Ferraris (IV) Attilio: differenze tra le versioni

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[[Immagine:AttilioFerraris.jpg|thumb|left|Attilio Ferraris IV]]
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[[File:ferraris9.jpg|thumb|right|200px|Attilio Ferraris nell'estate 1933 in piscina]]
[[File:ferrIV34.jpg|thumb|right|200px|Ferraris (IV), appena giunto alla Lazio nell'estate 1934, prima di entrare in campo. Lo accompagna la sua fedele sigaretta]]
Mediano, nato il [[26 marzo]] [[1904]] a Roma in Borgo Angelico n.19 (poi si traferirà in via Properzio), da Secondino ed Eurosia Stellina e morto a Montecatini (PT) l'[[8 maggio]] [[1947]].


Mediano, nato il [[26 marzo]] [[1904]] a Roma in Borgo Angelico n.19 (poi si traferirà in via Properzio), da Secondino ed Eurosia Stellina e deceduto a Montecatini (PT) l'[[8 maggio]] [[1947]].
Quando fu acquistato dalla Lazio nel [[1934]] Attilio Ferraris IV era già un mito sia nella sua squadra, la [[Roma AS|Roma]], sia in Nazionale dove aveva appena vinto il [[II Coppa del Mondo - Italia 1934 |Mondiale]].
Nato da una famiglia di origine piemontese, aveva il calcio nel sangue come gli altri 3 fratelli maggiori (Paolo, Gino e Fausto), tutti calciatori.
Cresciuto nella [[Fortitudo]], nel [[1927]] si ritrova a giocare nella [[Roma AS|Roma]], nuova società creata dalla fusione con altre squadre della capitale.
Onnipresente, guascone, ma dal cuore d'oro, sempre il migliore in campo, anche se nella vita era un grande fumatore, bevitore e amante del gentil sesso. Nonostante questi vizi che non si sposavano bene con la vita d'atleta, Vittorio Pozzo lo volle ugualmente ai Mondiali del [[1934]], dove sarà uno dei protagonisti della vittoria del II° Campionato del Mondo.
Pochi giorni dopo il suo clamoroso passaggio alla Lazio provocò una piccola sommossa popolare.
La Roma, per calmare le acque e cautelarsi, impose nel contratto una clausola con una forte penale da pagare nel caso in cui Ferraris IV fosse stato mai schierato in un derby.
Convinti che la Lazio non lo avrebbe mai fatto, pochi giorni prima del derby si videro arrivare un fattorino con l'assegno ed un biglietto che annunciava la convocazione del giocatore per la stracittadina che giocò regolarmente e fu uno dei migliori in campo.


