Simeone Diego Pablo: differenze tra le versioni
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Diego Pablo Simeone, centrocampista, detto "El Cholo", è nato in Argentina, a Buenos Aires, il [[28 aprile]] [[1970]]. |
Diego Pablo Simeone, centrocampista, detto "El Cholo", è nato in Argentina, a Buenos Aires, il [[28 aprile]] [[1970]]. |
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Fa il suo esordio all'età di diciassette anni con la maglia del Velez Sarsfield, nella [[Serie A|massima serie]] argentina, squadra in cui resterà per tre stagioni giocando 76 partite e mettendo a segno 14 reti. Il presidente del [[Pisa]], il vulcanico Romeo Anconetani, intuisce le grandi potenzialità del giocatore e nel [[1990]] lo porta in Italia. In Toscana resterà per due stagioni giocando 55 gare e segnando 6 reti tra [[Serie A]] e [[Serie B]]. Proprio la retrocessione convince Anconetani a vendere Simeone al [[Siviglia]]. In Spagna disputa due [[Campionato|campionati]] nella squadra andalusa e viene impiegato in 64 gare e segna 12 volte. Il [[Siviglia]] cede alle insistenze dei dirigenti dell'[[Atletico Madrid|Atletico di Madrid]] e nel [[1994/95]] veste la maglia biancorossa. Nella capitale spagnola Simeone resterà per tre stagioni, vincendo uno [[Scudetto]] e giocando complessivamente 98 partite e segnando l'incredibile cifra, per un incontrista, di 21 reti, 12 delle quali nella stagione [[1995/96]]. |
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| ⚫ | L'[[Inter]] del presidente Moratti e dell'allenatore [[Simoni Luigi|Luigi Simoni]] decidono di accaparrarsi questo formidabile centrocampista e il giocatore fa ritorno in Italia. Nella squadra nerazzurra, dopo un periodo negativo, il calciatore diviene un elemento fondamentale e in due [[Campionato|campionati]] gioca 57 gare realizzando 11 reti. Contribuisce alla vittoria della [[Coppa UEFA]] nel [[1998]] con il goal della qualificazione alla semifinale contro lo Strasburgo. Nel [[1999]] Moratti, nella sua insopprimibile esigenza di comprare campioni, acquista per una cifra enorme [[Vieri (I) Christian|Christian Vieri]] dalla Lazio. Come parziale contropartita vende alla Società romana anche Simeone e l'affare lo fa la Lazio. Appena giunto, infatti, [[Venerdì 27 agosto 1999 - Montecarlo, stadio Louis II - Manchester United-Lazio 0-1|fa in tempo a vincere]] la [[Supercoppa Europea]] contro il [[Manchester United]] a Montecarlo, sostituendo [[Nedved Pavel|Nedved]] al 66' e il giocatore, con [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]], trova una posizione a centrocampo che gli permette di esprimere tutto il suo potenziale atletico, tattico e tecnico. |
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| ⚫ | Il [[2 aprile]] [[2000]], con i biancocelesti distanziati di 6 punti dalla [[Juventus FC|Juventus]] a 7 giornate dalla fine del [[Campionato]], [[Sabato 1 aprile 2000 - Torino, stadio Delle Alpi - Juventus-Lazio 0-1|segna il goal della vittoria]] nello scontro diretto a Torino e sullo slancio la squadra si aggiudicherà il suo secondo [[Scudetto]]. Nello stesso anno la Lazio vincerà anche la [[Coppa Italia]] e la [[Supercoppa Italiana]], in entrambe le occasioni battendo in finale proprio quell'[[Internazionale FC|Inter]] che aveva ceduto troppo sbrigativamente il giocatore argentino. Alla Lazio Simeone gioca per quattro stagioni, disputando 87 gare e segnando 14 reti. Nel [[2003]] ritornerà in Spagna nell'[[Atletico Madrid]] e vi rimane due stagioni con 36 gare e 2 reti. Molto condizionato da numerosi infortuni chiude, infine, la sua carriera di calciatore in patria giocando 17 partite con 2 reti, nel Racing Avellaneda. Con la nazionale del suo Paese, di cui è stato a lungo il capitano, Simeone è al sesto posto assoluto come numero di presenze con 106 gare e 11 reti (aggiornato al 2022). |
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Al Racing Diego Pablo comincerà anche la carriera di allenatore (sostenitore di un calcio duro e che concede poco all'estetica, molto difensivo a tratti, ma terribilmente efficace) per poi passare nel [[2006]] alla guida dell'Estudiantes, con cui vince il Torneo di apertura; nel [[2007]] eccolo al [[River Plate]] con il quale vince il titolo di Clausura. Nel novembre [[2008]] rassegna le dimissioni e ad aprile [[2009]] firma con il San Lorenzo de Almagro da cui si dimette un anno dopo. A gennaio [[2011]] torna in Italia sulla panchina del [[Catania]]. A fine [[campionato]] rescinde consensualmente il contratto e torna in Argentina alla guida del Racing Club. Nel gennaio [[2012]] la svolta della sua carriera da tecnico: Simeone siede sulla panchina dell'[[Atletico Madrid]], dove vince l'[[Europa League]]. Il suo capolavoro avviene nella stagione [[2013/14]] quando riporta l'Atletico a vincere, dopo 18 anni, il decimo titolo spagnolo. Pochi giorni dopo perde la finale di [[Champions League]] nel derby contro il Real per 4-1, vivendo un'altra amarezza nel [[2016]], quando l'Atletico viene sconfitto di nuovo dagli odiati rivali nell'ultimo atto della coppa continentale. Tecnico fra i più longevi della storia per stagioni consecutive sulla stessa panchina, Simeone ha guidato i madrileni alla conquista di un nuovo campionato nel [[2021]] e di una seconda Europa League nel [[2018]], cui vanno aggiunte due Supercoppe Uefa alzate nel [[2012]] e nel [[2018]]. |
