Masini Tito: differenze tra le versioni
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Tito Masini è nato e morto a Roma. E' nato in data imprecisata ma sicuramente prima del [[1890]] ed è deceduto negli anni '70. Nella celebre foto scattata a [[Piazza d'Armi]] nel [[1902]], in cui [[Balestrieri Arturo|Balestrieri]] alza il pallone sopra la testa, vi sono quasi tutti i soci fondatori della S.S. Lazio; non c'è [[Bigiarelli Luigi|Bigiarelli]], già partito per Bruxelles, ma sono presenti [[Ancherani Sante|Ancherani]], [[Baccani Guido|Baccani]], [[Valle ]] e, ultimo a destra in piedi, un giovane molto alto che è Tito Masini. Egli non è tra i 9 fondatori della S.S. Lazio ma è uno dei primi che ha gareggiato con i suoi colori sin dal febbraio [[1900]]. Masini era un podista di valore, ma quando [[Seghettini Bruto|Seghettini]] portò il primo pallone a Roma si trasformò in calciatore e non c'è formazione che non lo vide schierarsi in campo. Inoltre questo spilungone (era alto 1,90 cm) aveva l'incarico di scoprire nuovi talenti e fra i tanti fece tesserare per la Lazio un sedicenne robusto e orgoglioso di nome Olindo [[Bitetti Olindo|Bitetti]]. La prima partita, mai fino ad allora giocata a Roma, la famosa Lazio-Virtus sul campo di Piazza d'Armi, vide Tito giostrare in campo nel ruolo di difensore. Il primo presidente della Lazio, che nel 1902 promosse la prima riunione di consiglio della società, aveva inserito di diritto tra i componenti Masini insieme ad Ancherani, Baccani e Bitetti. Masini era uno sportivo a 360° e approfittando della presenza a Roma di alcuni famosi nuotatori inglesi, capitanati da Billington, apprese le regole di un nuovo sport chiamato pallanuoto e introdusse questa disciplina a Roma insieme a Bitetti, [[Tofini Romeo|Tofini]], [[Ottier]], [[Forlivesi]] e [[Mestorino]] e il campo di allenamento fu quello della piscina delle acque albule, proprio sotto Tivoli. Naturalmente il primo amore di Masini, l'atletica, era sempre nel suo cuore tanto che nel [[1908]] divenne segretario della Federazione Italiana Sport Atletici (FISA). Da quell'anno Masini alternò l'impegno agonistico con il ruolo dirigenziale dimostrando così le sue doti sportive ma anche le sue grandi capacità organizzative. Nel [[1907]] vinse per la seconda volta la prestigiosa Coppa Tosti battendo insieme ai suoi compagni l'eterna rivale Virtus per 5-0. Nel [[1908]] vinse invece la prestigiosa Coppa Baccelli. Ancora nel [[1910]] fece parte della formazione della Lazio che partecipò al primo campionato ufficiale organizzato dal comitato romano della Federazione Calcio. Pian piano l'attività puramente agonistica si diradò ma Tito rimase sempre come dirigente nell'ambito societario. Egli infatti ha attraversato, nelle vesti di dirigente, molta parte di storia laziale e sempre con immutata fede e amore per i colori biancocelesti. Nel tremendo [[1943]], sotto la presidenza [[Zenobi Remo|Zenobi]], la società, con la città occupata dai nazisti e vista la situazione di estremo disagio che la Nazione e lo Sport stavano vivendo, si decise di sciogliere il consiglio direttivo e affidò la propria sopravvivenza ai fondatori tra cui ovviamente Tito Masini; costoro riuscirono nell'impresa di gestire la società in quegli anni turbolenti fino a quando, ristabilita la normalità, ritornarono tra i ranghi. Ogni [[9 Gennaio]] Masini partecipò alle celebrazioni organizzate per festeggiare l'anniversario della fondazione della Lazio. Nel 64° anniversario ricevette una medaglia d'oro. Nel [[1963]], per la sua figura solenne e ieratica, fu scelto dal grande regista Federico Fellini per interpretare il ruolo di un cardinale nel famoso film 8 1/2. |