Nato da una famiglia di origine piemontese, aveva il calcio nel sangue come gli altri tre fratelli maggiori (Paolo, Gino e Fausto), tutti calciatori.
La prima stagione giocò 29 gare, nella seconda riportò un serio infortunio nella seconda giornata di campionato [[Domenica 29 settembre 1935 - Roma, stadio del P.N.F. - Lazio-Triestina 3-2|Lazio-Triestina 3-2]]. Riprese a giocare solo il [[26 gennaio]] [[1936]] disputando un incontro di 2^ Divisione con la Lazio III e poi, a seguire, altri 5 di 1^ Divisione con la Lazio II. Il rientro in prima squadra avvenne solo in occasione del recupero della XXI giornata, [[Giovedì 5 marzo 1936 - Genova, stadio del Littorio - Sampierdarenese-Lazio 2-2|Sampierdarenese-Lazio 2-2]] del [[5 marzo]] [[1936]].
Cresciuto nella [[Fortitudo]], nel [[1927]] si ritrova a giocare nella [[Roma AS|Roma]], nuova società creata dalla fusione con altre squadre della Capitale. Onnipresente, guascone, ma dal cuore d'oro, sempre il migliore in campo, anche se nella vita era un grande fumatore, bevitore e amante del gentil sesso. Nonostante questi vizi che non si sposavano bene con la vita d'atleta, Vittorio Pozzo lo volle ugualmente ai Mondiali del [[1934]], dove sarà uno dei protagonisti della vittoria del II° Campionato del Mondo.
Concluse la stagione con 9 presenze complessive in [[serie A]] più 1 in [[Coppa Italia]].
Pochi giorni dopo, il suo clamoroso passaggio alla Lazio provocò una piccola sommossa popolare. Quando fu acquistato nell'agosto del [[1934]] Attilio Ferraris IV era infatti un mito sia nella sua squadra, la [[Roma AS|Roma]], che in Nazionale.
La Lazio, credendolo finito, lo cedette al Bari, dove, ristabilitosi, saltò solo una gara. A Bari rimase per due stagioni, poi dopo una fugace apparizione alla Lazio per disputare l'amichevole [[Domenica 26 giugno 1938 - Roma, Stadio del P.N.F. - Lazio-Bologna 6-1|Lazio-Bologna 6-1]] del [[26 giugno]] [[1938]], ritornò alla Roma, per passare poi al [[Catania]] e finire la carriera nell'Elettronica.
I giallorossi, per calmare le acque e cautelarsi, impose nel contratto una clausola con una forte penale da pagare nel caso in cui Ferraris IV fosse stato mai schierato in un derby. Convinti che la Lazio non lo avrebbe mai fatto, pochi giorni prima del derby si videro arrivare un fattorino con l'assegno ed un biglietto che annunciava la convocazione del giocatore per la stracittadina che giocò regolarmente e fu uno dei migliori in campo.
Morì d'infarto in campo a Montecatini l'[[8 maggio]] [[1947]] durante una partita tra amici.
La prima stagione giocò 29 gare, nella seconda riportò un serio infortunio nella seconda giornata di campionato [[Domenica 29 settembre 1935 - Roma, stadio del P.N.F. - Lazio-Triestina 3-2|Lazio-Triestina 3-2]]. Riprese a giocare solo il [[26 gennaio]] [[1936]] disputando un incontro di 2^ Divisione con la Lazio III e poi, a seguire, altri 5 di 1^ Divisione con la Lazio II. Il rientro in prima squadra avvenne solo in occasione del recupero della XXI giornata, [[Giovedì 5 marzo 1936 - Genova, stadio del Littorio - Sampierdarenese-Lazio 2-2|Sampierdarenese-Lazio 2-2]] del [[5 marzo]] [[1936]]. Concluse la stagione con 9 presenze complessive in [[serie A]] più 1 in [[Coppa Italia]].
La Lazio, credendolo finito, lo cedette al Bari, dove, ristabilitosi, saltò solo una gara. In Puglia Attilio rimase due stagioni, poi dopo una fugace apparizione alla Lazio per disputare l'amichevole [[Domenica 26 giugno 1938 - Roma, Stadio del P.N.F. - Lazio-Bologna 6-1|Lazio-Bologna 6-1]] del [[26 giugno]] [[1938]], ritornò alla Roma. Ecco quindi il [[Catania]] e la conclusione della carriera con l'Elettronica. Morì d'infarto in campo a Montecatini l'[[8 maggio]] [[1947]] durante una partita tra amici.


