Rambaudi Roberto: differenze tra le versioni

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Attaccante, nato a Moncalieri (TO) il [[12 gennaio]] [[1966]].
Attaccante, nato a Moncalieri (TO) il [[12 gennaio]] [[1966]].


Cresciuto nelle giovanili del Torino.
Cresciuto nelle giovanili del Torino, milita nell'Omegna, Pavia, Perugia, Foggia.
Viene acquistato nel [[1992]] dal Foggia. Disputa 4 stagioni in maglia biancoceleste per poi passare al [[Genoa]] ed in seguito al Treviso ([[1999/00]]).
Viene acquistato nel [[1992]] dall'Atalanta. Disputa 4 stagioni in maglia biancoceleste per poi passare al [[Genoa]] ed in seguito al Treviso ([[1999/00]]).


Con la Lazio colleziona 109 presenze e 13 reti in [[Campionato]].
Con la Lazio colleziona 109 presenze e 13 reti in [[Campionato]].


Nella stagione [[2003]]-[[2004|04]] ha allenato gli Allievi Nazionali. Successivamente allena Latina e Viterbese.
Nella stagione [[2003]]-[[2004|04]] ha allenato gli Allievi Nazionali. Successivamente allena Latina, Viterbese e dall'ottobre [[2013]] l'Astrea. Dal [[2015]] al [[2019]] guida l'ASD LUISS nel campionato di 1ª Categoria laziale e Promozione. A febbraio [[2020]] diventa l’allenatore dell’Atletico Lodigiani (Eccellenza). A fine stagione non viene confermato. Trova un accordo con il Flaminia per la stagione [[2021/22]] ma ad ottobre 2021 viene esonerato.

E' commentatore tecnico per la RAI.


== Palmares ==
== Palmares ==
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Riportiamo l'intervista pubblicata a pagina 15 del Corriere della Sera (9 giugno 2000).
Riportiamo l'intervista pubblicata a pagina 15 del Corriere della Sera (9 giugno 2000).


Il presidente del Treviso calcio denunciato per estorsione nei confronti del suo giocatore più pagato Rambaudi: «Così la società mi ha ricattato» TREVISO - Una storia di donne, spie e ricatti fra i calciatori del Treviso, squadra di serie B. Il presidente della società, Renzo Barcé, è indagato per tentata estorsione. Accusato di aver fatto pedinare da un' agenzia investigativa il centrocampista Roberto Rambaudi, ex nazionale. Rambaudi, 34 anni, è il più quotato tra i biancocelesti trevigiani. Ha un contratto di 2 anni da 500 milioni. Il presidente voleva cacciarlo, ritenendo di averlo pagato troppo. Avrebbe cercato di metterlo nei guai facendolo fotografare assieme a qualche bella signora della provincia trevigiana e minacciando di spedire gli scatti ai familiari del giocatore. Una storia che pare uscita dal film Signore e signori di Pietro Germi. I carabinieri, perquisendo la sede del Treviso, hanno trovato diverse foto in bianco e nero: si vedono ragazze che entrano ed escono dalle case dei calciatori. Sarebbeto servite al presidente per il ricatto: «Rescindi il contratto o le mando alla tua famiglia», avrebbe minacciato Barcé. È stato Rambaudi a chiedere l' intervento dei carabinieri, a febbraio. Temeva di essere seguito da un rapitore. «Ho rischiato un incidente stradale per sfuggire a una macchina che mi inseguiva» racconta. Presentata la denuncia, il calciatore ha scoperto che a seguirlo erano detective assunti dalla società. «Non ho risolto il contratto - racconta - per vedere dove volevano arrivare». La società voleva convincerlo a far le valigie, per non continuare a pagarlo. Ma Rambaudi ha resistito. Finché non sono spuntati gli investigatori privati. Quando ha capito di essere controllato dal presidente, ha assoldato altri investigatori e registrato una conversazione con Barcé sulle foto. Poi ha denunciato il presidente ai carabinieri per minacce. «Mente per salvarsi la faccia» replica Barcé.
Il presidente del Treviso calcio denunciato per estorsione nei confronti del suo giocatore più pagato Rambaudi: «Così la società mi ha ricattato» TREVISO - Una storia di donne, spie e ricatti fra i calciatori del Treviso, squadra di serie B. Il presidente della società, Renzo Barcé, è indagato per tentata estorsione. Accusato di aver fatto pedinare da un' agenzia investigativa il centrocampista Roberto Rambaudi, ex nazionale. Rambaudi, 34 anni, è il più quotato tra i biancocelesti trevigiani. Ha un contratto di 2 anni da 500 milioni. Il presidente voleva cacciarlo, ritenendo di averlo pagato troppo. Avrebbe cercato di metterlo nei guai facendolo fotografare assieme a qualche bella signora della provincia trevigiana e minacciando di spedire gli scatti ai familiari del giocatore. Una storia che pare uscita dal film Signore e signori di Pietro Germi. I carabinieri, perquisendo la sede del Treviso, hanno trovato diverse foto in bianco e nero: si vedono ragazze che entrano ed escono dalle case dei calciatori. Sarebbero servite al presidente per il ricatto: «Rescindi il contratto o le mando alla tua famiglia», avrebbe minacciato Barcé. È stato Rambaudi a chiedere l'intervento dei carabinieri, a febbraio. Temeva di essere seguito da un rapitore. «Ho rischiato un incidente stradale per sfuggire a una macchina che mi inseguiva» racconta. Presentata la denuncia, il calciatore ha scoperto che a seguirlo erano detective assunti dalla società. «Non ho risolto il contratto - racconta - per vedere dove volevano arrivare». La società voleva convincerlo a far le valigie, per non continuare a pagarlo. Ma Rambaudi ha resistito. Finché non sono spuntati gli investigatori privati. Quando ha capito di essere controllato dal presidente, ha assoldato altri investigatori e registrato una conversazione con Barcé sulle foto. Poi ha denunciato il presidente ai carabinieri per minacce. «Mente per salvarsi la faccia» replica Barcé.