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| ⚫ | L'Inter del presidente Moratti e dell'allenatore [[Simoni Luigi|Simoni]] decidono di accaparrarsi questo formidabile centrocampista e il giocatore fa ritorno in Italia. Nella squadra nerazzurra, dopo un periodo negativo, il calciatore diviene un elemento fondamentale e in due campionati gioca 57 gare realizzando 11 reti. Contribuisce alla vittoria della [[Coppa UEFA]] nel [[1998]] con il goal della qualificazione alla semifinale contro lo Strasburgo. Nel [[1999]] Moratti, nella sua insopprimibile esigenza di comprare campioni, acquista per una cifra enorme [[Vieri (I) Christian|Christian Vieri]] dalla Lazio. Come parziale contropartita vende alla Società romana anche Simeone e l'affare lo fa la Lazio. Appena giunto, infatti, |
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| ⚫ | Diego Pablo Simeone è stato un calciatore esemplare. In ogni squadra ha dato il massimo non risparmiandosi mai. Centrocampista incontrista implacabile, di complessione fisica solida (m 1,78, kg 76), non mollava mai un centimetro di campo ed era capace di opporsi a qualsiasi avversario che avanzava. Dotato di resistenza e di "cattiveria" agonistica fuori del comune, era anche molto intelligente tatticamente e spesso era anche in grado d'impostare l'azione offensiva. Una sua specialità è stata l'inserimento in area avversaria sui tiri da fermo: con tempismo eccezionale e opportunismo ha segnato reti importanti, soprattutto di testa, spuntando all'improvviso oltre lo schieramento difensivo. |
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| ⚫ | Il [[2 aprile]] [[2000]], con i biancocelesti distanziati di 6 punti dalla [[Juventus FC|Juventus]] a 7 giornate dalla fine del [[Campionato]], [[Sabato 1 aprile 2000 - Torino, stadio Delle Alpi - Juventus-Lazio 0-1|segna il goal della vittoria]] nello scontro diretto a Torino e sullo slancio la squadra si aggiudicherà il suo secondo [[Scudetto]] |
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| ⚫ | Nella Lazio è ricordato per un appello fatto alla squadra negli spogliatoi di Torino prima della partita, descritta sopra, decisiva per l'assegnazione dello [[Scudetto]], quando invitò a farsi da parte quei compagni che non avessero creduto nella rimonta e che non avessero dato il massimo. Nessuno naturalmente si defilò e la Lazio vinse. |
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Da rimarcare come "El Cholo" seppe passare dalle parole ai fatti, risultando più volte decisivo nelle ultime giornate di campionato. Dopo aver segnato nella celebre partita-scudetto [[Sabato 1 aprile 2000 - Torino, stadio Delle Alpi - Juventus-Lazio 0-1|Juventus-Lazio]] la sua prima rete stagionale in [[Serie A]] solo alla 28ª giornata, Diego Pablo infilò un parziale di quattro reti nelle ultime sei gare. Tutte consecutive, nelle ultime quattro partite ([[Piacenza]], [[Venezia]], [[Bologna]], [[Reggina]]). Simeone? Un uomo di parola. |
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Molto condizionato da numerosi infortuni chiude, infine, la sua carriera di calciatore in Patria giocando 17 partite con 2 reti, nel Racing Avellaneda. In questa squadra comincerà anche la carriera di allenatore per poi passare nel [[2006]] alla guida dell'Estudiantes, con cui vince il Torneo di apertura, e nel [[2007]] nel River Plate. Nella Nazionale del suo Paese, di cui è stato a lungo il capitano, Simeone è al terzo posto assoluto come numero di presenze con 106 gare e 11 reti. |
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== Palmares == |
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| ⚫ | Diego Pablo Simeone è stato un calciatore esemplare. In ogni squadra ha dato il massimo non risparmiandosi mai. Centrocampista incontrista implacabile, di complessione fisica solida (m 1,78, kg 76), non mollava mai un centimetro di campo ed era capace di opporsi a qualsiasi |
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* 1 [[Immagine:Scudetto.png|15px]] [[Scudetto]] nel [[1999/00]] |
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| ⚫ | Nella Lazio è ricordato per un appello fatto alla squadra negli spogliatoi di Torino prima della partita, descritta sopra, decisiva per l'assegnazione dello [[Scudetto]], quando invitò a farsi da parte quei compagni che non avessero creduto nella rimonta e che non avessero dato il massimo. Nessuno naturalmente si defilò e la Lazio vinse. |