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File:FerrarisNascita.jpg|L'atto di nascita di Attilio Ferraris
File:FerrarisNascita.jpg|L'atto di nascita di Attilio Ferraris
File:ferraris9.jpg|thumb|right|200px|Attilio Ferraris IV nell'estate 1934 in piscina
File:Ferrais1928.jpg|Nel 1928
File:ferrIV34.jpg|thumb|right|200px|Attilio Ferraris IV, appena giunto alla Lazio nell'estate 1934, prima di entrare in campo. Lo accompagna la sua fedele sigaretta
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File:Ferrais1928.jpg|Attilio Ferraris IV nel 1928
File:ferr.jpg|Attilio Ferraris IV
File:ferrar1.jpg|Ferraris con la maglia della Nazionale
File:ferrar1.jpg|Ferraris con la maglia della Nazionale
File:ferrar2.jpg|Fu in questa partita che per Ferraris fu coniato l'appellativo di "Leone di Highbury"
File:ferrar2.jpg|Fu in questa partita che per Ferraris fu coniato l'appellativo di "Leone di Highbury"
File:febera.jpg|Ferraris con Bernardini e Aquino davanti il campo di Testaccio
File:febera.jpg|Ferraris IV con Bernardini e Aquino davanti il campo di Testaccio
File:ferfig.jpg|Una figurina a colori di Ferraris (IV) con la maglia della Nazionale degli anni'30. (Gentile dono del sig. Gabriele Pasquali)
File:ferfig.jpg|Una figurina a colori di Ferraris IV con la maglia della Nazionale degli anni'30. (Gentile dono del sig. Gabriele Pasquali)
File:Ferraris_a.jpg|Attilio Ferraris con la maglia della Lazio
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image:Ferraris_a.jpg|Attilio Ferraris con la maglia della Lazio
File:FerrarisFortitudo.jpg|Attilio Ferraris con la maglia della Fortitudo
File:FerrarisFortitudo.jpg|Attilio Ferraris con la maglia della Fortitudo
image:AttilioFerrarisIV.jpg|Attilio Ferraris
image:AttilioFerrarisIV.jpg|Attilio Ferraris IV
File:Attilio Ferraris.jpg|Una foto con dedica
File:Attilio Ferraris.jpg|Una foto con dedica
image:Ferraris (IV) 2.jpg|Ferraris IV al Lido di Ostia con un piccolo tifoso
File:Ferraris (IV) 2.jpg|Ferraris IV al Lido di Ostia con un piccolo tifoso
File:GuarisFerrarisMilleMiglia.jpg|Ferraris assiste alla Mille Miglia con Filò Guarisi
File:GuarisFerrarisMilleMiglia.jpg|Ferraris assiste alla Mille Miglia con Filò Guarisi
File:FerrarisBari.jpg|Con la maglia del Bari
File:FerrarisBari.jpg|Con la maglia del Bari
image:ferrarisIV.jpg
File:ferrarisIV.jpg|Attilio Ferraris IV
File:Ferraris.jpg|Una caricatura di Attilio Ferraris
File:AFerraris IV.jpg|Attilio Ferraris IV
File:Ferraris.jpg|Una caricatura di Attilio Ferraris IV
File:AttilioFerrarisFirma.jpg
File:AttilioFerrarisFirma.jpg|Attilio Ferraris IV
File:FerrarisFigurina.jpg|Una figurina di Attilio Ferraris con la maglia della Nazionale
File:FerrarisFigurina.jpg|Una figurina di Attilio Ferraris con la maglia della Nazionale
File:FerrarisFigurina2.jpg|Una figurina di Attilio Ferraris
File:FerrarisFigurina2.jpg|Una figurina di Attilio Ferraris IV
File:FerrarisFotoPrivate.jpg|
File:FerrarisFotoPrivate.jpg|Da Il Calcio Illustrato
image:14giu34.jpg|Dal Littoriale del 14 giugno 1934 la notizia del trasferimento alla Lazio
image:14giu34.jpg|Da Il Littoriale del 14 giugno 1934 la notizia del trasferimento alla Lazio
image:15giu34.jpg|Un ritaglio del Littoriale
image:15giu34.jpg|Un ritaglio de Il Littoriale
image:morte_ferraris47.jpg|La morte di Ferraris (dal Corriere dello Sport)
image:morte_ferraris47.jpg|La morte di Attilio Ferraris (dal Corriere dello Sport)
image:10mag47.jpg|Dall'Unità la notizia della morte
image:10mag47.jpg|Da l'Unità la notizia della morte
image:La Nuova Stampa 9mag47.jpg|Da La Nuova Stampa la notizia della morte
image:La Nuova Stampa 9mag47.jpg|Da La Nuova Stampa la notizia della morte
image:11mag47.jpg|Dall'Unità la notizia del funerale
image:11mag47.jpg|Da l'Unità la notizia del funerale
image:atfer.jpg|Il necrologio della Lazio sul Corriere dello Sport
image:atfer.jpg|Il necrologio della Lazio sul Corriere dello Sport
File:AttilioFerrarisBiografia.jpg|La seconda puntata di una biografia di Attlio Ferraris
File:AttilioFerrarisBiografia.jpg|La seconda puntata di una biografia di Attlio Ferraris IV
file:pozzo_ferraris.jpg|Vittorio Pozzo in vista alla tomba di Attilio Ferraris negli anni '50
File:pozzo_ferraris.jpg|Vittorio Pozzo in vista alla tomba di Attilio Ferraris negli anni '50
File:ferrar4.jpg|Un ricordo di Ferraris a dodici anni dalla morte
File:ferrar4.jpg|Un ricordo di Attilio Ferraris a dodici anni dalla morte
image:tombaferraris.jpg|La tomba di Attilio Ferraris al cimitero del Verano
image:tombaferraris.jpg|La tomba di Attilio Ferraris al cimitero del Verano
image:tombaferraris_a.jpg|Particolare della tomba
File:tombaferraris_a.jpg|Particolare della tomba
File:FerrarisVerano.jpg|Altre immagini della tomba del calciatore
File:FerrarisVerano.jpg|Altre immagini della tomba del calciatore
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Versione attuale delle 18:17, 8 mag 2025

