Carosi Paolo: differenze tra le versioni
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Cresciuto nel vivaio del Tivoli, disputa 10 stagioni in maglia biancoceleste a partire dal [[1958/59]], con una parentesi nell'[[Udinese]] ([[1962/63]]). Nel [[1968/69]] viene ceduto al [[Catania]]. |
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Con la Lazio colleziona 176 presenze e 3 goal in [[Campionato]]. Detto "Il Barone" in antitesi al suo gioco maschio e privo di fronzoli. Mediano roccioso e infaticabile, ha sempre dimostrato un forte attaccamento alla maglia. |
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Per questo motivo è stato un beniamino dei sostenitori biancocelesti ed un esempio per tutti i suoi compagni di squadra. Di solito marcava la mezzala più avanzata della squadra avversaria riuscendo spesso a neutralizzarla. |
Per questo motivo è stato un beniamino dei sostenitori biancocelesti ed un esempio per tutti i suoi compagni di squadra. Di solito marcava la mezzala più avanzata della squadra avversaria riuscendo spesso a neutralizzarla. |
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Versione delle 19:47, 21 dic 2009



Biografia
Mediano, nato a Tivoli (RM) l'8 aprile 1938, soprannominato il "Barone".
Calciatore
Cresciuto nel vivaio del Tivoli, disputa 10 stagioni in maglia biancoceleste a partire dal 1958/59, con una parentesi nell'Udinese (1962/63). Nel 1968/69 viene ceduto al Catania.
Con la Lazio colleziona 176 presenze e 3 goal in Campionato. Detto "Il Barone" in antitesi al suo gioco maschio e privo di fronzoli. Mediano roccioso e infaticabile, ha sempre dimostrato un forte attaccamento alla maglia.
Per questo motivo è stato un beniamino dei sostenitori biancocelesti ed un esempio per tutti i suoi compagni di squadra. Di solito marcava la mezzala più avanzata della squadra avversaria riuscendo spesso a neutralizzarla.
Sono rimasti celebri e proverbiali alcuni scontri, senza esclusione di colpi, con il funambolico e geniale juventino Omar Sivori.
Allenatore
Terminata la carriera di calciatore nelle file de L'Aquila, Carosi inizia quella di allenatore nelle giovanili della Lazio. Con la squadra Primavera vince lo Scudetto 1975/76 e da questa formazione escono giocatori come Giordano, Manfredonia, Agostinelli, Montesi ed altri forti calciatori.
Superate le prove di Coverciano con ottimi risultati, Paolo tenta la fortuna in squadre professionistiche come l'Avellino (promosso in serie A con gli irpini), la Fiorentina, il Cagliari, il Bologna ottenendo discreti risultati. Nel 1983/84 Giorgio Chinaglia lo chiama sulla panchina della Lazio al posto di Giancarlo Morrone ed il tecnico tiburtino salva la squadra dalla Serie B con un ottimo girone di ritorno.
L'anno seguente viene riconfermato ma un inizio deludente, culminato con l'eliminazione dalla Coppa Italia, porta Chinaglia a sostituirlo, immotivamente e solo dopo due mesi, con Juan Carlos Lorenzo e poi, esonerato pure l'argentino, con il duo Oddi-Lovati che non riuscirà a salvare i biancocelesti. L'anno seguente diviene allenatore del Monza in Serie B.
In tutto Carosi si è seduto sulla panchina biancoceleste per 25 volte, ottenendo 7 vittorie, 9 pareggi e 9 sconfitte.