punti e 4 sole vittorie contro compagini di media levatura con l'eccezione del Napoli che fu travolto a Roma per 4-1. |
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Le cose sembrarono migliorare con la vittoria per 3-1 con l'Inter e due successi casalinghi con l'Alessandria e l'Atalanta. La Lazio vendicò con una partita magnifica la sconfitta nel derby d'andata e battè la Roma per 2-1. Seguirono tre dure sconfitte consecutive con la Fiorentina, la Juventus ed il Milan (6-1). A questo punto la Società convinse [[Bernardini Fulvio|Fulvio Bernardini]] ad assumere la guida della squadra il [[6 aprile]] [[1958]] e il tecnico riuscì a conquistare, seppure con fatica, una difficile salvezza battendo per 4-0 nell'ultima giornata il Verona in un match decisivo per la permanenza nella massima serie. |
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Storia del Campionato di Serie A 1956/57 - Storia del Campionato di Serie A 1958/59
Nella stagione 1957/58 il Campionato fu vinto dalla Juventus che con 51 punti precedette la Fiorentina, che ne totalizzò 43 ed il Padova che ne sommò 42. La Lazio giunse 12a a pari punti, 30, con Genoa, Sampdoria, Alessandria US e Spal. Retrocessero in serie B l'Atalanta ed il Verona che terminarono ultime con 28 e 26 punti. Furono promosse dal campionato Cadetti il Bari e la Triestina. Per la Lazio fu una stagione molto difficile a causa della grave situazione finanziaria che non permise al presidente Leonardo Siliato di acquistare giocatori di valore. Inoltre il trainer Jesse Carver preferì trasferirsi all'Internazionale FC e i biancocelesti furono allenati dallo jugoslavo Milovan Ciric. In quella stagione la Lazio fu decimata dall'epidemia influenzale, l'"asiatica", che si accanì sui giocatori con particolare virulenza. Nel girone d'andata la squadra conquistò 14 punti e 4 sole vittorie contro compagini di media levatura con l'eccezione del Napoli che fu travolto a Roma per 4-1. La vittoria 4-3 con il Bologna alla seconda giornata fu caratterizzata dal grave infortunio patito dal portiere Roberto Lovati che si fratturò le dita in uno scontro con il rossoblù Pivatelli, dalla susseguente espulsione di Luigi Fuin che aveva cercato di vendicare il compagno e dall'invasione di campo di un tifoso laziale che arrivò a colpire l'arbitro. Per questo motivo alla Lazio fu squalificato il campo di gioco. Buoni pareggi furono ottenuti con Fiorentina (2-2) e Milan AC (1-1) in casa. Molto nette furono, invece, le sconfitte con il Padova (3-1), l'Internazionale FC (5-2), l'Alessandria US (4-0), la Roma AS (3-0) e la Spal (3-0) e la Juventus (3-1).
L'inizio del girone di ritorno fu positivo con la vittoria di misura sul Padova, ma il 2 febbraio 1958 la Lazio fu mortificata dal Bologna che s'impose per 5-0. Questa sconfitta determinò l'esonero di Milovan Ciric che fu sostituito dal duo Dino Canestri ed Alfredo Monza. Le cose sembrarono migliorare con la vittoria per 3-1 con l'Internazionale FC e due successi casalinghi con l'Alessandria US (2-1) e l'Atalanta (3-1). La Lazio vendicò con una partita magnifica la sconfitta per 3-0 patita nel derby d'andata e battè la Roma AS in quella di ritorno per 2-1. Seguirono tre dure sconfitte consecutive con la Fiorentina (2-0), la Juventus (1-4) ed il Milan AC (6-1). A questo punto la Società convinse Fulvio Bernardini ad assumere la guida della squadra per il campionato successivo. L'accordo fu raggiunto il 6 aprile 1958. Nel frattempo i due tecnici Canestri e Monza riuscirono a far conquistare alla squadra, seppure con fatica, una difficile salvezza battendo per 4-0 nell'ultima giornata il Verona in un match decisivo per la permanenza nella massima serie.
Il reparto più debole della squadra fu la difesa, che incassò il maggior numero di goal tra tutte le squadre della serie A, ben 65. I goal all'attivo furono 45. I biancocelesti riportarono 10 vittorie, 10 pareggi e 14 sconfitte. Non vinsero nessuna partita in trasferta. Il migliore marcatore della squadra fu Bengt Selmosson con 9 reti, seguito da Renzo Burini e Humberto Tozzi con 7. Il giocatore con più presenze fu Giovanni Molino con 34 partite, seguito da Bengt Selmosson con 33 ed Ermes Muccinelli con 32.
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