Attilio Ferraris IV

Mediano, nato il 26 marzo 1904 a Roma in Borgo Angelico n.19 (poi si traferirà in via Properzio), da Secondino ed Eurosia Stellina e deceduto a Montecatini (PT) l'8 maggio 1947.

Nato da una famiglia di origine piemontese, aveva il calcio nel sangue come gli altri tre fratelli maggiori (Paolo, Gino e Fausto), tutti calciatori. Cresciuto nella Fortitudo, nel 1927 si ritrova a giocare nella Roma, nuova società creata dalla fusione con altre squadre della Capitale. Onnipresente, guascone, ma dal cuore d'oro, sempre il migliore in campo, anche se nella vita era un grande fumatore, bevitore e amante del gentil sesso. Nonostante questi vizi che non si sposavano bene con la vita d'atleta, Vittorio Pozzo lo volle ugualmente ai Mondiali del 1934, dove sarà uno dei protagonisti della vittoria del II° Campionato del Mondo. Pochi giorni dopo, il suo clamoroso passaggio alla Lazio provocò una piccola sommossa popolare. Quando fu acquistato nell'agosto del 1934 Attilio Ferraris IV era infatti un mito sia nella sua squadra, la Roma, che in Nazionale. I giallorossi, per calmare le acque e cautelarsi, impose nel contratto una clausola con una forte penale da pagare nel caso in cui Ferraris IV fosse stato mai schierato in un derby. Convinti che la Lazio non lo avrebbe mai fatto, pochi giorni prima del derby si videro arrivare un fattorino con l'assegno ed un biglietto che annunciava la convocazione del giocatore per la stracittadina che giocò regolarmente e fu uno dei migliori in campo. La prima stagione giocò 29 gare, nella seconda riportò un serio infortunio nella seconda giornata di campionato Lazio-Triestina 3-2. Riprese a giocare solo il 26 gennaio 1936 disputando un incontro di 2^ Divisione con la Lazio III e poi, a seguire, altri 5 di 1^ Divisione con la Lazio II. Il rientro in prima squadra avvenne solo in occasione del recupero della XXI giornata, Sampierdarenese-Lazio 2-2 del 5 marzo 1936. Concluse la stagione con 9 presenze complessive in serie A più 1 in Coppa Italia. La Lazio, credendolo finito, lo cedette al Bari, dove, ristabilitosi, saltò solo una gara. In Puglia Attilio rimase due stagioni, poi dopo una fugace apparizione alla Lazio per disputare l'amichevole Lazio-Bologna 6-1 del 26 giugno 1938, ritornò alla Roma. Ecco quindi il Catania e la conclusione della carriera con l'Elettronica. Morì d'infarto in campo a Montecatini l'8 maggio 1947 durante una partita tra amici.