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* 1 [[Immagine:Coppa Italia.png|15px]] [[Coppa Italia]] nel [[1999/00]] |
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* 1 [[Immagine:Supercoppa Italiana.jpg|15px]] [[Supercoppa Italiana]] nel [[2000]] |
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Image:Simeone Pisa.jpg|Giovanissimo giocatore del Pisa |
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File:D.Simeone 6.jpg|La prima esperienza all'Atletico Madrid |
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File:D.Simeone 4.jpg|Con la maglia dell'Inter in Champions <br> Foto Getty Images |
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Image:DiegoSimeone.jpg| Nell'anno dello Scudetto |
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File:D.Simeone 8.png|Lo storico gol contro la Juve |
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Immagine:Diego Pablo Simeone a.jpg| Festeggia dopo una rete |
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Image:simeone1.jpg|Se non si è capito, tiene gli attributi... |
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Image:simeone.jpg|Ultima stagione da laziale |
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File:D.Simeone-9.jpg|Allenatore di successo <br> Foto Getty Imagesù |
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File:Simeoneritorno.jpg|Simeone emozionato [[Martedì 19 settembre 2023 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Atletico Madrid 1-1|ritorna]] all'Olimpico |
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File:Simeone98.jpg|La dedica dei tifosi laziali per il Cholo |
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Versione attuale delle 19:06, 20 set 2023

Diego Pablo Simeone, centrocampista, detto "El Cholo", è nato in Argentina, a Buenos Aires, il 28 aprile 1970.
Fa il suo esordio all'età di diciassette anni con la maglia del Velez Sarsfield, nella massima serie argentina, squadra in cui resterà per tre stagioni giocando 76 partite e mettendo a segno 14 reti. Il presidente del Pisa, il vulcanico Romeo Anconetani, intuisce le grandi potenzialità del giocatore e nel 1990 lo porta in Italia. In Toscana resterà per due stagioni giocando 55 gare e segnando 6 reti tra Serie A e Serie B. Proprio la retrocessione convince Anconetani a vendere Simeone al Siviglia. In Spagna disputa due campionati nella squadra andalusa e viene impiegato in 64 gare e segna 12 volte. Il Siviglia cede alle insistenze dei dirigenti dell'Atletico di Madrid e nel 1994/95 veste la maglia biancorossa. Nella capitale spagnola Simeone resterà per tre stagioni, vincendo uno Scudetto e giocando complessivamente 98 partite e segnando l'incredibile cifra, per un incontrista, di 21 reti, 12 delle quali nella stagione 1995/96. L'Internazionale FC del presidente Moratti e dell'allenatore Luigi Simoni decidono di accaparrarsi questo formidabile centrocampista e il giocatore fa ritorno in Italia. Nella squadra nerazzurra, dopo un periodo negativo, il calciatore diviene un elemento fondamentale e in due campionati gioca 57 gare realizzando 11 reti. Contribuisce alla vittoria della Coppa UEFA nel 1998 con il goal della qualificazione alla semifinale contro lo Strasburgo. Nel 1999 Moratti, nella sua insopprimibile esigenza di comprare campioni, acquista per una cifra enorme Christian Vieri dalla Lazio. Come parziale contropartita vende alla Società romana anche Simeone e l'affare lo fa la Lazio. Appena giunto, infatti, fa in tempo a vincere la Supercoppa Europea contro il Manchester United a Montecarlo, sostituendo Nedved al 66' e il giocatore, con Eriksson, trova una posizione a centrocampo che gli permette di esprimere tutto il suo potenziale atletico, tattico e tecnico. Il 2 aprile 2000, con i biancocelesti distanziati di 6 punti dalla Juventus a 7 giornate dalla fine del Campionato, segna il goal della vittoria nello scontro diretto a Torino e sullo slancio la squadra si aggiudicherà il suo secondo Scudetto. Nello stesso anno la Lazio vincerà anche la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana, in entrambe le occasioni battendo in finale proprio quell'Inter che aveva ceduto troppo sbrigativamente il giocatore argentino. Alla Lazio Simeone gioca per quattro stagioni, disputando 87 gare e segnando 14 reti. Nel 2003 ritornerà in Spagna nell'Atletico Madrid e vi rimane due stagioni con 36 gare e 2 reti. Molto condizionato da numerosi infortuni chiude, infine, la sua carriera di calciatore in patria giocando 17 partite con 2 reti, nel Racing Avellaneda. Con la nazionale del suo Paese, di cui è stato a lungo il capitano, Simeone è al sesto posto assoluto come numero di presenze con 106 gare e 11 reti (aggiornato al 2022).