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Versione delle 17:39, 26 dic 2007
Pioniere
Tito Masini è nato e morto a Roma. E' nato in data imprecisata ma sicuramente prima del 1890 ed è deceduto negli anni '70. Nella celebre foto scattata a Piazza d'Armi nel 1902, in cui Balestrieri alza il pallone sopra la testa, vi sono quasi tutti i soci fondatori della S.S. Lazio; non c'è Bigiarelli, già partito per Bruxelles, ma sono presenti Ancherani, Baccani, Valle e, ultimo a destra in piedi, un giovane molto alto che è Tito Masini. Egli non è tra i 9 fondatori della S.S. Lazio ma è uno dei primi che ha gareggiato con i suoi colori sin dal febbraio 1900. Masini era un podista di valore, ma quando Seghettini portò il primo pallone a Roma si trasformò in calciatore e non c'è formazione che non lo vide schierarsi in campo. Inoltre questo spilungone (era alto 1,90 cm) aveva l'incarico di scoprire nuovi talenti e fra i tanti fece tesserare per la Lazio un sedicenne robusto e orgoglioso di nome Olindo Bitetti. La prima partita, mai fino ad allora giocata a Roma, la famosa Lazio-Virtus sul campo di Piazza d'Armi, vide Tito giostrare in campo nel ruolo di difensore. Il primo presidente della Lazio, che nel 1902 promosse la prima riunione di consiglio della società, aveva inserito di diritto tra i componenti Masini insieme ad Ancherani, Baccani e Bitetti. Masini era uno sportivo a 360° e approfittando della presenza a Roma di alcuni famosi nuotatori inglesi, capitanati da Billington, apprese le regole di un nuovo sport chiamato pallanuoto e introdusse questa disciplina a Roma insieme a Bitetti, Tofini, Ottier, Forlivesi e Mestorino e il campo di allenamento fu quello della piscina delle acque albule, proprio sotto Tivoli. Naturalmente il primo amore di Masini, l'atletica, era sempre nel suo cuore tanto che nel 1908 divenne segretario della Federazione Italiana Sport Atletici (FISA). Da quell'anno Masini alternò l'impegno agonistico con il ruolo dirigenziale dimostrando così le sue doti sportive ma anche le sue grandi capacità organizzative. Nel 1907 vinse per la seconda volta la prestigiosa Coppa Tosti battendo insieme ai suoi compagni l'eterna rivale Virtus per 5-0. Nel 1908 vinse invece la prestigiosa Coppa Baccelli. Ancora nel 1910 fece parte della formazione della Lazio che partecipò al primo campionato ufficiale organizzato dal comitato romano della Federazione Calcio. Pian piano l'attività puramente agonistica si diradò ma Tito rimase sempre come dirigente nell'ambito societario. Egli infatti ha attraversato, nelle vesti di dirigente, molta parte di storia laziale e sempre con immutata fede e amore per i colori biancocelesti. Nel tremendo 1943, sotto la presidenza Zenobi, la società, con la città occupata dai nazisti e vista la situazione di estremo disagio che la Nazione e lo Sport stavano vivendo, si decise di sciogliere il consiglio direttivo e affidò la propria sopravvivenza ai fondatori tra cui ovviamente Tito Masini; costoro riuscirono nell'impresa di gestire la società in quegli anni turbolenti fino a quando, ristabilita la normalità, ritornarono tra i ranghi. Ogni 9 Gennaio Masini partecipò alle celebrazioni organizzate per festeggiare l'anniversario della fondazione della Lazio. Nel 64° anniversario ricevette una medaglia d'oro. Nel 1963, per la sua figura solenne e ieratica, fu scelto dal grande regista Federico Fellini per interpretare il ruolo di un cardinale nel famoso film 8 1/2.