Storia della società 1975/76: differenze tra le versioni
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[[image:storia_della_societa_197576.jpg|left|thumb|150px|Umberto Lenzini]] |
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[[Immagine:Longjohnfiu75.jpg|left|thumb|150px|Il ritorno di Chinaglia a Fiumicino]] |
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Versione delle 14:46, 4 nov 2009


Il campionato 1975/76 verrà ricordato come uno di quelli più tormentati della storia biancoceleste sia per i fatti calcistici che per quelli extrasportivi.
Il presidente Umberto Lenzini si trova subito a dover cercare un nuovo allenatore per sostituire Tommaso Maestrelli gravemente ammalato.
La scelta cade sull'ex tecnico dell' Atalanta Giulio Corsini, che è l'esatto opposto dell'ex tecnico ed è considerato nell'ambiente un "sergente di Ferro".
Una scelta che si rivelerà disastrosa, sia sul piano tecnico che umano.
Il nuovo allenatore smantella la squadra-scudetto facendo cedere tre perni fondamentali ritenendoli a fine carriera Frustalupi, Oddi e Nanni, e sostituendoli con giocatori non all'altezza. Il risultato è che la squadra lotterà per non retrocedere per tutta la stagione salvandosi in extremis, e l'allenatore verrà esonerato prima della fine del girone d'andata. In estate intanto scoppiava la querelle Chinaglia, che allettato dalle offerte dei Cosmos New York iniziava un Braccio di ferro con la società.
Solo a fine agosto, e sotto la minaccia di un deferimento con probabile squalifica internazionale, l'attaccante biancazzurro rientrerà a Roma, ma la sua voglia di tornare negli USA condizionerà non poco la sua stagione e quella della Lazio. Inoltre Chinaglia entra subito in contrasto con Corsini, e fra i due saranno scintille. A fine aprile Long John, rientrerà negli Stati Uniti per giocare con i Cosmos di Pelè, vincendo la battaglia con Lenzini, ma lasciando la Lazio tre giornate prima della conclusione del campionato in piena zona retrocessione.
Intanto la tifoseria ha iniziato una lunga contestazione verso la società invitando il presidente laziale a passare le redini. Infine il capitolo dell'ufficio inchieste per i fatti di Cesena dove solo a luglio ne uscirà pulita, riuscendo a dimostrare tutta la propria buona fede. L'unico fatto piacevole, è che la squadra, dopo il campionato tormentato, sfiora la qualificazione alla finale di Coppa Italia, ma per un solo punto non la centra.