Luciano Ferraro.
Luciano Ferraro.

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[[Categoria:Biografie|Rambaudi, Roberto]]
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Versione attuale delle 00:46, 3 feb 2022

Roberto Rambaudi

Attaccante, nato a Moncalieri (TO) il 12 gennaio 1966.

Cresciuto nelle giovanili del Torino, milita nell'Omegna, Pavia, Perugia, Foggia. Viene acquistato nel 1992 dall'Atalanta. Disputa 4 stagioni in maglia biancoceleste per poi passare al Genoa ed in seguito al Treviso (1999/00).

Con la Lazio colleziona 109 presenze e 13 reti in Campionato.

Nella stagione 2003-04 ha allenato gli Allievi Nazionali. Successivamente allena Latina, Viterbese e dall'ottobre 2013 l'Astrea. Dal 2015 al 2019 guida l'ASD LUISS nel campionato di 1ª Categoria laziale e Promozione. A febbraio 2020 diventa l’allenatore dell’Atletico Lodigiani (Eccellenza). A fine stagione non viene confermato. Trova un accordo con il Flaminia per la stagione 2021/22 ma ad ottobre 2021 viene esonerato.

E' commentatore tecnico per la RAI.

Palmares


Nota

Riportiamo l'intervista pubblicata a pagina 15 del Corriere della Sera (9 giugno 2000).

Il presidente del Treviso calcio denunciato per estorsione nei confronti del suo giocatore più pagato Rambaudi: «Così la società mi ha ricattato» TREVISO - Una storia di donne, spie e ricatti fra i calciatori del Treviso, squadra di serie B. Il presidente della società, Renzo Barcé, è indagato per tentata estorsione. Accusato di aver fatto pedinare da un' agenzia investigativa il centrocampista Roberto Rambaudi, ex nazionale. Rambaudi, 34 anni, è il più quotato tra i biancocelesti trevigiani. Ha un contratto di 2 anni da 500 milioni. Il presidente voleva cacciarlo, ritenendo di averlo pagato troppo. Avrebbe cercato di metterlo nei guai facendolo fotografare assieme a qualche bella signora della provincia trevigiana e minacciando di spedire gli scatti ai familiari del giocatore. Una storia che pare uscita dal film Signore e signori di Pietro Germi. I carabinieri, perquisendo la sede del Treviso, hanno trovato diverse foto in bianco e nero: si vedono ragazze che entrano ed escono dalle case dei calciatori. Sarebbero servite al presidente per il ricatto: «Rescindi il contratto o le mando alla tua famiglia», avrebbe minacciato Barcé. È stato Rambaudi a chiedere l'intervento dei carabinieri, a febbraio. Temeva di essere seguito da un rapitore. «Ho rischiato un incidente stradale per sfuggire a una macchina che mi inseguiva» racconta. Presentata la denuncia, il calciatore ha scoperto che a seguirlo erano detective assunti dalla società. «Non ho risolto il contratto - racconta - per vedere dove volevano arrivare». La società voleva convincerlo a far le valigie, per non continuare a pagarlo. Ma Rambaudi ha resistito. Finché non sono spuntati gli investigatori privati. Quando ha capito di essere controllato dal presidente, ha assoldato altri investigatori e registrato una conversazione con Barcé sulle foto. Poi ha denunciato il presidente ai carabinieri per minacce. «Mente per salvarsi la faccia» replica Barcé.

Luciano Ferraro.








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