Il Calciomercato 1973: differenze tra le versioni
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Ma [[Lenzini Umberto|Lenzini]] chiede al presidente nerazzurro Boninsegna la metà di Magistrelli e molti contanti. Il [[20 giugno]] il giornale "L'Unità" pubblica la notizia che Sandro Mazzola abbia preso casa a Roma per raggiungere il fratello [[Mazzola (II) Ferruccio|Ferruccio]] alla corte di [[Maestrelli Tommaso|Tommaso Maestrelli]]. La notizia verrà poi smentita nei giorni seguenti. Per l'Italo-Gallese arriva anche un'offerta del [[Napoli SSC|Napoli]] e del Bologna che offre i giocatori Novellini, Gregori, e Landini e 470 milioni in contanti. Ma [[Lenzini Umberto|Lenzini]] dice ancora di no, così come rifiuta offerte per mezza squadra da parte degli squadroni del nord. |
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Versione delle 22:33, 19 mar 2009



A differenza della stagione precedente, la campagna acquisti 1973/74 fu fatta in tono minore, visto l'ottimo Campionato disputato della Lazio. Umberto Lenzini e Tommaso Maestrelli concordarono che la squadra dovesse essere solo ritoccata con cessioni ed acquisti marginali, perché la forza dell'undici titolare era realtà, ed era inutile smantellarla.
Fu così acquistato il giovane attaccante Vito Chimenti dal Matera (che sarà poi girato a novembre al Lecco). Dal Brescia viene prelevato il jolly Inselvini e dalla Pro Patria Borgo, stopper giovane ma di talento. Saltano invece le trattative per acquistare Bertarelli dal Cesen], Vernacchia (Atalanta) e il giovane Zaccarelli del (Torino), anche perché alcuni giocatori rifiutano di essere ceduti. Tra questi Ferruccio Mazzola che rifiuta categoricamente la cessione al Novara. Il giocatore era stato al centro di voci di mercato che lo davano al Torino in cambio, proprio di Zaccarelli, ma alla fine il tutto sfumò per l'indifferenza di Maestrelli alla trattativa.
Ad un certo punto sembra sul mercato anche Petrelli, ma alla fine nessuna squadra produce richieste ufficiali. Inutili anche le numerose segnalazioni dell'osservatore Alfredo Monza su due giovani giocatori del Varese: il difensore Claudio Gentile e Lionello Massimelli, che si sarebbero potuti acquistare con pochi milioni. Sono molti i giocatori, reduci da una splendida stagione, richiesti dalle grandi squadre, su tutti Wilson, richiesto dalle milanesi, Re Cecconi dal Torino, Nanni dalla Fiorentina e dalla Juventus, ma per tutti c'è un rifiuto secco e deciso della Società.
Sul fronte cessioni, lasciano la maglia biancazzurra La Rosa, destinazione Palermo; il terzo portiere Chini passa alla Cavese, mentre Moschino abbandona l'attività agonistica. Naturalmente non mancano le offerte per Chinaglia, sia dal Milan che dalla Juventus, che arriva ad offrire 1 miliardo di lire in contanti per il bomber biancazzurro. Addirittura l'Inter offre 4 giocatori e 700 milioni in contanti.
Ma Lenzini chiede al presidente nerazzurro Boninsegna la metà di Magistrelli e molti contanti. Il 20 giugno il giornale "L'Unità" pubblica la notizia che Sandro Mazzola abbia preso casa a Roma per raggiungere il fratello Ferruccio alla corte di Tommaso Maestrelli. La notizia verrà poi smentita nei giorni seguenti. Per l'Italo-Gallese arriva anche un'offerta del Napoli e del Bologna che offre i giocatori Novellini, Gregori, e Landini e 470 milioni in contanti. Ma Lenzini dice ancora di no, così come rifiuta offerte per mezza squadra da parte degli squadroni del nord.
La Lazio parte per la nuova stagione, praticamente con la stessa identica formazione della precedente.