Almeyda Matias Jesus: differenze tra le versioni
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Cresciuto in una famiglia modesta, Matias comincia a giocare nelle minori del [[River Plate]]. Nella stagione [[1991/92]] debutta in prima squadra e, divenuto titolare fisso, vince tre [[Campionato|Campionati]] nel [[1993]], [[1995]], [[1996]] e una Coppa Libertadores nel medesimo anno. Convocato nella Nazionale Olimpica, conquista la medaglia d'argento ai Giochi di Atlanta. Nel [[Campionato]] argentino gioca in tutto 67 partite e segna 3 reti. Alla fine del [[1996]] si trasferisce in Spagna e gioca nelle file del [[Siviglia]], che sborsa circa 22 miliardi di lire per averlo. Quella stagione non è positiva |
Cresciuto in una famiglia modesta, Matias comincia a giocare nelle minori del [[River Plate]]. Nella stagione [[1991/92]] debutta in prima squadra e, divenuto titolare fisso, vince tre [[Campionato|Campionati]] nel [[1993]], [[1995]], [[1996]] e una Coppa Libertadores nel medesimo anno. Convocato nella Nazionale Olimpica, conquista la medaglia d'argento ai Giochi di Atlanta. Nel [[Campionato]] argentino gioca in tutto 67 partite e segna 3 reti. Alla fine del [[1996]] si trasferisce in Spagna e gioca nelle file del [[Siviglia]], che sborsa circa 22 miliardi di lire per averlo. Quella stagione non è positiva perché gli spagnoli retrocedono e i sostenitori andalusi, che si aspettavano un giocatore con caratteristiche diverse, non hanno troppi rimpianti quando il presidente laziale [[Cragnotti Sergio|Sergio Cragnotti]] lo acquista, nell'estate [[1997]], per rinforzare la squadra biancoceleste. A Roma Almeyda si rivela un calciatore fortissimo e diviene il vero puntello di un centrocampo già fortissimo. In tre stagioni Matias vince uno [[scudetto]], due [[Coppa Italia|Coppe Italia]], una [[Supercoppa Europea]], una [[Coppa delle Coppe]] e una [[Supercoppa Italiana]] e si aggiudica il premio ''Guerin d'Oro'' nel [[1998/99]]. |
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Nell'estate del [[2000]], dopo 63 partite e 2 reti in biancoceleste, [[Cragnotti Sergio|Cragnotti]] lo cede al [[Parma]] dove rimane per 2 stagioni e gioca 47 partite, segnando un goal e vincendo un'altra [[Coppa Italia]]. Nel [[2002]] passa all'[[Inter]] e rimane in nerazzurro fino al [[2004]], giocando 27 gare. A Milano il rendimento del giocatore è modesto, anche a causa di ripetuti infortuni e quindi viene ceduto al [[Brescia]] dove rimane fino al gennaio [[2005]] e gioca solo 5 partite. Alla fine del [[2005]] trova un accordo con il Quilmes per giocare nella Coppa Libertadores. Dopo quattro mesi e 10 incontri giocati con la squadra argentina, Matias annuncia, a soli 31 anni, il suo ritiro dal calcio, ma dopo due anni di inattività, in cui cura gli affari della sua azienda agricola, torna in campo con la squadra norvegese del Lyn Oslo nella stagione [[2007/08]]. In seguito, dopo aver raggiunto l'accordo contrattuale prima con il West Bromwich Albion del suo amico Nelson Vivas e poi con il [[River Plate]], ha rinunciato a giocare con le due società. Si accorda con il Fenix (Uruguay) e gioca in un [[campionato]] di categoria inferiore. Torna al [[River Plate]] nel [[2009]] per due stagioni. Nel giugno [[2011]] è nominato allenatore del [[River Plate]] appena retrocesso, per la prima volta in Segunda serie Argentina. Nell'aprile [[2013]] diviene il nuovo allenatore del Banfield. |
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Centrocampista, nato ad Azul (Argentina) il 21 dicembre 1973.