Al Racing Diego Pablo comincerà anche la carriera di allenatore (sostenitore di un calcio duro e che concede poco all'estetica, molto difensivo a tratti, ma terribilmente efficace) per poi passare nel 2006 alla guida dell'Estudiantes, con cui vince il Torneo di apertura; nel 2007 eccolo al River Plate con il quale vince il titolo di Clausura. Nel novembre 2008 rassegna le dimissioni e ad aprile 2009 firma con il San Lorenzo de Almagro da cui si dimette un anno dopo. A gennaio 2011 torna in Italia sulla panchina del Catania. A fine campionato rescinde consensualmente il contratto e torna in Argentina alla guida del Racing Club. Nel gennaio 2012 la svolta della sua carriera da tecnico: Simeone siede sulla panchina dell'Atletico Madrid, dove vince l'Europa League. Il suo capolavoro avviene nella stagione 2013/14 quando riporta l'Atletico a vincere, dopo 18 anni, il decimo titolo spagnolo. Pochi giorni dopo perde la finale di Coppa dei Campioni - Champions League nel derby contro il Real per 4-1, vivendo un'altra amarezza nel 2016, quando l'Atletico viene sconfitto di nuovo dagli odiati rivali nell'ultimo atto della coppa continentale. Tecnico fra i più longevi della storia per stagioni consecutive sulla stessa panchina, Simeone ha guidato i madrileni alla conquista di un nuovo campionato nel 2021 e di una seconda Europa League nel 2018, cui vanno aggiunte due Supercoppe Uefa alzate nel 2012 e nel 2018.
Diego Pablo Simeone è stato un calciatore esemplare. In ogni squadra ha dato il massimo non risparmiandosi mai. Centrocampista incontrista implacabile, di complessione fisica solida (m 1,78, kg 76), non mollava mai un centimetro di campo ed era capace di opporsi a qualsiasi avversario che avanzava. Dotato di resistenza e di "cattiveria" agonistica fuori del comune, era anche molto intelligente tatticamente e spesso era anche in grado d'impostare l'azione offensiva. Una sua specialità è stata l'inserimento in area avversaria sui tiri da fermo: con tempismo eccezionale e opportunismo ha segnato reti importanti, soprattutto di testa, spuntando all'improvviso oltre lo schieramento difensivo. Nella Lazio è ricordato per un appello fatto alla squadra negli spogliatoi di Torino prima della partita, descritta sopra, decisiva per l'assegnazione dello Scudetto, quando invitò a farsi da parte quei compagni che non avessero creduto nella rimonta e che non avessero dato il massimo. Nessuno naturalmente si defilò e la Lazio vinse. Da rimarcare come "El Cholo" seppe passare dalle parole ai fatti, risultando più volte decisivo nelle ultime giornate di campionato. Dopo aver segnato nella celebre partita-scudetto Juventus-Lazio la sua prima rete stagionale in Serie A solo alla 28ª giornata, Diego Pablo infilò un parziale di quattro reti nelle ultime sei gare. Tutte consecutive, nelle ultime quattro partite (Piacenza, Venezia SSC, Bologna, Reggina). Simeone? Un uomo di parola.
Palmares
- 1
Scudetto nel 1999/00 - 1
Coppa Italia nel 1999/00 - 1
Supercoppa Italiana nel 2000 - 1
Supercoppa Europea nel 1999
- Galleria di immagini
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Capitano argentino a Francia '98
Foto Getty Images -
Giovanissimo giocatore del Pisa
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La prima esperienza all'Atletico Madrid
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Con la maglia dell'Inter in Champions
Foto Getty Images -
Abile di testa e di piede...
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Nell'anno dello Scudetto
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Lo storico gol contro la Juve
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Festeggia dopo una rete
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Se non si è capito, tiene gli attributi...
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Ultima stagione da laziale
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Allenatore di successo
Foto Getty Imagesù -
Simeone emozionato ritorna all'Olimpico
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La dedica dei tifosi laziali per il Cholo
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