Il Calciomercato 1931: differenze tra le versioni

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Le manovre della società per rinforzare la squadra trovano un primo compimento il [[23 luglio]] [[1931]] quando a Genova sbarcano i quattro acquisti brasiliani, fortemente voluti da [[Zenobi Remo|Remo Zenobi]], [[Del Debbio Armando|Del Debbio]], dal Corinthias, [[Tedesco André Emanuel|Tedesco]] dall'Atletica Santos, [[Rizzetti Pietro (Pepe)|Rizzetti]], detto "Pepe", dalla Palestra Italia e [[Guarisi Anfilogino Marques|Amphilogino Guarisi]], detto "Filò" dal Corinthians. Il [[6 agosto]] arrivarono altri tre acquisti: [[Castelli (Rato) Luigi Giuseppe|Castelli]] detto "Ratto" e [[De Maria Alessandro|De Maria]] dal Corinthians e [[Serafini Enzo|Serafini]] dalla Palestra Italia. Tutti questi calciatori oriundi brasiliani fecero sì che la squadra capitolina fu chiamata scherzosamente "Brasilazio". Anche l'allenatore era brasiliano, [[Barbuy Amilcar|Amilcar Barbuy]], che non volle mai svelare quale età avesse. Naturalmente a fronte di tanti acquisti furono inevitabili alcune dolorose cessioni come quella di [[Foni Alfredo|Alfredo Foni]] al [[Padova]], del forte centravanti [[Pastore Piero|Pastore]] al [[Milan AC|Milan]], di [[Bottacini Renato|Bottacini]] al Rovigo, di [[Okely (I) Giorgio|Okely (I)]] alla Robur Siena, di [[Lamon (I) Gino|Lamon]], di [[Zanni Giovanni|Zanni]] e di qualche calciatore minore.
Le manovre della società per rinforzare la squadra trovano un primo compimento il [[23 luglio]] [[1931]] quando a Genova sbarcano i quattro acquisti brasiliani, fortemente voluti da [[Zenobi Remo|Remo Zenobi]], [[Del Debbio Armando|Del Debbio]], dal Corinthias, [[Tedesco André Emanuel|Tedesco]] dall'Atletica Santos, [[Rizzetti Pietro (Pepe)|Rizzetti]], detto "Pepe", dalla Palestra Italia e [[Guarisi Anfilogino Marques|Amphilogino Guarisi]], detto "Filò" dal Corinthians. Il [[6 agosto]] arrivarono altri tre acquisti: [[Castelli (Rato) Luigi Giuseppe|Castelli]] detto "Ratto" e [[De Maria Alessandro|De Maria]] dal Corinthians e [[Serafini Enzo|Serafini]] dalla Palestra Italia. Tutti questi calciatori oriundi brasiliani fecero sì che la squadra capitolina fu chiamata scherzosamente "Brasilazio". Anche l'allenatore era brasiliano, [[Barbuy Amilcar|Amilcar Barbuy]], che non volle mai svelare quale età avesse. Naturalmente a fronte di tanti acquisti furono inevitabili alcune dolorose cessioni come quella di [[Foni Alfredo|Alfredo Foni]] al [[Padova]], del forte centravanti [[Pastore Piero|Pastore]] al [[Milan AC|Milan]], di [[Bottacini Renato|Bottacini]] al Rovigo, di [[Okely (I) Giorgio|Okely (I)]] alla Robur Siena, di [[Lamon (I) Gino|Lamon]], di [[Zanni Giovanni|Zanni]] e di qualche calciatore minore.


[[File:brasilazio31gs.jpg|thumb|right|250px|In questa vignetta pubblicata sul Guerin Sportivo nel 1931, si ironizza sul gran numero di brasiliani acquistati dalla Lazio]]

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Immagine:calciomercato1931.jpg|Gli acquisti brasiliani della Lazio per la stagione 1931/32. In alto Pepe e del Debbio; in basso da sinistra Filò, Barbuy, Tedesco
Immagine:calciomercato1931.jpg|Gli acquisti brasiliani della Lazio per la stagione 1931/32. In alto Pepe e del Debbio; in basso da sinistra Filò, Barbuy, Tedesco

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Stagione Le manovre della società per rinforzare la squadra trovano un primo compimento il 23 luglio 1931 quando a Genova sbarcano i quattro acquisti brasiliani, fortemente voluti da Remo Zenobi, Del Debbio, dal Corinthias, Tedesco dall'Atletica Santos, Rizzetti, detto "Pepe", dalla Palestra Italia e Amphilogino Guarisi, detto "Filò" dal Corinthians. Il 6 agosto arrivarono altri tre acquisti: Castelli detto "Ratto" e De Maria dal Corinthians e Serafini dalla Palestra Italia. Tutti questi calciatori oriundi brasiliani fecero sì che la squadra capitolina fu chiamata scherzosamente "Brasilazio". Anche l'allenatore era brasiliano, Amilcar Barbuy, che non volle mai svelare quale età avesse. Naturalmente a fronte di tanti acquisti furono inevitabili alcune dolorose cessioni come quella di Alfredo Foni al Padova, del forte centravanti Pastore al Milan, di Bottacini al Rovigo, di Okely (I) alla Robur Siena, di Lamon, di Zanni e di qualche calciatore minore.

In questa vignetta pubblicata sul Guerin Sportivo nel 1931, si ironizza sul gran numero di brasiliani acquistati dalla Lazio