Il Calciomercato 1971: differenze tra le versioni

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Rientra dal prestito dalla [[Massese AC|Massese]] il giovane stopper romano [[Oddi Giancarlo|Oddi]], l'attaccante [[Fava Costantino|Fava]] dal [[Parma AC|Parma]], il portiere [[Bandoni Claudio|Bandoni]] dalla [[Fiorentina AC|Fiorentina]] a cui vengono ceduti in prestito [[Mazzola (II) Ferruccio|Mazzola (II)]] e [[Sulfaro Michelangelo|Sulfaro]].
Rientra dal prestito dalla [[Massese AC|Massese]] il giovane stopper romano [[Oddi Giancarlo|Oddi]], l'attaccante [[Fava Costantino|Fava]] dal [[Parma AC|Parma]], il portiere [[Bandoni Claudio|Bandoni]] dalla [[Fiorentina AC|Fiorentina]] a cui vengono ceduti in prestito [[Mazzola (II) Ferruccio|Mazzola (II)]] e [[Sulfaro Michelangelo|Sulfaro]].
Inoltre completano gli acquisti il giovane Barbetta preso dal [[Foligno]] e [[Soldo Carlo|Soldo]] dal [[Monza|Monza]].
Inoltre completano gli acquisti il giovane Barbetta preso dal [[Foligno]] e [[Soldo Carlo|Soldo]] dal [[Monza|Monza]].
Oltre a Mazzola e Sulfaro lasciano la Lazio [[Chinellato Bruno|Chinellato]],ceduto al [[Lecco AC|Lecco]] nell'affare Gritti, Andreuzza al [[Genoa FC|Genoa]] mentre a [[Marchesi Rino|Marchesi]] e [[Governato Nello|Governato]] viene concessa la lista gratuita.
Oltre a Mazzola e Sulfaro lasciano la Lazio [[Chinellato Bruno|Chinellato]], ceduto al [[Lecco AC|Lecco]] nell'affare Gritti, Andreuzza al [[Genoa FC|Genoa]] mentre a [[Marchesi Rino|Marchesi]] e [[Governato Nello|Governato]] viene concessa la lista gratuita.


[[Categoria:Cronaca|Calciomercato 1971]]
[[Categoria:Cronaca|Calciomercato 1971]]

Versione delle 18:29, 12 set 2008

Intervista a Lenzini sul calcio illustrato dell'8/6/71

La retrocessione in Serie B era stata devastante ed inaspettata.

Lenzini dapprima deciso a mollare la società era invece tornato sui suoi passi e deciso a rifondare la squadra dalle fondamenta, per affrontare la stagione 1971/72 fra i cadetti nel migliore dei modi. Cacciato Lorenzo mal digerito in società, aveva scelto, su consiglio del nuovo direttore sportivo Sbardella, un giovane allenatore emergente, già Premio Seminatore d'Oro in Serie C e Serie B, che aveva ben fatto a Reggio Calabria e a Foggia: Tommaso Maestrelli, tra lo stupore e lo scetticismo della tifoseria. La prima grana riguarda Chinaglia che chiede di essere ceduto. All'attaccante non interessa di finire al Milan o al Napoli. l'importante è che lasci la Lazio. Il 2 luglio si arriva allo scontro, dopo un'intervista rilasciata alla La Gazzetta Dello Sport dove asserisce che "Meglio una provinciale in serie A, che giocare a Sorrento, dove a malapena solo i giocatori di casa riescono a stare in piedi sul loro campo". Sbardella lo deferisce alla lega, e lo riporta nei ranghi con la forza. Maestrelli, poi convince il giovane bomber biancoceleste, nel suo progetto di riportare la Lazio subito nella massima serie, ed il caso rientra. Le casse della società sono in profondo rosso e bisogna essere oculati nelle scelte. Arrivano Martini dal Livorno giovane terzino, Gritti dal Lecco. Rientra dal prestito dalla Massese il giovane stopper romano Oddi, l'attaccante Fava dal Parma, il portiere Bandoni dalla Fiorentina a cui vengono ceduti in prestito Mazzola (II) e Sulfaro. Inoltre completano gli acquisti il giovane Barbetta preso dal Foligno e Soldo dal Monza. Oltre a Mazzola e Sulfaro lasciano la Lazio Chinellato, ceduto al Lecco nell'affare Gritti, Andreuzza al Genoa mentre a Marchesi e Governato viene concessa la lista gratuita.