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Cresciuto nel Treviso, viene acquistato all'inizio della stagione [[1967/68]] dove gioca 14 partite e segna 2 reti. Nello stesso anno prende parte a diversi incontri del campionato De Martino, comprese la semifinale [[Giovedì 25 aprile 1968 - Salsomaggiore - Lazio-Palermo 3-1|Lazio-Palermo 3-1]] e la finale [[Domenica 28 aprile 1968 - Salsomaggiore - Lazio-Monza 1-0 (dts)|Lazio-Monza 1-0]] che vedono la Lazio laurearsi Campione d'Italia di categoria per la serie B.
Cresciuto nel Treviso, viene acquistato all'inizio della stagione [[1967/68]] dove gioca 14 partite e segna 2 reti. Nello stesso anno prende parte a diversi incontri del campionato De Martino, comprese la semifinale [[Giovedì 25 aprile 1968 - Salsomaggiore - Lazio-Palermo 3-1|Lazio-Palermo 3-1]] e la finale [[Domenica 28 aprile 1968 - Salsomaggiore - Lazio-Monza 1-0 (dts)|Lazio-Monza 1-0]] che vedono la Lazio laurearsi Campione d'Italia di categoria per la serie B.


Seguono due anni in prestito a squadre di [[serie B]], il Perugia nel [[1968/69]] e il Livorno la stagione successiva. Terminata l'avventura con i labronici, torna a giugno alla Lazio e prende parte all'edizione [[1970]] della [[Coppa delle Alpi]]. Viene poi ceduto, sempre con la formula del prestito, al Parma in [[serie C]]. A giugno [[1971]] si ripete la situazione dell'anno precedente con il rientro in biancoceleste e la partecipazione alla [[Coppa delle Alpi]] che questa volta la Lazio si aggiuduca sconfiggendo in finale il [[Venerdì 25 giugno 1971 - Basilea-Lazio 1-3|Basilea per 3 a 1]]. A luglio viene poi convocato per il ritiro a [[Padula]] ma, dopo aver disputato 3 partite di [[Coppa Italia]] e 1 di Campionato, viene definitivamente accantonato dall'allenatore [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]] che non lo ritiene idoneo agli schemi della squadra. A novembre lascia la Lazio ed è ceduto in prestito al Prato in [[Serie C]].
Seguono due anni in prestito a squadre di [[serie B]], il Perugia nel [[1968/69]] e il Livorno la stagione successiva. Terminata l'avventura con i labronici, torna a giugno alla Lazio e prende parte all'edizione [[1970]] della [[Coppa delle Alpi]]. Viene poi ceduto, sempre con la formula del prestito, al Parma in [[serie C]]. A giugno [[1971]] si ripete la situazione dell'anno precedente con il rientro in biancoceleste e la partecipazione alla [[Coppa delle Alpi]] che questa volta la Lazio si aggiuduca sconfiggendo in finale il [[Venerdì 25 giugno 1971 - Basilea-Lazio 1-3|Basilea per 3 a 1]]. A luglio viene poi convocato per il ritiro a [[Padula]] ma, dopo aver disputato 3 partite di [[Coppa Italia]] e 1 di Campionato, viene definitivamente accantonato dall'allenatore [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]] che non lo ritiene idoneo agli schemi della squadra. A novembre lascia la Lazio ed è ceduto in comproprietà al Prato in [[Serie C]].


Dopo un anno in Toscana segue un'onesta carriera nei campi di serie B e C con le maglie di Reggiana, Avellino, Lecce, Treviso (un ritorno a casa), Mestrina, Mestre e Pordenone.
Dopo un anno in Toscana segue un'onesta carriera nei campi di serie B e C con le maglie di Reggiana, Avellino, Lecce, Treviso (un ritorno a casa), Mestrina, Mestre e Pordenone.

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Costantino Fava
Costantino Fava

Attaccante, nato a Treviso il 14 maggio 1946.

Cresciuto nel Treviso, viene acquistato all'inizio della stagione 1967/68 dove gioca 14 partite e segna 2 reti. Nello stesso anno prende parte a diversi incontri del campionato De Martino, comprese la semifinale Lazio-Palermo 3-1 e la finale Lazio-Monza 1-0 che vedono la Lazio laurearsi Campione d'Italia di categoria per la serie B.

Seguono due anni in prestito a squadre di serie B, il Perugia nel 1968/69 e il Livorno la stagione successiva. Terminata l'avventura con i labronici, torna a giugno alla Lazio e prende parte all'edizione 1970 della Coppa delle Alpi. Viene poi ceduto, sempre con la formula del prestito, al Parma in serie C. A giugno 1971 si ripete la situazione dell'anno precedente con il rientro in biancoceleste e la partecipazione alla Coppa delle Alpi che questa volta la Lazio si aggiuduca sconfiggendo in finale il Basilea per 3 a 1. A luglio viene poi convocato per il ritiro a Padula ma, dopo aver disputato 3 partite di Coppa Italia e 1 di Campionato, viene definitivamente accantonato dall'allenatore Maestrelli che non lo ritiene idoneo agli schemi della squadra. A novembre lascia la Lazio ed è ceduto in comproprietà al Prato in Serie C.

Dopo un anno in Toscana segue un'onesta carriera nei campi di serie B e C con le maglie di Reggiana, Avellino, Lecce, Treviso (un ritorno a casa), Mestrina, Mestre e Pordenone.

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