Cresciuto in una famiglia modesta, Matias comincia a giocare nelle minori del River Plate. Nella stagione 1991/92 debutta in prima squadra e, divenuto titolare fisso, vince tre Campionati nel 1993, 1995, 1996 e una Coppa Libertadores nel medesimo anno. Convocato nella Nazionale Olimpica, conquista la medaglia d'argento ai Giochi di Atlanta. Nel Campionato argentino gioca in tutto 67 partite e segna 3 reti. Alla fine del 1996 si trasferisce in Spagna e gioca nelle file del Siviglia, che sborsa circa 22 miliardi di lire per averlo. Quella stagione non è positiva perché gli spagnoli retrocedono e i sostenitori andalusi, che si aspettavano un giocatore con caratteristiche diverse, non hanno troppi rimpianti quando il presidente laziale Sergio Cragnotti lo acquista, nell'estate 1997, per rinforzare la squadra biancoceleste. A Roma Almeyda si rivela un calciatore fortissimo e diviene il vero puntello di un centrocampo già fortissimo. In tre stagioni Matias vince uno scudetto, due Coppe Italia, una Supercoppa Europea, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Italiana e si aggiudica il premio Guerin d'Oro nel 1998/99.
Nell'estate del 2000, dopo 63 partite e 2 reti in biancoceleste, Cragnotti lo cede al Parma dove rimane per 2 stagioni e gioca 47 partite, segnando un goal e vincendo un'altra Coppa Italia. Nel 2002 passa all'Internazionale FC e rimane in nerazzurro fino al 2004, giocando 27 gare. A Milano il rendimento del giocatore è modesto, anche a causa di ripetuti infortuni e quindi viene ceduto al Brescia dove rimane fino al gennaio 2005 e gioca solo 5 partite. Alla fine del 2005 trova un accordo con il Quilmes per giocare nella Coppa Libertadores. Dopo quattro mesi e 10 incontri giocati con la squadra argentina, Matias annuncia, a soli 31 anni, il suo ritiro dal calcio, ma dopo due anni di inattività, in cui cura gli affari della sua azienda agricola, torna in campo con la squadra norvegese del Lyn Oslo nella stagione 2007/08. In seguito, dopo aver raggiunto l'accordo contrattuale prima con il West Bromwich Albion del suo amico Nelson Vivas e poi con il River Plate, ha rinunciato a giocare con le due società. Si accorda con il Fenix (Uruguay) e gioca in un campionato di categoria inferiore. Torna al River Plate nel 2009 per due stagioni. Nel giugno 2011 è nominato allenatore del River Plate appena retrocesso, per la prima volta in Segunda serie Argentina. Nell'aprile 2013 diviene il nuovo allenatore del Banfield.
Da ricordare che Almeyda ha militato dal 1996 al 2005 nella Nazionale argentina per complessive 39 partite e ha segnato una rete. Matias Almeyda, di complessione fisica forte e compatta, è stato uno dei maggiori protagonisti dei successi della Lazio. E' stato l'unico a fare il lavoro di fatica in un centrocampo tecnico e di classe immensa. Instancabile, implacabile nei contrasti, è stato il giocatore addetto a rubare palloni tramite un pressing continuo e aggressivo. Generoso, duro ma corretto, ha esaltato i sostenitori biancocelesti con la sua abnegazione e l'impegno continuo. Nelle interviste che rilascia non manca l'occasione di ricordare quello laziale come il periodo più prestigioso della sua carriera e i tifosi biancocelesti come i più affettuosi nei suoi confronti. Ha annunciato che presto tornerà in vacanza a Roma e vuole andare ad allenarsi a Formello. La sua cessione al Parma è stata sicuramente una delle operazioni più improvvide della gestione Cragnotti.
Attualmente (2016) allena il Chivas di Guadalajara (Messico).
Palmares
- 1
Scudetto nel 1999/00 - 1
Coppa Italia nel 1997/98 - 1
Coppa Italia nel 1999/00 - 1
Supercoppa Italiana nel 2000 - 1
Coppa delle Coppe nel 1998/99 - 1
Supercoppa Europea nel 1999 - 1
Trofeo Città di Saragozza 1997
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